Sofferenza e poi goleada di una Roma ancora in convalescenza
La Roma vince 5-2 in casa contro il Benevento e sale al quarto posto in classifica. Vedendo solo il risultato finale si può pensare che sia stata una passeggiata di salute come qualcuno si era illuso che potesse essere. I giallorossi cominciano male e dopo 3’ vanno sotto grazie alla rete messa a segno da Guillerme, esterno dei Sanniti. A quel punto, si iniziano a sentire i mugugni dei tifosi che non perdonano più nulla a nessun giocatore e la gara si mette in salita. Gli uomini di Di Francesco non sono sereni e si vede dai tanti passaggi elementari sbagliati. La svolta arriva a 20’ dall’intervallo quando una punizione tagliata di Kolarov finisce sulla testa di Fazio, bravo a staccare ed a mettere il pallone sul primo palo beffando Puggioni. La ripresa è ben altra storia: il tecnico giallorosso cambia posizione al trio dietro Dzeko con Under che si sposta al centro, El Shaarawy va a destra e Perotti torna a sinistra, ruolo a lui più congeniale e si vede. E’ il turco, però, il vero mattatore della ripresa che prima serve un assist al bacio per Dzeko (come aveva fatto nel primo tempo), che stavolta segna la rete del vantaggio toccando anche la traversa e togliendosi qualche scoria per le mancate marcature dell’ultimo periodo. Poi, Cengiz si mette in proprio e prima realizza il gol del 3-1 su splendido assist di Perotti e quindi segna la quarta rete dei romanisti con un tiro a giro che non lascia scampo a Puggioni. Partita finita? Macchè! La fase difensiva che sinora è stato un punto di forza della Roma si distrae ancora e permette a Brignola di accorciare le distanze e creare ancora qualche grattacapo nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Nel finale arriva il definitivo rigore che si procura Dzeko e che cede a Defrel per farlo sbloccare. Si può tranquillamente parlare di Roma a due facce: brutta, insicura e timida nella prima frazione di gara e brillante e mentalmente in partita nella seconda parte. La copertina è ovviamente per Cengiz Under, che come detto ha messo a segno una doppietta e ha fatto l’assist del primo vantaggio ma è proprio la voglia e la determinazione di questo ragazzo ad aver fatto la differenza. Il turco è l’unico esterno destro di piede sinistro della rosa giallorossa ed è il prototipo del calciatore che ha richiesto per tutta l’estate ed anche a gennaio il tecnico per aumentare il tasso qualitativo della squadra ma Under ha avuto bisogno di qualche mese di rodaggio poiché ha cambiato completamente modo di vivere, si è dovuto adattare a cultura, lingua ed abitudini molto diverse da quelle a cui era solito ed ora che è più dentro alle cose giallorosse, può diventare la mina vagante di questa seconda parte di stagione e si spera possa esser quel valore aggiunto decisivo per arrivare almeno nei primi quattro posti. Certo, le reti che ha realizzato sono state fatte contro avversari non di primissima fascia ed ora sarà seguito con maggiore attenzione e deve dimostrare il suo valore anche quando affronterà le grandi ma intanto il suo contributo ha portato 6 punti in cassaforte e la Roma è tornata a sentire il profumo della Champions League grazie alle sue marcature. Adesso, lo aspetta l’Udinese, non il Real Madrid ma già una squadra che può esser un buon banco di prova per il turco. Oltre all’uomo-copertina, un altro giocatore che ha meritato applausi è sicuramente Gerson, che ha svolto il ruolo di centrale di centrocampo insieme a Strootman come un veterano, andando anche in contrasto in maniera decisa in parecchie occasioni e provando a creare gioco nel momento in cui la Roma era in possesso di palla. Il brasiliano è stato spesso impiegato da laterale d’attacco ed era tanto che non giocava in mediana ma quando i giallorossi si sono trovati in difficoltà e nonostante la giovane età, ha messo tutto se stesso e ha dato un grande contributo alla squadra. In crescendo, invece, la prestazione di Dzeko: colpo di testa respinto da Puggioni a parte, nel primo tempo ha fatto veramente poco anche dal punto di vista del lavoro oscuro, molto meglio dopo la rete del 2-1 che lo ha sbloccato anche mentalmente. E’ esattamente questo quello che serve al bosniaco, segnare con continuità. Solo così potrà tornare ad esser decisivo e ad incidere nell’economia della squadra. Luci ed ombre anche per Perotti, non ancora tornato ai livelli dello scorso anno ma nella ripresa ha nuovamente svolto il ruolo di ala sinistra, ha regalato spunti di pregevole fattura ed un assist splendido concretizzato alla grande da Under. Male nel primo tempo, quando ha dovuto vestire i panni del trequartista. Vagava per il campo non trovando mai la posizione e lo si ricorda solo per un importante intervento difensivo a spazzare l’area in una situazione pericolosa. Una bella notizia arriva dal ritorno in campo di De Rossi: il centrocampista di Ostia è stato spesso criticato per le sue prestazioni, soprattutto in fase di rilancio ma un dato statistico importante dice che senza di lui la Roma incassa il doppio dei gol e la fase difensiva soffre moltissimo. Diametralmente opposta la situazione di Florenzi, che sta vivendo un’involuzione enorme. Il quasi 27enne giallorosso sta trattando il rinnovo di contratto e forse questo lo sta un po’ distraendo perché le sue prestazioni in questo periodo sono decisamente sotto i suoi standard. E’ vero che non è un terzino di ruolo ma in fase offensiva non riesce mai a rendersi utile né con i cross (che non vanno mai a buon fine) né con le incursioni o gli scambi stretti coi compagni. Per non parlare della fase difensiva: spesso è disattento e la Roma soffre molto da quel lato anche perché a volte fatica a tornare rapidamente in posizione dopo esser andato in attacco. Contro il Benevento, anche la coppia centrale difensiva non è stata irreprensibile: Fazio ha meritato un voto più alto di Manolas per la rete del pari ma ha commesso qualche errore di troppo non da lui ed il greco è sempre ottimo in chiusura ma fa una fatica enorme quando deve impostare. In sostanza, la Roma non è ancora uscita dal periodo di difficoltà e le vittorie contro Verona e Sanniti sono tanto importanti quanto attendibili sino ad un certo punto e bisognerà aspettare test più probanti per capire se il peggio è passato e si può tornare a guardare concretamente al terzo posto, visto che le altre non volano ma l’Inter ha ricominciato a vincere e la Lazio ha affrontato il Napoli primo in classifica in trasferta.
Fonte: A cura di Massimo De Caridi