Dietro la lavagna

Austria Vienna vs Roma 2 a 4 - Le pagelle di Piero Torri: Dzeko, El Shaarawy e De Rossi su tutti

condividi su facebook condividi su twitter 03-11-2016

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Austria Vienna vs Roma 2 a 4 - Le pagelle di Piero Torri: Dzeko, El Shaarawy e De Rossi su tutti

ALISSON 5,4

Gioca anche se non è una partita vinta prima di scendere in campo. Neppure il tempo di infilarsi i guanti che incassa il gol quotidiano. In cui, peraltro, non è esente da colpe visto che uscendo dà la sensazione di correre come se avesse la colla sotto gli scarpini. Il risultato è che arriva tardi, si impiccia con Rudiger e palla al centro. Il resto della partita non gli consente di riscattarsi anzi, nel finale, deve pure andare per la seconda volta a recuperare il pallone nella sua porta ma in questo caso le sue colpe sono inesistenti.

BRUNO PERES 6,7

Sulla preferita corsia destra va che è una bellezza confezionando, grazie alle sue progressioni, tre palle gol nel primo tempo. Sola la prima viene sfruttata a dovere da Dzeko con il gol del pareggio che è sembrato la fotocopia di quello realizzato all'Inter. Per essere al rientro da un infortunio muscolare ha mostrato buona condizione e tenuta fisica. Peccato che in qualche occasione ti toglie l'insulto dalla bocca con scelte che probabilmente sono incomprensibili anche per lui.

RUDIGER 6,2

Regge, magari un po' a fatica nel finale, i novanta minuti che, sommati a quelli giocati a Empoli, lo stanno riconsegnando a Spalletti e alla Roma. Certo il tedescone vero è ancora lontano dalla sua condizione ottimale, ma se il buongiorno si vede dal mattino, il tecnico può contare su un titolare in più. E in questo momento in cui basta dire di essere difensori della Roma per infortunarsi, non può che essere una buona notizia.

DE ROSSI 6,8

Gli tolgo mezzo voto per quei cinque minuti successivi alla gomitata subita dal giocatore dell'Austria Vienna. Cinque minuti in cui la vena gli si era di nuovo chiusa e in cui commette un paio di falli che gli costano il cartellino giallo. Per il resto, pure da difensore centrale, dispensa geometrie, tempi e saggezza tattica. In più anche il primo gol stagionale, facile facile, che ai giallorossi mette la partita in discesa. Può diventare il Mascherano della Roma, un motivo in più per prolungargli il contratto in scadenza.

JUAN JESUS 6,6

Dalla sua parte si sistema, come all'andata, Venuto, il più elettrico della squadra austriaca. Lo soffre un po' nella parte iniziale della gara, poi gli prende le misure non cercando mai giocate estemporanee. Se si limita allo stretto indispensabile, può diventare un giocatore molto prezioso nelle rotazioni difensive. Almeno quando l'infermeria si svuoterà.

PAREDES 6,7

Sempre più convincente lì, in mezzo al campo, dove le partite si vincono. Tocca un'infinità di palloni, sbagliandone pochi, puntuale metronomo di una Roma che più passano le partite e più sembra giocare a memoria. Subisce pure un paio di falli duri, sul primo rimane a terra toccandosi il ginocchio. Visti i precedenti sulla panchina giallorossa già stavano facendo il numero del professor Mariani, per fortuna non ce ne è stato bisogno.

STROOTMAN 6,1

Sembrava avviato a tornare quello vero prima di quella maledetta sciatalgia che in Nazionale ne ha bloccato la crescita e l'autostima. Per lunghi tratti della gara sembra vagare per il campo senza sapere bene cosa fare e dove sistemarsi, roba che non è da lui. In ogni caso non fa mai mancare la sua personalità e le urla contro tutto e tutti.

NAINGGOLAN 6,7

Non è ancora la cresta migliore, ma sta tornando. Non solo per il gol, il primo in Europa, che cancella definitivamente ansie e angosce, ma anche per una dinamicità a tutto campo che ne testimonia la ritrovata condizione atletica. Se la Roma vuole pensare in grande, il belga è un giocatore imprescindibile.

PEROTTI 6,6

Reduce da un infortunio, ma Spalletti non ha timori nello schierarlo nella formazione titolare. L'argentino lo ripaga con una partita di buona sostanza in cui mette in mostra alcune progressioni devastanti che sono il suo marchio di fabbrica. Certo se avesse anche più confidenza con il tiro e la porta avversaria sarebbe meglio. A Vienna il portiere avversario gli nega il gol con una parata a terra, dopo che l'argentino era stato protagonista di una progressione devastante con tanto di maglietta tirata.

EL SHAARAWY 7,1

Fa fatica, concettualmente, a coprire tutta la fascia come, nell'occasione, gli chiede Spalletti, ma ci mette tantissima buona volontà e tecnica. All'inizio dalla sua parte lascia troppo solo Juan Jesus, poi capisce come muoversi e le cose vanno meglio. E quando parte pallone al piede sa essere decisivo come in occasione del cross al bacio che Dzeko trasforma nella rete del tre a uno.

DZEKO 7,7

Due gol pure in Europa per arrivare a quota dodici in stagione. La conferma che il bosniaco è tutto un altro giocatore rispetto a quello visto nella sua prima stagione romanista. E' dentro la squadra come mai in passato, dispensando alcune giocate di qualità anche in fase di appoggio. Fisicamente vince quasi tutti i duelli e nel finale sfiora pure la prima tripletta in giallorosso.

GERSON SV

Entra a giochi fatti, una manciata di minuti per ribadire che quando tocca il pallone è un piacere per gli occhi.

ITURBE SV

Scampoli di una partita che non aveva più niente da dire.

SPALLETTI 7,2

Come dice lui, la Roma è sulla buona strada. A patto che cancelli quei cali di tensione che ieri sera sono costati il secondo gol.

Fonte: a cura di Piero Torri

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