In punta di penna

La Roma vince ancora 1-0 e mantiene la porta inviolata per la settima volta in 10 gare

condividi su facebook condividi su twitter 29-10-2017

| | Commenti →
La Roma vince ancora 1-0 e mantiene la porta inviolata per la settima volta in 10 gare

La Roma vince 1-0 anche contro il Bologna dopo le vittorie di misura su Crotone e Torino e quella all’esordio a Bergamo contro l’Atalanta. Gli uomini di Di Francesco non forniscono la prova più spettacolare della stagione ma il mister giallorosso aveva cambiato 8 elementi rispetto al match di 3 giorni prima e non era facile. Oltre a Karsdorp, infortunatosi ai legamenti crociati (a proposito, un grande in bocca al lupo all’olandese sfortunato), fuori Kolarov per la prima volta dal 1’, Hector Moreno, Nainggolan, Gerson, Gonalons, Perotti e Under. Confermati solo Alisson, Fazio e Dzeko. Proprio il centravanti bosniaco era alla ricerca della rete che in campionato non arriva da 4 incontri e va vicino alla segnatura su un bel colpo di testa su corner finito fuori per pochi centimetri e quando va in gol, l’arbitro Fabbri annulla per un giusto fuorigioco. Manca il cambio di ritmo a questo 11 messo in campo dall’ex tecnico del Sassuolo, con il solo Pellegrini ad avere un buon passo e con De Rossi e Strootman più compassati. Davanti, El Shaarawy sforna un ottimo primo tempo coronato da un paio di tiri pericolosi e soprattutto da un gran gol di sinistro sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Buona la prova di Defrel da esterno destro offensivo: il francese è il protagonista finale dell’azione più formazione giallorossa con tutte e 3 le punte chiamate in causa. La Roma cerca di chiudere l’incontro in diverse circostanza la partita ma il Bologna è bravo ad impedirlo e a ripartire in contropiede col figlio del trainer abruzzese che mette in difficoltà Florenzi ma tutto il pacchetto arretrato con il suo continuo muoversi e non dare punti di riferimento. Bene anche Verdi, autore di giocate interessanti e di una punizione che mette in allarme Alisson ma che si spegne alto sopra la traversa anche se di poco. I felsinei hanno incontrato entrambe le squadre romane in pochi giorni e sono usciti sconfitti tutte e 2 le volte ma dimostrando di esser una squadra temibile sia tra le mura amiche che fuori casa, dove sono tra le difese meno battute pur non avendo uomini di primissima fascia. I giallorossi non sono brillanti, viste anche le continue assenze ed il turnover massiccio che sta facendo Di Francesco ma rimangono imbattuti anche in quest’occasione e sono 7 le partite su 10 in cui Alisson non deve raccogliere il pallone dalla rete. Se escludiamo il gol preso nel finale di Roma-Udinese, messo a segno da Larsen a vittoria ormai consolidata, gli uomini di Di Francesco hanno subito reti solo contro le prime 2 della classe. Nel match col Napoli, la rete arrivò per un assist fortuito di De Rossi ad Insigne e contro i nerazzurri per la stanchezza di Juan Jesus, non abituato a giocare da terzino destro e nel finale ha subito le progressioni e i dribbling di Perisic aiutato da Dalbert. Pochissimi avrebbero immaginato che quello che è considerato l’erede di Zeman potesse avere la migliore difesa della serie A, che Fazio si adattasse così bene al suo gioco, così come Hector Moreno, che stupisce anche da terzino sinistro a gara in corso. Peccato che Karsdorp non potrà dare una mano per diversi mesi perché, insieme a Kolarov, avrebbe formato una corsia di esterni tra le prime 3 del campionato. La bella notizia è che tutti i giocatori sono stati impiegati più o meno per lo stesso minutaggio e dovrebbero esser meno stanchi rispetto ad altre squadre che continuano a far giocare sempre gli stessi. Il svantaggio lo si ha rispetto all’Inter che non fa coppe europee ed al Napoli che da 3 anni utilizza sempre la stessa formazione con un paio di variazioni ogni tanto e soprattutto nella seconda parte di match ma non ha mai infortuni muscolari. Solo la Juventus fa un turnover simile ai giallorossi ed a lungo andare questo dato potrebbe far la differenza. Ora, l’importante è rimanere attaccati al gruppo di testa, ricordando che tra dicembre e gennaio dovrà recuperare la sfida contro la Sampdoria a Marassi. Non è certamente un incontro semplice ma se dovesse vincerlo, la distanza dalle 4 di testa sarebbe molto piccola e le gare difficili dovrebbero esser alle spalle, visto anche il calendario non proprio agevole che è capitato alla Roma. In attesa poi, dei recuperi di Schick, che a novembre potrebbe cominciare a scendere in campo e si capirà quanto tempo ci vorrà per farlo integrare col resto dei compagni, così come di Emerson Palmieri, che potrà esser sia una valida alternativa a Kolarov, sia un’arma in più sulla fascia destra, dove non sfigurò lo scorso anno ad Empoli. Adesso, concentrati sulla gara di Champions League dell’Olimpico contro il Chelsea, che potrebbe regalare una soddisfazione inaspettata ad inizio girone ma che la prova dello Stamford Bridge ha reso possibile. In campionato, si andrà a far visita alla Fiorentina, altra squadra di medio livello di questo torneo incontrata dalla Roma sinora. Non proprio un cammino in discesa per Di Francesco, che dopo avrà una settimana di sosta ed alla ripresa sarà atteso dal derby contro la Lazio, che appare in grande spolvero. I giallorossi ci sono, bisognerà solo ritrovare una maggior vena realizzativa ed in particolare Dzeko, che forse ha bisogno di un turno di riposo, dovrà tornare a segnare con la continuità mostrata nelle prime 6-7 gare. Per ora, i calci da fermo hanno portato 12 punti in 4 incontri: 2 reti di Kolarov su punizione, Perotti su rigore ed El Shaarawy sugli sviluppi di un corner. Se lo scorso anno, partito Pjanic, pochi sono stati i gol da palla inattiva, in questo stralcio di campionato sono diventati un fattore. Più facile, poi, se la difesa è un muro e basta metter la palla in rete una volta per portare a casa l’intera posta. Non sempre si può vincere 3 o 4 a 0 ed allora l’1-0 è il miglior risultato possibile, anche per il morale di un Alisson, che all’inizio ha dovuto fare i conti con chi lo paragonava a Szczesny, non uscendone affatto sconfitto, anzi.

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

Archivio rubrica

-->
chiudi popup Damicom