In punta di penna

Errori di arbitro e giallorossi non permettono alla Roma di vincere a Firenze

condividi su facebook condividi su twitter 04-11-2018

| | Commenti →
Errori di arbitro e giallorossi non permettono alla Roma di vincere a Firenze

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma pareggia 1-1 a Firenze in una gara costellata da errori, propri ed arbitrali. Gli uomini di Di Francesco disputano un ottimo primo tempo sia per gioco che per occasioni create ma se le punte e soprattutto Dzeko non sono in giornata, il gol non arriva neanche se portieri e difensori avversari si scansano.

L’attaccante bosniaco spreca 3 conclusioni in 20’ e soprattutto l’ultima è quasi incomprensibile per un bomber del suo livello. Cross perfetto di Pellegrini, il pallone scavalca Victor Hugo, rimbalza e si ferma proprio sul piede destro del numero 9 romanista, che invece di tirare di collo piede ed incrociare, decide di aprire il piatto del piede ed avendo il corpo all’indietro, la palla finisce alta sopra la traversa. Purtroppo, nelle giornate storte, Dzeko sembra avulso al resto della squadra e contro la Fiorentina gioca una gara se possibile peggiore di quelle contro SPAL e Napoli ed era difficile.

Da aggiungere, comunque, che neanche i suoi compagni di reparto forniscono una prestazione degna di nota, anzi. El Shaarawy ha l’occasione di segnare un paio di volte ma in una cerca il suo solito tiro a giro sul secondo palo con il pallone che viene respinto dal difensore ed il portiere Lafont che era già posizionato da quella parte e sarebbe bastato tirare col sinistro sull’altro palo per ingannare entrambi i viola.

Under parte anche benino ma si scioglie nel corso della partita e commette uno sbaglio clamoroso quando dalla sua trequarti passa il pallone in direzione di Olsen ma serve Simeone, che ne approfitta per entrare in area ma invece di calciare in porta, cerca di superare l’estremo difensore giallorosso andando addosso al portiere svedese e provando in tutti i modi a procurarsi un rigore palesemente inesistente. E’ infatti l’attaccante argentino a mettere prima un piede sulla mano del romanista e poi addirittura lo colpisce in faccia col ginocchio. Banti di Livorno (far arbitrare un incontro ad uno della stessa Regione di una delle 2 squadre continua a non essere una grande idea) decide di assegnare il penalty e viste le nuove regole Var, non si consulta nemmeno con l’arbitro preposto che è Orsato e si convince di una decisione palesemente errata.

La Var depotenziata in questa maniera è totalmente inutile e la Roma ne sta pagando le conseguenze: prima il rigore netto non concesso a Napoli per una spinta di Albiol su Dzeko sul risultato di 1-0 per i giallorossi e poi questo rigore dato ai viola quando andava ammonito Simeone per simulazione ed anche per aver cercato di far male ad Olsen. Detto questo, mancava più di un tempo per raddrizzare l’incontro ma questa Roma non riesce mai in quest’impresa.

Nelle prime 11 giornate di campionato, solo 2 volte ha recuperato il risultato ed in entrambi i casi, non completando l’opera ma riuscendo solo a pareggiare. Negli altri casi, la Roma è stata sconfitta. Un campanello d’allarme molto serio dovuto probabilmente alla mancanza di esperienza e carattere che si è perso nell’ultima campagna acquisti ma che anche il mister non è riuscito a compensare in altra maniera.

Nella ripresa, la Fiorentina ha cercato di ripartire in contropiede per realizzare la seconda rete e ci è andata vicina grazie all’1-2 in area di rigore tra Chiesa e Simeone ma il numero 9 viola non ha seguito sino in fondo il compagno che generosamente gli aveva offerto l’ultimo passaggio per tornare al gol e così la difesa giallorossa ha potuto salvare.

Di Francesco ha sostituito El Shaarawy, Under e Zaniolo per far entrare Kluivert, Schick e Cristante e solo l’olandese ha minimamente provato a far qualcosa. L’ex Samp doveva partire da esterno sinistro per accentrarsi e dare manforte al centro a Dzeko ma lì davanti erano 2 fantasmi che mai hanno impensierito il portiere viola se non con un tiro centrale a giro del bosniaco al secondo dei 4 minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Cristante, che anche per numero di maglia avrebbe dovuto prendere l’eredità di Nainggolan, è un corpo estraneo dal gioco della Roma, sembra esser in questa squadra controvoglia oppure non si sente all’altezza ma è l’ombra del giocatore visto a Bergamo nella passata stagione.

I migliori in campo del match sono giocatori che ad inizio stagione venivano considerati dei gregari o giovani inesperti e cioè Juan Jesus in difesa, Pellegrini a centrocampo e Zaniolo sulla trequarti, chiaro sintomo che qualcosa non va. Al momento, alcuni calciatori non sono utili alla causa (vedi Cristante e Schick ma non solo) ed il loro ingresso in campo dal primo minuto o a partita in corso non aiuta il resto della squadra.

Forse, nel secondo tempo quando mister Pioli continuava a togliere attaccanti per rinforzare il centrocampo, si sarebbe potuti passare ad una difesa a 3 con l’ingresso in campo di Manolas per Zaniolo, Santon per Under avanzando nei 3 davanti Florenzi e Kluivert per uno spento e svogliato Dzeko, spostando El Shaarawy nel ruolo di “falso nueve” come si dice oggi o centravanti tattico, come si diceva un tempo ma comunque non dando punti di riferimento agli avversari ed allargando molto il gioco magari per gli inserimenti di centrocampisti e difensori. Di Francesco ormai è cristallizzato sul 4-2-3-1 che può variare in 4-3-3 o 4-2-4 a seconda delle esigenze ma da lì non ci smuove ed è già tanto se a 5’ dalla fine e grazie ad un’improvvida uscita di Lafont, il pallone finisca sui piedi di Florenzi, bravo a tirare di prima intenzione di sinistro ed a trovare l’unica parte di porta non ben coperta dai difensori toscani.

Un punto che lascia l’amaro in bocca perché la Roma meritava di vincere e sia per colpe proprie che arbitrali non è accaduto ed ora il distacco dalle prime 3 posizioni è abissale e quello dal quarto posto potrebbe esser di 5 punti in caso di vittoria di almeno una tra Lazio e Milan in questa giornata. Vincere a Napoli e Firenze avrebbe compensato, almeno parzialmente, i tanti punti sprecati dall’inizio della stagione e con decisioni arbitrali più corrette sarebbe potuto accadere. Se però dal San Paolo si sarebbe usciti con 3 punti ma non meritandoli, al Franchi la vittoria sarebbe stata più che giusta.

Ora però gli errori dei direttori di gara non devono diventare un alibi ma una motivazione per vincere anche nelle avversità e fare gruppo, cosa che quest’anno non si percepisce, almeno non come la stagione scorsa. Testa al CSKA e vediamo cosa accadrà nel match più importante del girone di Champions League.

Fonte: A cura di Massimo De Caridi

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

Archivio rubrica

-->
chiudi popup Damicom