In punta di penna

La meglio gioventù romanista fermata solo dal VAR

condividi su facebook condividi su twitter 03-12-2018

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La meglio gioventù romanista fermata solo dal VAR

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma pareggia 2-2 in casa contro l’Inter e non ha vinto solo per le decisioni scellerate di Rocchi e degli addetti al VAR. I nerazzurri di Luciano Spalletti, ancora oggi rimpianto da molti nella Capitale, sono scesi all’Olimpico con tutta la rosa a disposizione, cosa che non ha potuto fare mister Di Francesco a causa dei numerosi infortunati.

I giallorossi erano privi di Dzeko, El Shaarawy, De Rossi, Pellegrini, Karsdorp ed all’ultimo anche di Fazio, che ha dato forfait nel riscaldamento. Praticamente,  mezza squadra era in tribuna a guardare il match e con Florenzi schierato nell’inedito ruolo di esterno sinistro offensivo. Ciononostante, la Roma ha disputato la miglior partita da un punto di vista dell’agonismo e della voglia di dimostrare il suo valore, nonostante davanti avesse Under, Zaniolo e Schick (oltre a Florenzi, appunto) che in 3 non arrivano a 65 anni. Formazione, chiaramente, inedita ma con il turco che aveva tutta l’intenzione di rifarsi dopo l’erroraccio sotto porta contro il Real Madrid e con l’ex interista che in ogni circostanza dimostra personalità non scontata per un ragazzo così giovane.

A parte lo spunto molto bello che ha portato Florenzi a cogliere il palo, la partita della punta ceca è stata anche stavolta anonima, non riuscendo mai a rendersi pericoloso dalle parti di Handanovic. Ritmo subito alto con entrambe le squadre propositive in stile calcio inglese. Si è giocato a viso aperto ed a guadagnarne ne è stato lo spettacolo, testimoniato anche dalle 4 reti segnate in totale.

Meglio i padroni di casa, che hanno impensierito in diverse occasioni il portiere dell’Inter, bravo a respingere le conclusioni dei romanisti e fortunato quando a salvarlo è stato il legno alla sua sinistra. Peccato che direttore di gara e colleghi non siano stati all’altezza del match, nonostante sia considerato uno dei migliori, è incappato in un’altra giornata stile Juventus-Roma, dove concesse 2 rigori inesistenti ai bianconeri ed un gol irregolare a Bonucci con Vidal in fuorigioco attivo ed influente.

Proprio la non concessione di un netto rigore del fischietto toscano ha cambiato le sorti della sfida. Da sottolineare che al VAR c’era Fabbri ed avrebbe potuto e dovuto richiamare l’attenzione dell’arbitro per segnalare l’evidente intervento irregolare di D’Ambrosio su Zaniolo in piena area.

A fine partita, si è presentato Francesco Totti nelle vesti di dirigente per rammaricarsi davanti alle telecamere e spiegare come fosse una vergogna quanto accaduto. Sul capovolgimento di fronte e con la squadra ancora distratta da quanto appena successo, gli ospiti trovano la rete del vantaggio. Bravo D’Ambrosio a servire Keita Balde al centro dell’area di rigore, che anticipando i centrali giallorossi, ha depositato in rete comodamente con Olsen totalmente incolpevole. Certamente responsabili del gol preso sono Kolarov, che non ha chiuso per tempo lo spazio per il cross al dirimpettaio interista, Manolas e Juan Jesus che si sono fatti anticipare dall’ex laziale occupandosi entrambi di vedere dove fosse Icardi.

Il primo tempo si chiude con una bordata di fischi dei tifosi di casa non per la Roma, che comunque stava disputando una buona gara ma nei confronti dell’arbitro, reo di non aver assegnato un rigore palese a chiunque lo avesse visto, tranne Fabbri… Caricati dal pubblico e dall’ingiustizia, la Roma è rientrata in campo convinta di poter rimontare come mai le era capitato in questa stagione ed infatti per poco non la ribalta completamente, se non fosse stato per qualche sbavatura difensiva di troppo.

