DO YUO REMEMBER?... El killer Abel Balbo: "Sette anni di gioie e sacrifici. Il gruppo del 2001..."

condividi su facebook condividi su twitter 25-09-2013

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DO YUO REMEMBER?... El killer Abel Balbo:

Ci sono attaccanti che hanno dimostrato di avere il vero "killer instinct", durante la loro permanenza nella Roma. Uno di questi è senza dubbio Abel Eduardo Balbo, soprannominato proprio "El killer" dai sostenitori giallorossi.

Balbo, nato ad Empalme Villa Constituciòn, è stato un attaccante completo. Capace di colpire sia di destro che di sinistro, nonché di testa, ha sgenato 78 reti in giallorosso. Sruttando un fisico potente ed un buon tiro, è riuscito ad andare in doppia cifra per cinque stagioni consecutive dal '93-'98. Nella squadra che non poteva ancora lottare per lo scudetto, essendo nel pieno della rifondazione affidata a Franco Sensi. 

Eppure l'argentino è riuscito ad imporsi con numeri importanti, entrando di diritto nel cuore dei tifosi giallorossi. Un affetto che, unito alla riconoscenza dello storico presidente, gli ha permesso di tornare nell'estate del 2000. Tornare, per vincere finalmente il tanto desiderato scudetto. 

Allora Abel, cosa fai ora nella vita?

Faccio l'allenatore. Ho preso il patentino nel 2007, ho fatto qualche esperienza, a Treviso ed Arezzo. Sono andato anche in Australia, ma più per un'esperienza di vita che per il calcio, che lì praticamente non esiste. In questo momento non lavoro.

I ricordi in giallorosso?

Sette anni bellissimi. Una società alla quale mi sono affezzionato tantissimo, in modo particolare alla tifoseria. Il culmine è stato lo scudetto, ma per arrivare a quello abbiamo fatto tanti sacrifici negli anni precedenti. 

La tua prima Roma non era ancora una squadra vincente...

Quando Sensi ha acquistato la società bisognava rifondare. Abbiamo fatto un lavoro di ricostruzione, partendo dalle fondamenta. Per formare una squadra compatta ci sono voluti anni di sacrifici. Quando si è sistemato l'aspetto societario c'è stata la possibilità di investire sulla squadra, comprando i campioni per vincere. 

Poi lo scudetto... Che gruppo era quello?

Sinceramente preferivo i gruppi degli anni precedenti, quando ci sono meno campioni c'è più amicizia. Quando ci sono tanti campioni il rapporto è più professionale"

Sulla Roma di oggi?

Dare un'opinione è sbagliato perchè non ho avuto modo di vederla giocare. Garcia in Francia ha ottenuto ottimi risultati, quindi ha le credenziali per fare bene.

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