In punta di penna

Una Roma a 2 velocità dilaga contro l’Udinese

condividi su facebook condividi su twitter 21-08-2016

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Una Roma a 2 velocità dilaga contro l’Udinese

Buona la prima. La Roma di Spalletti vince 4-0 contro l'Udinese la gara d’esordio nel campionato 2016-17 ma il risultato non racconta pienamente l’andamento della partita. Nel primo tempo, i giallorossi hanno sofferto il caldo, il match d’andata contro il Porto ed i friulani, chiusi a riccio nella propria metà campo e bravi a ripartire in contropiede. La cessione di Pjanic e l’assenza di Perotti, che ha riposato un’ora in vista della sfida di martedì contro i lusitani, hanno tolto alla Roma i giocatori di raccordo tra centrocampo ed attacco e la manovra dei padroni di casa risultava lenta e prevedibile. El Shaarawy è molto bravo nell’1 contro 1 ed a giocare con i compagni ma non ha le caratteristiche dell’argentino; a centrocampo, Paredes ha fornito una buona prova in regia e Salah difetta proprio nell’ultimo passaggio ed è più una punta. Nella prima frazione di gioco, l’egiziano riesce a mettere Dzeko una sola volta nelle condizioni di segnare ma all’ultimo momento il bosniaco viene anticipato in angolo da Heurtaux (anche se poi il guardalinee segnala erroneamente la rimessa dal fondo). Per il resto, è più la formazione di Iachini a rendersi pericolosa dalle parti di Szczesny, anche se il polacco non è mai stato impegnato realmente. Migliora l’affiatamento tra Manolas e Vermaelen, col belga che dà sicurezza al reparto e fa ripartire l’azione in maniera pulita e precisa come non accade dai tempi di Chivu. Il greco gioca il solito incontro da gladiatore ed ingaggia duelli aerei e non solo con Zapata e chiunque gli capiti dalle sue parti uscendone quasi sempre vincitore. In crescendo la prova del neo-giallorosso Bruno Peres, che comincia un po’ timido ma si scioglie strada facendo e dopo i primi applausi, arrivati quando ha tirato da 25 metri ma ha trovato Karnezis pronta a respingere. Segue, invece, l’andamento della partita la prova di Emerson Palmieri: timoroso e deconcentrato nella prima parte e più sicuro e voglioso nella seconda quando la Roma ha più spazi e può correre e crossare, le sue doti migliori. Paredes ripete la prestazione di Porto ma con la possibilità di giocare dal 1' e dimostra di poterci stare in una squadra di livello e che si può alternare con De Rossi senza diminuire il tasso qualitativo ma neanche quantitativo del reparto. Strootman più gioca e più entra in condizione e questa è una splendida notizia per l’ambiente Roma ed un monito per le concorrenti. Inizia il campionato, inizia a giocare Nainggolan: lui non ha bisogno di rodaggio, di tempo o posizioni tattiche, dove lo metti, rende. El Shaarawy appare indietro rispetto ai compagni nella condizione fisica ma sono indiscutibili voglia e classe del ragazzo e sarà utilissimo come e si spera più della seconda parte della passata stagione. Salah deve esser servito nello spazio e liberato in progressione, a quel punto è un calciatore letale. Dzeko ha uno spirito che aveva perso nella seconda parte di stagione e si è caricato l’attacco romanista sulle spalle sino all’ingresso di Perotti ed a quel punto, ne ha ricevuto i frutti. La Roma del secondo tempo aveva la stessa determinazione di quella che è entrata in campo a Porto: la voglia di aggredire ogni palla ed esser “famelica” (parola amata dal ds Sabatini) nel recuperare il pallone e creare occasioni da gol. Con Perotti in campo, è cambiata la sfida e ne hanno beneficiato anche Strootman, Bruno Peres e Salah con la retroguardia friulana in balia della Roma in ogni zona del campo. La Roma ha sfondato spesso sulla fascia destra: l’ex torinista non ha solo corsa ma anche tecnica sopraffina e ha servito ottimi palloni a Nainggolan e Salah, che hanno confezionato dei veri “cioccolatini” per l’ex attaccante del Manchester City. In una di queste circostanze, il centrocampista belga serve Dzeko nello spazio, che quasi sulla linea di fondo, dribbla con eleganza Danilo, che lo stende in piena area. Il direttore di gara non ha dubbi e concede la massima punizione. Dal dischetto va Perotti che spiazza il portiere dell’Udinese e porta gli uomini di Spalletti in vantaggio. Di lì a poco, la Roma raddoppia e segna anche stavolta su rigore. Da una punzione dalla trequarti per gli ospiti, la difesa respinge e Perotti parte in contropiede e difficilmente il primo avversario rischia ad ostacolarlo e così, dopo 30 metri di campo, serve di esterno Salah, bravo ad anticipare Karnezis ma viene atterrato alle spalle da Badu, nessun dubbio neanche in quest’occasione. Ancora Perotti, ancora gol ma stavolta dall’altra parte ed anche stavolta l’estremo difensore greco non indovina il lato giusto. In ogni minuto dell’incontro, la Roma crea qualcosa di interessante quasi a voler ricompensare la noia del primo tempo. Stavolta, dall’asse Bruno Peres-Nainggolan arriva un assist nello spazio del primo al secondo e l’ex Cagliari in scivolata fa un passaggio eccellente con scritto: “depositare in rete” cosa che Dzeko fa in scioltezza e ringrazia il compagno. Al festival del gol manca solo Salah. Perotti si è imposto nel calciare il secondo rigore ed allora prova a far segnare l’egiziano con un suo assist ed è esattamente ciò che accade ad un quarto d’ora dal fischio finale: cross dalla sinistra al bacio dell’ex Genoa, colpo di testa dell’egiziano, respinta di Karnezis, palla ancora sui piedi di Salah, che da 2 passi, segna nonostante la deviazione di Danilo. Splendido epilogo per i giallorossi che possono guardare al return-match europeo con ottimismo anche se con un po’ di apprensione per le condizioni di Manolas e Paredes. Il tecnico toscano sul primo ha rassicurato tutti dicendo che non ci sono problemi, da verificare le condizioni dell’ex Empoli per il preliminare. Mancano ancora una decina di giorni al termine del calcio mercato e lo stesso allenatore della Roma ha detto che a metà campo la sua rosa è un po’ corta, ha ribadito che non è lui ma la stampa a mettere Paredes in lista di partenza, che andrà via Vainqueur, che però andrebbe sostituito (non con Diawara ormai ad un passo dal Napoli) ed in effetti, Borja Valero o un giocatore con quelle caratteristiche sarebbe proprio il nuovo Pjanic. In difesa, invece, probabilmente la situazione rimarrà invariata poiché Spalletti si fida molto di Emerson Palmieri e conta anche su Juan Jesus in quel ruolo. In realtà, un giocatore di ruolo, anche non di prima fascia potrebbe dar maggiori garanzie in attesa che torni Mario Rui.

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