In punta di penna

La Roma si impone contro l’Udinese e guarda in alto

condividi su facebook condividi su twitter 24-09-2017

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La Roma si impone contro l’Udinese e guarda in alto

La Roma vince 3-1 in casa contro l’Udinese e si avvicina sempre più a quella che si immagina Di Francesco. Il tecnico giallorosso cambia 5 elementi anche in questo match così come accaduto nelle precedente 2 giornate di campionato. In questo modo, tutti si sentono parte del gruppo e tutti possono dare il loro contributo con maggiore continuità. Il giocatore simbolo è Stephan El Shaarawy, autore di una doppietta che dà morale al ragazzo e chiude un match mai realmente iniziato. Queste partite sono le cosiddette “bucce di banana”, perché se vinci hai fatto il tuo ma come ti distrai un attimo, l’avversario può crearti dei pericoli. Brava la formazione giallorossa a rimanere concentrata, anche se ha avuto un calo nel finale che non ha permesso ad Alisson di mantenere la porta inviolata per la quarta volta in questa serie A. La prima marcatura porta ancora una volta (la quarta consecutiva in campionato) di Edin Dzeko, che ha iniziato a segnare con una regolarità che nel suo primo anno italiano non aveva mai avuto e che nel secondo ha trovato cammin facendo. Il centravanti bosniaco è bravo a sfruttare il recupero palla ed assist del rientrante Nainggolan, che lo serve sul filo del fuorigioco, il numero 9 è bravo a piazzare il pallone di sinistro a giro ed a portare in vantaggio i padroni di casa. Dzeko arriva così a quota 6 in serie A e se non fosse per Dybala che viaggi a ritmi forsennati, la classifica marcatori lo vedrebbe primeggiare o quasi anche quest’anno e chissà che col passare delle giornate non scali posizioni. L’ex City è uno dei 3 calciatori ad esser sempre partito dall’inizio, anche se in questo turno è stato sostituito per la prima volta ma più per non averlo stanco nella sfida di Champions League di mercoledì che per un calo di condizione. Stesso discorso vale per Kolarov, che non ha ripetuto la partita giocata alla grande di Benevento ma ha controllato la sua zona con grande attenzione ed anche lui ha dosato le energie in vista del prossimo impegno ed il trainer romanista gli ha concesso qualche minuto di riposo regalando il secondo gettone di presenza stagionale a Hector Moreno, in questa circostanza impiegato proprio come vice del serbo. E’ tornato a giocare dall’inizio e nel ruolo di terzino destro anche Florenzi, meno appariscente anche lui rispetto alla precedente partecipazione casalinga contro il Verona ma sempre importante. Anche a lui è stato dato qualche minuto di riposo, sostituito da Bruno Peres, certamente in progresso rispetto allo scorso anno ma ancora non al top. La coppia centrale era formata da Manolas e Fazio, con Juan Jesus in panchina e pronto a tornare in casa più fresco nel match europeo contro il Qarabag. Si è rivisto dal primo minuto con tanto di fascia al braccio anche Daniele De Rossi, che in Campania aveva lasciato il posto a Gonalons e la lotta per il ruolo di interditore davanti alla difesa sarà sempre più serrata perché entrambi appaiono meritevoli del posto. Concorrenza positiva tra i 2 che non potrà che far bene alla squadra nel proseguo della stagione, che si spera possa esser piena di impegni. Nel pacchetto di centrocampo c’è anche Strootman, che continua a studiare il gioco di Di Francesco e le sfide contro Benevento ed Udinese sono state di grande aiuto sia perché più si gioca e più impara e sia perché le avversarie non erano di primissima fascia e le trame sono apparse più fluide avvantaggiando tutta l’orchestra diretta dall’ex tecnico del Sassuolo. Davanti, oltre a Dzeko e Perotti si è rivisto Il Faraone, decisamente in stato di grazia, autore di una marcatura per tempo. Il primo su gentile omaggio di Dzeko versione assistman ed il secondo per concessione della difesa friulana che invece di liberare l’area lascia che l’ex milanista anticipi il portiere bianconero in uscita ed insacchi la rete del 3-0. A quel punto, è pura accademia per la Roma, che prova più a mandare a memoria le idee tattiche del suo allenatore che non a continuare a cercare la via del gol. Perotti, però, sul finire dell’incontro decide di accelerare il passo e con la sua solita giocata a rientrare si fa stendere da un difensore ospite. L’arbitro Massa non può far altro che decretare il penalty (episodio molto simile se non identico a quello con l’Inter ma l’interpretazione è stata diversa, chissà come mai). Sul dischetto va lo stesso esterno argentino sinora un cecchino implacabile dagli 11 metri, fulmina Bizzarri ma il suo tiro è troppo angolato e finisce sul palo. La palla torna sui piedi di Perotti, che non può intervenire e così gli uomini di Del Neri riescono ad allontanare la minaccia. Quando il tempo sta per scadere ed anche il direttore di gara ha concesso solo 2’ di recupero visto che il match poco poteva dire ancora, ecco che il calo mentale della retroguardia giallorossa costa caro ed Alisson viene battuto da Larsson, esterno dell’Udinese alla prima segnatura nel nostro campionato. Il più rammaricato di tutti, oltre a Di Francesco, è proprio il portiere brasiliano che pochi minuti prima era stato autore di un doppio intervento prodigioso che pochi altri numeri 1 saprebbero fare. Nell’azione che ha portato al 3-1, comunque, c’è anche un piccolo concorso di colpa dell’estremo difensore verdeoro, indeciso se uscire e forse procurare un rigore e probabilmente l’espulsione o aspettare che il calciatore friulano tirasse in porta ed il pacchetto arretrato che non ha fatto il fuorigioco coi tempi giusti. Arretrando, ha perso un po’ di attenzione all’azione e ha subito gol. Inutile ai fini del risultato ma vero peccato per chi lo scorso anno ha dovuto aspettare le coppe “minori” per togliersi la naftalina di dosso e che invece merita tutti gli elogi e gli applausi del pubblico giallorosso. I tifosi romanisti hanno dimostrato tutto il loro affetto sia per Dzeko, da molti criticato perché non decisivo contro le grandi, nonostante le statistiche italiane dicano il contrario, sia per Kolarov, insultato via social e tramite qualche striscione da alcuni romanisti per il suo passato laziale ed invece applaudito da quasi tutto lo stadio al momento della sostituzione. Come detto dai giocatori giallorossi e dallo stesso Di Francesco, contro l’Udinese la Roma ha portato a casa 3 punti importanti per morale e fiducia nei proprio mezzi ma la testa deve subito andare alla prossima sfida, perché quando si vince la partita successiva è sempre la più importante. Napoli e Juventus continuano a rimanere a punteggio pieno e con un incontro disputato in più ma il cammino è lungo e se l’allenatore abruzzese continuerà a far progredire i suoi in questo modo e a portare ottimi risultati anche contro Qarabag e Milan, dopo la sosta la sfida coi partenopei sarà un bel banco di prova per vedere a che punto è arrivata la crescita della squadra e quali possono esser gli obiettivi stagionali del club in questa competizione.

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