Dietro la lavagna

Roma-Crotone 4-0: le pagelle di Piero Torri

condividi su facebook condividi su twitter 22-09-2016

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Roma-Crotone 4-0: le pagelle di Piero Torri

Szczesny 7,1

Sarà l'età, ma la memoria ormai traballante non mi aiuta a ricordare l'ultima volta che un portiere della Roma abbia parato un calcio di rigore (in realtà è lo scorso campionato, De Santis contro il Carpi). Coso lo fa respingendo il piattone timido di Palladino dando un senso a una sua partita per lunghi tratti vissuta da spettatore, complice pure la poca precisione degli attaccanti calabresi. In campionato ormai il posto è suo, speriamo che sia così fino alla trentottesima giornata.

Florenzi 6,6

Ancora esterno destro basso, ancora una prestazione di sostanza, anche se nel primo tempo ha sofferto le puntate offensive di Palladino a cui, evidentemente, Nicola doveva aver detto di andare sempre a puntarlo. E' stato una presenza in fase offensiva e non è stato certo un caso che l'assist a El Shaarawy per il gol che ha aperto la partita, sia arrivato proprio dal bello di nonna. Non sarà mai un marcatore d'altri tempi, ma io resto convinto che in questo ruolo possa giocarci, supportato dalla solita generosità.

Manolas 6,3

Tutta un'altra roba quello visto a Firenze, ma il greco rimane uno su cui ci puoi sempre contare, pur in una serata in cui probabilmente il nome dell'avversario non è che lo abbia ispirato più di tanto. Nel primo tempo, infatti, ha sbagliato più di qualche appoggio ribadendo come la costruzione del gioco per lui sia ancora una cosa su cui lavorare.

Bruno Peres 6,2

Confermato sulla corsia sinistra che non è il suo habitat naturale, anche se il brasiliano continua a dire che per lui non fa nessuna differenza. Garantisce comunque le sue solitarie corse che troppo spesso però si concludono con un nulla di fatto che non deve fare troppo piacere a Spalletti. Qualche volta poi si fida troppo dei suoi tempi, roba che lo porta a perdere qualche pallone di troppo. Ma nei piedi ha qualità, se riuscirà a ottimizzarla potrà diventare un giocatore che spacca le partite.

Paredes 6,3

Giuro, nei primi venti minuti l'ho cercato con insistenza e troppo spesso non l'ho trovato. E' cresciuto alla distanza, probabilmente confortato dalla presenza di Strootman vicino. Meglio nel secondo tempo dove, peraltro, la partita si è ben presto trasformata in un allenamento neppure troppo sostenuto. Può e deve fare meglio, soprattutto dovrebbe mettere in campo più coraggio perché con quei piedi ha tutto per disegnare calcio.

Strootman 6,6

Sta tornando, In particolare per l'intelligenza con cui sta in campo e che, contro il Crotone, con tutto il rispetto, lo consiglia a giocare con una marcia in meno. Sufficiente comunque a gestire con la consueta saggezza tattica una partita in cui ha confermato che solo lui può essere l'altro leader della Roma: Esempio: da applausi quando va a dire a Iturbe che tirava in porta qualsiasi cosa gli arrivasse tra i piedi, che nel calco esiste anche l'opzione del passaggio.

Salah 7,2

Messo in croce, pure troppo, dopo la non brillante prestazione di Firenze, l'egiziano risponde alla sua maniera, giocando la sua partita elettrica, impreziosita da un gol (il terzo in campionato in cinque partite, mica male no) e un assist per il poker definitivo di Dzeko. E poi scatti, allunghi, progressioni che hanno fatto venire il mal di testa a qualsiasi difensore gli si presentasse davanti. Certo il Crotone non è la Fiorentina, ma questo è un giocatore che non si può neppure immaginare che resti a guardare.

Totti 7,1

Bisogna aggiungere altro? Che dire, per esempio, di quello straordinario lancio con cui dice Dzeko va e segna? L'unica cosa che mi viene da aggiungere è il mio stupore dello stupore dei telecronisti (Sky, Compagnoni e Marchegiani, peraltro bravissimi) di fronte alle magie di questo eterno campione. Noi, però, come facciamo a stupirci visto che sono quasi venticinque anni che di fronte al nostro capitano ci alziamo, applaudiamo e ci togliamo il cappello?

El Shaarawy 7,1

Piano piano sta tornando quello ammirato nel girone di ritorno del passato campionato. Suo il gol (il primo stagionale) che ridimensione ansia e cattivi pensieri, suo il tocco con cui manda in porta il sinistro di Salah, sua la continuità, pure in fase difensiva, che mette in campo. Forse anche per questo Spalletti lo tiene in campo per la prima volta novanta minuti. Forse mi sbaglierò, ma credo abbia bisogno di giocare con continuità per ritrovare definitivamente la migliore condizione.

Dzeko 7,4

Un palo, due gol, quattro in tutto in campionato (e nessuna occasione sprecata). Per uno che nel migliore dei casi viene definito una mezza pippa, non mi sembra uno score da buttare. In cinque giornate ha già segnato la metà delle reti complessive del suo primo campionato italiano. E' chiaro che servono conferme, ma questa doppietta può essere la medicina ideale per riconsegnarci lo Dzeko migliore.

Iturbe 6,1

Saremmo curiosi di sapere chi gli ha fatto quell'occhio nero con cui si presenta in campo dimostrando una voglia che fa a cazzotti con la lucidità. In più, a conferma che la sfiga ci vede benissimo, quando tira bene in porta ci pensa Dzeko a deviare il pallone destinato probabilmente in fondo alla rete.

Juan Jesus 6,2

Qualche fischio al suo ingresso in campo, subito subissato dagli applausi. Bel segnale. Lui risponde non facendo sciocchezze e sfiorando il gol di testa.

Emerson Palmieri sv

Uno scampolo di partita per far tirare il fiato a Bruno Peres.

Spalletti 6,2

Troppo facile con il Crotone dove, peraltro, la sua Roma ribadisce impacci difensivi che con altri avversari potrebbero essere fatali.

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