Dietro la lavagna

Le pagelle di Piero Torri su Roma-Fiorentina

condividi su facebook condividi su twitter 05-03-2016

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Le pagelle di Piero Torri su Roma-Fiorentina

Mamma mia che Roma. Splendida, concreta, efficace, tecnica, qualitativamente fantastica. Erano anni che non si vedeva, e applaudiva, un primo tempo come quello contro la Fiorentina, letteralmente schiantata da una Roma che ha giocato un calcio celestiale. E la nostra impressione, magari saremo pure malati di ottimismo, è che ci siano ancora margini di miglioramento per sognare anche di provare a mettere paura al Real Madrid.

Szczeny 6,5

Più o meno spettatore, si permette pure un dribbling di tacco a conferma della sua follia degna di un portiere ma anche di una ritrovata serenità di testa di tutta la Roma. Per poco non prende pure il rigore di Ilicic. Per il resto una buona presa a terra su cross dalla destra, il resto sono sorrisi e complimenti per i compagni di squadra che gli regalano una prestazione da applausi a scena aperta.

Florenzi 7,1

Ma non sarà che in una squadra che funziona, che sa cosa fare con il pallone, in cui tutti si aiutano, questo ragazzo de Roma può davvero fare, bene, pure l'esterno destro basso? Dalla sua parte la Fiorentina ha provato a sfondare in più di un'occasione, respinta sempre con perdite. E poi quando partiva palla al piede faceva danni seri. Straordinaria una sua progressione nel secondo tempo in cui ha volato tutti con una facilità di corsa e lucidità mentale degna della fascia di capitano.

Manolas 7,2

Pare che al rientro negli spogliatoi Kalinic abbia chiesto a Paulo Sousa di non mandarlo più in campo quando di fronte ha questo greco che non guarda in faccia nessuno, palla alta o palla a terra non fa differenza, la prende quasi sempre lui. Chiediamo cortesemente un regalo dalla società: è possibile non cedere alle lusinghe di nessuno e tenercelo ancora per qualche anno? Grazie.

Rudiger 7,2

Dove si sono nascosti tutti quelli che, senza averlo mai visto, ne avevano decretato un profilo da pippone? Il tedescone gioca una partita al livello della statua greca che gli ruota al fianco, lascia le briciole alle velleità viola e quando c'è da buttare via il pallone non si fa pregare. Benedetto, in questo senso, l'errore contro il Carpi. Il tedescone lo ha metabolizzato in fretta e, considerando l'età, i suoi margini di crescita sono ancora enormi.

Digne 6,2

Qualche decimale in meno solo per quel fallo su Tello, al tramonto del primo tempo, che ha causato il calcio di rigore che non ci ha fatto godere sino in fondo l'intervallo della partita. Per il resto il francesino con i capelli che gli invidiano pure i ballerini di tango, ha fatto il suo, sapendo anche soffrire nel momento in cui Tello con i suoi scatti lo ha messo in difficoltà.

Keita 7,7

Dominatore del centrocampo. Per senso tattico, geometrie, interdizione, personalità, capacità di togliere le linee di passaggio agli avversari. Sembra che l'arrivo di Spalletti gli abbia tolto magicamente una decina d'anni, restituendoci un giocatore ai confini del campione. Dovesse continuare su questi livelli, sarà difficile a fine stagione sciogliere l'interrogativo se fargli o meno un altro anno di contratto.

Nainggolan 7,1

Lotta che è un piacere, corre che è un dispiacere per gli avversari, va in soccorso a qualsiasi compagno si trovi minimamente in difficoltà. Ha giocato novanta minuti a tutto polmoni, facendo pure in qualche occasione la faccia cattiva, cosa che non guasta in una squadra che da sempre fa un po' fatica ad alzare la voce. Peccato solo per quell'inutile ammonizione che prende quando la gara non aveva più niente da dire.

Pjanic 8,5

Meraviglioso. Con una sola colpa, di non giocare sempre come sa, come contro la Fiorentina in cui è stato straordinario. Fantastica la verticalizzazione per Salah (in millimetrico fuorigioco) con cui innesca il primo gol, tottiano il pallone con cui manda in porta l'egiziano per il quarto gol che azzera qualsiasi patema d'animo. E poi tanto, tanto altro. Spalletti lo sta restituendo alla sua dimensione, quella del campione. Forse mi sbaglio, ma l'impressione che ho è che il pelato al bosniaco gli abbia semplicemente detto di fare un tocco in meno quando ha il pallone tra i piedi. Il risultato è orgasmico.

Salah 8,3

Un gol all'andata, due al ritorno, anche se il primo con una deviazione, ma chissenefrega. Alla sua vecchia e non tanto cara Fiorentina gli ha riservato un'altra partita da rimpianti forti, condita anche dall'assist per il Faraone per il gol che ha sbloccato la partita. E' questo il Salah che ha voluto fortemente la Roma con l'egiziano altrettanto felice di vestire i colori giallorossi. Gli auguriamo di non incontrare più un Lulic qualsiasi.

Perotti 7,6

Qualche decimale in meno solo per quel gol fallito nel primo tempo quando, tutto solo davanti a Tatarusanu, lo ha superato in diagonale andando però a cogliere il palo, roba buona per rinfocolare l'unica accusa che si fa a questo argentino, cioè quella di avere poca confidenza con il gol. E' stato sufficiente qualche minuto per ridimensionarla quando ha messo dentro il terzo gol con un perfetto inserimento in mezzo all'area. Ha un senso tattico che vale un tesoro.

El Shaarawy 7,7

Un gol, un assist per Perotti, una presenza costante lungo tutto l'out sinistro. Il Faraone si è riconfermato a livelli eccellenti, siglando la quinta rete, arrivata dopo la doppietta di Empoli. Oltre a far felici i tifosi giallorossi, è sicuro che pure Antonio Conte stia gradendo il ritorno di El Shaarawy ai livelli degli esordi in serie A quando tutti gli avevano pronosticato una carriera da campione. Se continua così, di rivincite se ne prenderà parecchie.

 

Vainquer 6,6

Spedito in campo a partita conclusa per gestire risultato e ritmi. Lo ha fatto con diligenza e ubbidienza tattica.

Totti 594

Come le sue presenze. Il suo ingresso è accolto da un'ovazione d'altri tempi, lui sorride, e ci fa piacere, regalandoci anche una punizione che ha il solo difetto di incocciare il palo. Fosse finita in rete, come meritava, sarebbe venuto giù l'Olimpico.

Dzeko sv

Al posto suo saremmo un po' preoccupati: in questa Roma c'è il rischio che giochi molto meno di quello che vorrebbe.

Spalletti 9,2

Grazie. Per averci restituito la Roma che avevamo immaginato l'estate scorsa. In poche settimane ha compiuto un miracolo, mettendo in campo una squadra che è una meraviglia.

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