Dietro la lavagna

Le pagelle di Piero Torri

condividi su facebook condividi su twitter 22-02-2016

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Le pagelle di Piero Torri

E cinque. Come i gol rifilati a un Palermo francamente poca roba. Ma è stata la Roma, pur con qualche affanno iniziale, a evidenziare le carenze della squadra di Iachini. La Roma è in crescita esponenziale, potendo vantare una varietà di opzioni, pensate sono rimasti in panchina tutti e tre gli acquisti di gennaio, che in pochi possono permettersi. L'obiettivo rimane il terzo posto, ma se la Roma continua così, le altre pretendenti dovranno preoccuparsi parecchio.

 

Szczeny 6,2

Non ha preso gol ed è una notizia visto le abitudini della Roma di quest'anno. Certo, il Palermo tutto ha fatto meno che tirare in porta, ma il polacco il poco che ha dovuto sbrigare lo ha fatto con professionalità impeccabile. L'augurio che faccio a lui e alla Roma, è quello di trascorrere tante altre partite come questa con il Palermo visto che per una volta si è arrivati al novantesimo senza accelerazioni del battito cardiaco.

Maicon 6,6

Quando c'è, si sente, soprattutto in partite come quella contro la squadra di Iachini. Soprattutto nel primo tempo garantisce una costante spinta sulla fascia destra, arricchita da alcune giocate di qualità, come quel pallone dato a Dzeko che il bosniaco, a porta vuota, doveva soltanto appoggiare in rete. Se sta bene fisicamente, è un giocatore che può essere ancora molto utile in questa parte finale della stagione.

Manolas 7,1

Quello che ci piace sempre di più di questo greco d'altri tempi, è il fatto che qualsiasi partita, Real Madrid o Palermo, la interpreta con lo stesso spirito di sacrificio, senso di squadra, concentrazione. Gilardino ha capito in fretta che non era il caso di girargli intorno. E il greco, dal primo al novantesimo, ha giocato come dovrebbero fare tutti.

Rudiger 6,4

L'errore contro il Carpi gli ha fatto bene. Il tedesco, da quel momento, non ha sbagliato quasi più nulla, ribadendo che i suoi margini di crescita possono essere enormi. E poi, almeno a me, piace per quel sentirsi romanista. E' un piacere vederlo arrabbiarsi in mezzo all'area, dare indicazioni ai compagni, avere uno spirito di squadra e di gruppo che non c'è nessun allenamento che ti può dare.

Digne 6,3

Il suo problema è Maicon. Nel senso che quando il brasiliano è schierato nella formazione titolare, per il francese sono assai di più i palloni che guarda di quelli che gioca. Solo nella seconda parte della partita, quando ormai in campo erano entrate anche le majorettes, ha avuto più libertà di scendere sulla corsia sinistra, confermando peraltro una condizione in crescita.

Florenzi 6,6

Ha iniziato da intermedio di centrocampo. Ha proseguito da trequartista. Ha finito da esterno destro basso. Solo queste considerazioni gli garantiscono un mezzo voto in più. Perché, ditemi voi, quale altro giocatore al mondo può farlo, peraltro su livelli comunque apprezzabili. L'unico che mi viene in mente è l'austriaco Alaba del Bayern Monaco, insomma roba forte, molto forte.

Keita 6,4

Spalletti continua a dargli fiducia e il maliano gradisce. Al punto che sembra sempre più al centro del gioco e, stavolta, si trasforma pure in goleador, il secondo della Roma, quello che tranquillizza tutti, in campo e fuori. Aspettando De Rossi, l'impressione è che continueremo a vederlo in campo con una certa frequenza.

Nainggolan 7,1

Daje e daje, Spalletti lo ha riportato nel ruolo di mediano quello che, a mio giudizio, è il più adatto per le caratteristiche del belga. Ha convinto lì in mezzo al campo sia in fase di interdizione, sia in quella di costruzione. Il tutto con una dinamicità che non ne ha mai scalfito la lucidità. Nel sogno della Roma che ho per il futuro, pagherei di tasca mia per vederlo in campo in coppia con il miglior Strootman. Sarebbero guai. Per gli altri.