Quando il centravanti non si rende pericoloso e non si riesce a tirare dall’interno dell’area di rigore, una soluzione sensata è provarci dalla distanza. I giallorossi hanno diversi tiratori, anche in una serata con tante assenze ed uno di questi è Cengiz Under. Il turco si è liberato bene per il tiro e dai 25 metri ha lasciato partire un siluro che Handanovic ha visto solo quando si è depositato in fondo al sacco. La rete bellissima ha galvanizzato uno stadio arrabbiatissimo per quanto stava vedendo: i propri beniamini sotto immeritatamente e che finalmente lottavano per tornare in parità.

Poco dopo, però, altra ingenuità difensiva: Santon non rinvia lungo ma commette un errore che si dovrebbe correggere a scuola calcio, passando il pallone in orizzontale quando si era appena recuperato il pallone. In questo modo, è molto facile per l’avversario inserirsi e rubarlo e così è accaduto. L’azione si è conclusa con un salvataggio in calcio d’angolo ma proprio sugli sviluppi del corner, Icardi ha segnato la rete del nuovo vantaggio interista. Cross ben pennellato nell’area piccola, con Olsen stavolta responsabile di esser rimasto sulla linea di porta e la difesa di non aver controllato a dovere il pericolo numero 1 degli uomini di Spalletti, che di testa ha potuto indirizzare il pallone sul palo più lontano senza che nessuno tra i tanti alti giallorossi lo anticipasse o impedisse di colpire la palla.

Romanisti in campo e sugli spalti gelati come la temperatura della serata ma non è durato molto. Infatti, spinti dal giovane Zaniolo, la squadra ha ripreso ad insidiare la porta dei nerazzurri. Proprio da una di queste sortite offensive, è arrivato il rigore che porterà poi al definitivo 2-2. Brozovic colpisce la palla con il gomito largo ed anche stavolta Rocchi aveva lasciato proseguire ma al termine dell’azione, viene richiamato dal VAR ed il direttore di gara decide di assegnare il penalty ai giallorossi. Sul dischetto si presenta Aleksander Kolarov, che tira ad incrociare, Handanovic intuisce l’angolo ma non riesce a deviare la sfera che si insacca.

I 3 cambi di Di Francesco sono stati fatti con gli ultimi 3 giocatori a disposizione dal centrocampo in su e con 2 di questi (Perotti e Pastore) fuori da almeno 2 mesi. Mossa rischiosa ma soprattutto Kluivert e l’ex PSG hanno aiutato la squadra a spingere per portare a casa i 3 punti, mentre El Monito ha ancora bisogno di mettere minuti nelle gambe per tornare a dare il contributo degli anni precedenti.

Il primo ad esser inserito è stato l’ex Ajax, che ha provato a superare l’avversario diretto ed a creare superiorità numerica davanti dando un pò di imprevedibilità alla manovra offensiva, facendo retrocedere Florenzi nel ruolo di terzino destro e mandando in panchina Santon.

Al momento dell’ingresso in campo di Perotti per un altro ex Inter come Nicolò Zaniolo c’è stata una standing ovation del pubblico per un ragazzo che promette molto bene. Solamente 8 minuti per Javier Pastore al posto di uno stanchissimo Under ma l’argentino ha mostrato spunti interessanti e voglia di prendersi la Roma e visto che ci sono tanti infortunati, il suo recupero definitivo potrebbe esser un punto di svolta, magari provando o lui o Zaniolo come falso nueve al posto di Schick, sempre più deludente.

Il prossimo incontro si disputerà a Cagliari, privo di Barella squalificato e sarebbe il caso di tornare a vincere per recuperare qualche posizione, poiché attualmente la Roma è settima dietro anche al Torino e con il quarto posto che dista 5 punti.

Fonte: A cura di Massimo De Caridi

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