Dietro la lavagna

Roma-Palermo 4-1: Le Pagelle di Piero Torri

condividi su facebook condividi su twitter 24-10-2016

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Roma-Palermo 4-1: Le Pagelle di Piero Torri
Szczeny 7,1
Quando riuscirà a concludere una partita senza gol al passivo, offrirà una cena a tutto lo spogliatoio. Neppure stavolta c'è riuscito, beffato peraltro da una deviazione di Manolas. Eppure aveva fatto di tutto per non subire il gol quotidiano, prima con una deviazione su un sinistro a rientrare di Diamanti, poi con una splendida parata a terra su una capocciata di Adelkovic. Pensandoci bene, comunque, visto il risultato forse è meglio che la porta inviolata sia rimandata alla prossima volta.

Emerson Palmieri 7,4
Forse esagero con la votazione, soprattutto considerando il valore dell'avversario, ma mi piace abbondare nei confronti di questo ragazzo che contro il Palermo ha finalmente percepito l'effetto che fa sentire gli applausi dell'Olimpico. Spalletti nel primo tempo lo schiera sulla corsia destra, poi nella ripresa, toccato con mano che la serenità di Juan Jesus è un optional non ancora attivato, lo riporta sulla corsia sinistra dove il ragazzo brasiliano è bravo in entrambe le fasi. Da sottolineare un paio di puntate offensive in cui suggerisce il passaggio con il compagno che puntualmente lo premia.

Manolas 6,4
Il greco se la prende comoda, forse non ispirato dal nome e dalla qualità del Palermo. E questo è un errore che dovrebbe evitare di commettere. In ogni caso giganteggia nella sua metà campo riducendo Nestorosky al giocatore sconosciuto che era prima di approdare in Sicilia. Dal punto di vista fisico è in condizioni da applausi a scena aperta.

Fazio 7,1
Gioca la dodicesima partita consecutiva, numero che nei due precedenti campionati aveva fatto fatica a mettere insieme, prima al Tottenham e poi nella sua seconda esperienza al Siviglia. Celebra il numero con una prestazione da comandante della difesa, capace con il solo senso della posizione di anticipare qualsiasi velleità offensiva dei siciliani. Se continua così, pur con l'ormai imminente rientro di Ruediger, sarà dura togliergli la maglia da titolare.

Juan Jesus 5,3
Uno non aveva fatto in tempo a lodarne le prestazioni contro Inter e Napoli che il Cristo brasiliano torna alle sue amnesie. Prima con l'Austria Vienna, poi pure contro il Palermo quando, con un doppio controllo non degno di Copacabana, regala una pericolosa punizione dal limite al Palermo. Che non sia tranquillo è talmente evidente che Spalletti nell'intervallo gli consiglia di andare a farsi la doccia.

De Rossi 7,2
Già sento qualcuno pronto a rilanciare contro il biondo di Ostia al motto, . Ma so che saranno accuse fatte da chi non vuole bene alla Roma e ancora meno a Daniele. Il fatto, invece, è che sta giocando davvero su livelli importanti, dominatore pensante del centrocampo, capace di stare sempre al posto giusto nel momento giusto. Qualcuno si attaccherà al fatto che sbaglia alcune verticalizzazioni, ma pure qui saranno i soliti noti.

Paredes 7,1
Ora ne ho la certezza: la Roma a centrocampo ha quattro titolari per tre maglie. Perché l'argentino che ha vestito la maglia del Boca quando non era ancora maggiorenne, si sta dimostrando l'uomo che ci voleva da mettere al fianco di De Rossi. Ha giocato un'infinità di palloni con una percentuale di passaggi giusti superiore all'ottanta per cento. In più, anche se deve offrire una cena all'incerto portiere del Palermo, bagna la partita con il suo primo gol stagionale, cosa che non ci sta mai male.

Salah 6,7
Non gioca la sua miglior partita, eppure è lui a sbloccare i patemi del primo tempo quando, innescato da Dzeko, con il suo sinistro mette in porta il quinto gol in campionato. Meno elettrico di altre volte, anche se in un paio d'occasioni fallisce il gol del raddoppio e, in una, toccando il pallone con la mano si becca un giallo che sarebbe stato meglio evitare.

Nainggolan 6,4
Quello vero è ancora rimasto al Porto, ma l'uomo con la cresta mi sembra in lenta ma costante crescita verso la sua migliore condizione. E quando questa arriverà, Spalletti e la Roma avranno una freccia in più da sommare a quello che comunque, con ventitré reti, è il miglior attacco del campionato. La sua crescita è direttamente proporzionale a una condizione fisica che sta tornando quella dei giorni migliori.

El Sharawy 7,2
Che stava bene lo aveva ampiamente dimostrato nella partita contro l'Austria Vienna, ma il fatto di essersi confermato non può che rendere meno pressante il recupero di Perrotti. Dopo la doppietta europea, poi, mette il sigillo anche in campionato confezionando il poker giallorosso. Giocherà pure nelle prossime partite e la cosa non può che garantirgli maggiore fiducia.

Dzeko 6,9
Ottavo gol in nove partite roba che, considerando il minutaggio, lo porta a una rete ogni novanta minuti. Otto gol nel suo primo campionato italiano li aveva segnati in tutto, già si è eguagliato e visto l'andazzo c'è da credere che quest'anno saranno parecchi di più. Di qualità la sua rete, arrivata al termine della migliore azione della Roma. Potrà sembrare strano ma le cose più efficaci le fa in fase di rifinitura (il passaggio a Salah per il primo gol, un sinistro a rientrare in verticale sempre per l'egiziano), forse perché in alcune occasioni si intestardisce un po' troppo nell'uno contro uno che non è proprio il pezzo migliore della sua argentiera.
 
Florenzi 7,1
Continuo a pensare che possa fare, bene, l'esterno destro basso, soprattutto in una difesa schierata a tre e mezzo con Alessandro che fa il mezzo. Splendida la sua prestazione nella ripresa in cui conferma una prepotenza atletica davvero notevole.

Strootman 6,6
Giusto una manciata di minuti per riprendere confidenza con la partita. E per poco non fa pure gol.

Totti sv
Rimane a bordo campo parecchio tempo perché il pallone non esce mai e, francamente, non ho capito i fischi del pubblico. Entra per migliorare il suo record di presenze, pochi minuti sufficienti per mettere Strootman davanti al portiere.
 
Spalletti 7,2
Nonostante una marea di assenze, mette in campo una Roma che sembra comunque in crescita esponenziale. Quando recupererà tutti, siamo pronti a mettere la mano sul fuoco che ci sarà da divertirsi.

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