Pjanic 6,9

Mi devo ripetere. Daje e daje Spalletti lo ha riportato in quel ruolo di trequartista che, sempre a mio giudizio, è perfetto per i piedi di qualità del bosniaco. Suo l'assist per il primo gol di Dzeko, sua la punizione che si stampa sul palo, sue parecchie altre giocate che hanno avuto solo il difetto di scelte non impeccabili in fase di ultimo tocco. Comunque là, a trenta metri dalla porta avversaria, è il posto dove può far male.

Dzeko 7,2

Un voto in meno per quel gol sbagliato a porta vuota che ho temuto rappresentasse la fine della sua giovane storia romanista. Visto quello che è successo dopo, sarà il caso che il gol fallito diventi un'abitudine. Perché da quel momento il bosniaco è tornato Dzeko, un gol subito dopo da centravanti vero, un assist splendido per Salah, una capocciata a timbrare la sua prima doppietta romanista. Gli auguro sia la prima di una lunga serie.

Salah 7,1

Un'ora a chiederci come mai non si accendesse, poi devastante. Anche per lui prima doppietta in giallorosso, straordinario il secondo gol con un tocco di sinistro a rientrare dalla linea di fondo degno di un campione. Ha certificato definitivamente di essere tornato ai livelli della prima parte della stagione.

Iago Falque 6,1

Entra a giochi fatti. Il suo lo fa, ma certo non era un'impresa.

Strootman 9,9

Mi sono commosso quando l'ho visto prepararsi, alzarsi, arrivare a bordo campo, entrare, dare subito disposizioni. E' un campione e solo chi si intende veramente di calcio può capire quanto sia mancato alla Roma. Per rivederlo al top ci vorrà ancora tempo, ma il fatto che sia tornato in campo era un passaggio che doveva fare. Ora potrà andare soltanto meglio. Bentornato, campione.

Perotti 6,5

Pochi minuti, sufficienti però per mettere sul capoccione di Dzeko un pallone delizioso che il bosniaco ha trasformato nel pokerissimo

Spalletti 6,9

Sette partite sulla panchina della Roma, sedici punti, cinque vittorie, un pareggio, alla prima, con una valanga di gol falliti contro il Verona, una sconfitta, a Torino, contro la Juventus, che definire una beffa è un eufemismo. Ma soprattutto una crescita costante nel gioco e, quindi, nella prestazione. Ma perché, vicenda Totti a parte, non è tornato un paio di mesi prima?

 

Extra

Totti in tribuna 9,5

Mi ha fatto piacere vederlo in tribuna. Dopo tutto quello che era successo, avevo dubitato che sarebbe successo. E invece eccolo là, insieme ai suoi amici di sempre, alla sua Ilary, ai suoi figli a tifare la sua Roma. E sorridere ai gol dei compagni, dopo che era andato a salutarli prima della partita e pure dopo il fischio finale. Mi unisco ai cori dell'Olimpico.

Marchegiani 4,4

Lo conosco da parecchi anni, è una persona per bene e onesta, non me ne frega nulla che sia stato portiere della Lazio, lo considero anche tra i migliori commentatori tecnici televisivi. Ma ieri sera, quando ho sentito, in occasione del rigore non dato a Nainggolan, che diceva che poteva starci il fischio a favore del Palermo, non ho proprio capito cosa avesse mai visto. E' proprio vero, anche i migliori possono sbagliare.

Tifosi della Roma 9,4

Hanno tifato Roma, hanno inneggiato al loro capitano, hanno cantato l'inno. E' proprio come diceva Agostino Di Bartolomei:"ci sono i tifosi delle squadre di calcio, poi ci sono i tifosi della Roma".

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