In punta di penna

Non c’è 2 senza 3. La Roma batte largamente anche il Viktoria Plzen

condividi su facebook condividi su twitter 03-10-2018

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Non c’è 2 senza 3. La Roma batte largamente anche il Viktoria Plzen

La Roma vince 5-0 contro il Viktoria Plzen nella seconda gara di Champions League. La notizia negativa arriva da Mosca, dove il Real Madrid è stato sconfitto dal CSKA, che ora comanda il girone davanti proprio ai giallorossi ed i blancos. Il mattatore della serata è Edin Dzeko, autore di un hattrick, cioè di una tripletta che gli consente di portarsi a casa il pallone della serata. Il bosniaco è arrivato a quota 12 reti segnate contro i cechi e ben 7 in 2 gare giocate con la maglia dei capitolini. Proprio il gigante romanista apre le marcature al 2’ del primo tempo, quando riceve un bell’assist da Kolarov nello spazio, si porta il pallone sul sinistro e porta avanti i suoi. Il raddoppio arriva al 40’ sempre con la stessa firma stavolta con l’altro piede. Tutto nasce da un bel cross di Under, il numero 9 della Roma stoppa e poi tira di destro al volo prima che la palla tocchi terra imprimendo una gran forza alla sfera che si insacca. La terza rete arriva al 62' al termine di una splendida azione corale, che parte ancora dal capitano della Bosnia, che scarica su Lorenzo Pellegrini, bravo ad allargare nello spazio ad Under, che solo davanti al portiere ospite lo batte con un bel sinistro ad incrociare, cosa che non era riuscito a fare Florenzi a fine primo tempo, quando a tu per tu con Kozacik si è visto deviare la conclusione in corner. La ripresa è stata un monologo degli uomini di Di Francesco, che si sono divertiti e hanno continuato a fare gioco e a far divertire il pubblico presente all’Olimpico. Dieci minuti più tardi, è lo stesso turco a cercare la doppietta ma l’estremo difensore del Viktoria devia in maniera goffa il pallone e Kluivert è lesto nel tap-in ed è 4-0 con dedica all’amico Nouri. L’arbitro concede solo 2 minuti, poiché la contesa è bella che finita già da un pò ma la Roma vuole fare pokerissimo e così Dzeko segna anche di testa completando il suo repertorio tecnico. Sulla scia di Frosinone e derby, la Roma continua a crescere, anche se nel match contro la squadra diretta da Vrba vi erano 5 giocatori differenti rispetto alla stracittadina, pare esser cambiata una cosa: la determinazione. Di Francesco ha pure rivisto qualcosa di fondamentale da un punto di vista tattico passando ad un più congeniale 4-2-3-1 che si può trasformare in 4-1-4-1 quando ci si difende ed in fase di ripartenza. Qualche scelta coraggiosa l’ha fatta anche stavolta il mister, pur considerando che 3 erano scelte obbligate (Pastore e De Rossi infortunati e Manolas influenzato) inserendo Cristante e Lorenzo Pellegrini che nelle precedenti occasioni in cui erano stati schierati dall’inizio avevano deluso. Stavolta no, anzi. Secondo la logica, l’ex Atalanta avrebbe dovuto prendere il posto di Pastore e l’ex Sassuolo quello di De Rossi anche se con caratteristiche diverse ma il trainer abruzzese ha optato per il contrario come fatto contro la Lazio e la scelta si è rivelata corretta. Turno di riposo per Santon dopo 2 ottime prestazioni precedenti, così come per El Shaarawy con l’arretramento di Florenzi terzino e con Under davanti mentre Kluivert agiva sull’altra fascia. Juan Jesus è stata la quinta variazione rispetto alla squadra scesa in campo nel match antecedente e non ha certo sfigurato. Al 75’ e sul punteggio di 4-0, Di Francesco ha effettuato un triplo cambio: fuori Under, Lorenzo Pellegrini e Kolarov e dentro Schick, Zaniolo e Luca Pellegrini. L’ex centravanti della Sampdoria si è fatto notare solo in occasione dell’ammonizione ricevuta, mentre l’ex Inter ha fornito un paio di assist interessanti e ha giocato tra le linee come è nelle sue corde e ha giocato un buon quarto d’ora. Nota di merito per l’ex Primavera romanista: sembra proprio un talento in rampa di lancio. Il fisico da atleta c’è, corsa, tecnica e voglia di emergere ancora di più. In una stagione lunga e piena di impegni come si spera possa esser questa, il terzino sinistro che ha patito un anno per riprendersi dall’infortunio, potrà e si spera dovrà mostrare tutte le sue doti, dando un pò di riposo a Kolarov, che ogni tanto ha bisogno di rifiatare per non avere scadimenti di forma come accaduto contro il Chievo Verona. L’avversario non sarà stato uno di quelli da far tremare i polsi solo a nominarlo ma se gioca la Champions League è per diversi motivi e qualche giocatore interessante lo ha, quindi cominciare a dire che il Benevento dello scorso anno era più forte o frasi tipiche dell’ambiente romano che smonta ogni successo ed ingigantisce le debacle, andrebbero accantonate. Per passare il girone serviranno altre partite ed altre serate come questa ma era importante portare a casa i primi 3 punti in questa competizione per poi giocarsi tanto nella doppia sfida contro i russi. Ora però si pensi al match con l’Empoli per allungare la striscia di vittorie prima della sosta per le Nazionali. Se da una parte sarà un peccato fermarsi sul più bello, dall’altra sarà utile per recuperare i 3 infortunati De Rossi, Pastore e Perotti, che faranno molto comodo dalla ripresa del campionato in poi. Mister Di Francesco ha intrapreso la strada giusta e lo sa anche lui e lo si capisce da ciò che ha detto nel post-gara contro i cechi: “Si cambierà qualche giocatore ma non il modo di giocare”. C’avesse pensato un paio di settimane prima, forse, ora la Roma avrebbe qualche punto in più in campionato ma ancora c’è molto tempo per rimettersi in carreggiata.

Fonte: A cura di Massimo De Caridi

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