In punta di penna

Finalmente Roma

condividi su facebook condividi su twitter 07-04-2019

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Finalmente Roma

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma torna a vincere dopo 3 giornate in cui aveva fatto un solo punto e lo fa su un campo difficile come quello della Sampdoria. I giallorossi fanno bottino pieno grazie “ai muscoli del capitano”, avrebbe detto Francesco De Gregori. Eh sì, perché se vittoria è stata lo si deve alla caparbietà di Daniele De Rossi, che tanto è mancato alla squadra nel corso di questa stagione. Con lui in campo, tutti i compagni appaiono più sicuri e convinti dei propri mezzi. Sanno che hanno un punto di riferimento in mezzo al campo ed una guida nei momenti di difficoltà.

Il gol è solo la ciliegina sulla torta ma è la prestazione sontuosa del numero 16 romanista a fare da spartiacque. La sua assenza nel match contro la Fiorentina era stata molto pesante perché De Rossi non può giocare 3 gare in 6 giorni dopo gli innumerevoli infortuni occorsogli ma quando c’è, si sente. Purtroppo, Steven Nzonzi, l’alternativa comprata in estate ha totalmente disatteso le aspettative e nella sfida con i Viola è stato uno dei più fischiati dal pubblico capitolino.

Si sente la mancanza di un regista con Cristante e Pellegrini che provano a farne le veci ma con risultati altalenanti. Stavolta, però, la Roma c’ha messo determinazione, voglia e grinta, caratteristiche che spesso erano state assenti ingiustificate in una rosa tutt’altro che qualitativamente eccelsa. Persino chi solitamente gioca sulle punte come Schick, Kluivert e Pellegrini ha usato finalmente la spada abbandonando il fioretto.

Il centravanti ceco è stato schierato dal primo minuto nello stadio in cui conserva i ricordi migliori dell’esperienza italiana e si è impegnato sia in fase difensiva sia nella costruzione della manovra che in quella conclusiva. E’ vero, non ha segnato ma c’è andato vicino in 2 occasioni con un altrettanti colpi di testa. Sul primo, il pallone è terminato a lato di un soffio e sul secondo è stato bravo Audero a respingere il tiro ma per fortuna degli uomini di Ranieri proprio sulle ginocchia di un caparbio De Rossi, che ha depositato così la palla in rete. La posizione del centrocampista di Ostia era regolare, poiché il subentrato Gabbiadini teneva in linea sia l’autore del gol-partita che l'altro subentrato Dzeko.

Buona la prestazione di tutti gli elementi schierati da Ranieri nella circostanza ma se dovessimo sceglierne 3, oltre a De Rossi, i nomi sarebbero quelli dell’indispensabile Kostas Manolas, Justin Kluivert per l’impegno e la dedizione alla causa e Rick Karsdorp, finalmente all’altezza della situazione. Se il difensore greco risulta spesso tra i più positivi, la bella notizia arriva dai 2 olandesi. L’esterno offensivo ex Ajax ha confermato quanto di buono fatto vedere contro la Fiorentina: con Ranieri appare totalmente dedito alla manovra ed è spesso nel vivo del gioco. Supera l’avversario diretto con più frequenza di prima, mette in mezzo palloni interessanti e tenta la conclusione con più decisione. Il difensore ex Feyenoord non ha sbagliato nulla in nessuna parte del campo, aiutando in difesa ed andando spesso e con raziocinio in sovrapposizione a Zaniolo, permettendogli di avere una soluzione in più o liberandolo da un marcatore. Peccato che il suo incontro duri solo una cinquantina di minuti, giusto in tempo per effettuare il miglior cross da quando è giunto nella Capitale, che Schick non è riuscito a spedire in gol per pochi centimetri. Poi, l’ennesimo infortunio muscolare (e siamo a 44, un vero record!), che chissà per quanto tempo lo vedrà lontano dai campi di gioco. Non ci voleva, anche perché Santon starà fuori almeno fino ad inizio maggio e Florenzi resta in dubbio per la sfida con l’Udinese. Nel caso non dovesse recuperare il ragazzo di Vitinia, spazio ancora a Juan Jesus come terzino destro? Al momento, appare come l’unica soluzione plausibile.

Una nota a margine la merita Antonio Mirante. Il portiere classe ’83 non ha mai detto una parola fuori posto nonostante il momento negativo che sta attraversando il collega Robin Olsen, ha continuato a lavorare con costanza e da 2 gare ha preso il posto dello svedese e ha difeso egregiamente i pali romanisti. Due parate decisive contro la Fiorentina, una altrettanto importante contro la Sampdoria e probabilmente la conferma della titolarità almeno sino al termine della stagione. Non sarà Perin, non sarà Alisson del primo anno della seconda era-Spalletti in giallorosso e nemmeno Szczesny della passata stagione in bianconero ma è comunque un secondo affidabile e quando viene impiegato, sa farsi valere.

Fonte: A cura di Massimo De Caridi

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