In punta di penna

Una Roma in crescita torna a vedere la zona Champions da vicino

condividi su facebook condividi su twitter 30-12-2018

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Una Roma in crescita torna a vedere la zona Champions da vicino

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma vince 2-0 a Parma grazie alle reti di Cristante ed Under nella ripresa. I giallorossi partono con 3 giovanissimi dietro Dzeko, tornato titolare dopo più di un mese di stop e la sua presenza si è fatta sentire. Niente di straordinario per il bosniaco, che ha provato diverse volte a concludere a rete senza mai trovare la porta, sia per la mira ancora non perfettamente calibrata sia per le respinte dei difensori ducali.

Zaniolo non ha ripetuto la splendida prova fornita contro il Sassuolo ma c’era da aspettarselo da un ragazzo di 19 anni alla terza partita in 7 giorni ed anche a causa dei tanti elogi e paragoni che hanno riempito i giornali nei giorni successivi al match vinto contro gli uomini di De Zerbi.

Le prestazioni degli esterni giallorossi sono perfettamente divise tra primo e secondo tempo: nella prima frazione di gioco, entrambi rasentavano l’irritante, sia per la poca determinazione che per la scarsa voglia di rincorre l’avversario quando perdevano palla (spesso) sia quando dovevano tentare di superare il marcatore diretto. La ripresa, invece, ha visto i 2 cambiare completamente atteggiamento ed i risultati sono stati piuttosto interessanti, in particolare modo dopo il vantaggio realizzato da Bryan Cristante sugli sviluppi di un bel corner battuto proprio dall’esterno turco.

Da quel momento, è stato un continuo crescendo per Under, bravo a fornire assist, tentare conclusioni da fuori area (uno terminato a lato di pochi centimetri e solo a causa di una deviazione di un difensore parmense) e finalmente ad andare in gol al termine di una bella azione cominciata con un bel lancio per Lorenzo Pellegrini (entrato da poco al posto di Zaniolo), che appena entrato in area non si è fatto ingolosire e ha scaricato sull’esterno ex Başakşehir, che di sinistro di prima intenzione ha incrociato il tiro alla destra di Sepe, che non è riuscito a deviare.

Il portiere gialloblu era stato bravo pochi istanti prima a respingere in calcio d’angolo un tiro di sinistro di Dzeko, che era sì un pò defilato ma a 7-8 metri dalla porta. L’ultimo gioiello della gara Under lo regala qualche minuto dopo, con un tiro a giro sul secondo palo che finisce fuori di pochissimo.

Kluivert, invece, non segna ma nella seconda parte di gara è sempre pronto a far ripartire l’azione e se scaricasse il pallone più rapidamente potrebbe creare più pericoli alle difese avversarie.

Ottima la prestazione dell'ex atalantino Cristante, ultimamente costante anche in zona-gol e soprattutto sta prendendo in mano le redini del centrocampo sia in fase di copertura che di riproposizione del gioco coi tempi giusti. Quarta rete stagionale per lui dopo un inizio decisamente sottotono, sta cominciando ad adattarsi ed a capire alla perfezione il 4-2-3-1 che vuole fare mister Di Francesco.

Anche Nzonzi è in crescita, nonostante il passo lento, è più tenace nei contrasti e presente nelle due fasi di gioco, lasciando meno scoperta la difesa, anche se ancora siamo lontani dal lavoro che solitamente svolge De Rossi in quella posizione.

Florenzi decisamente meglio quando ha il pallone tra i piedi o deve proporsi che quando deve coprire, anche se contro il Parma Biabiany prima e Sprocati poi non lo impensieriscono più di tanto soprattutto grazie alle attente chiusure di Manolas, sempre il migliore della retroguardia sino a quando non è costretto ad abbandonare il campo per un problema all'adduttore della coscia destra. Al suo posto entra Juan Jesus, che gioca in maniera diligente ed attenta, cosa che non fanno né FazioKolarov per quasi tutta la gara.

L’argentino ha poche occasioni per sbagliare ma nell’unica circostanza in cui il Parma si fa pericoloso, è lui a farsi scavalcare dal pallone con Siligardi solo davanti ad Olsen che tira in porta a botta sicura ma di fronte trova le manone dell'estremo difensore giallorosso, che devia d’istinto in calcio d’angolo.

Lo svedese è sempre molto sottovalutato e criticato e non si aspettava altro che un match come quello giocato con il Genoa per affossarlo, quando invece in tutte le altre sfide ha dimostrato di esser un portiere di livello, tra i migliori della serie A.

La seconda frazione di gioco ha visto l’ingresso in campo di Lorenzo Pellegrini, un giocatore assai duttile e se giocasse costantemente come fatto contro la formazione allenata da D’Aversa, sarebbe un fattore importante nel girone di ritorno ma anche nelle coppe. L’ex Sassuolo si butta spesso negli spazi perfettamente, ha una buona visione di gioco ed il passaggio fornito ad Under per il raddoppio giallorosso ne certifica anche la qualità tecnica.

Nei minuti finali, è entrato anche Schick al posto di Dzeko, che non ha ancora i 90’ nelle gambe ma il ceco ha avuto troppo poco tempo per mettersi in mostra.

La Roma è certamente in progresso ed i recuperi di giocatori importanti come Lorenzo Pellegrini, lo stesso Edin Dzeko, Perotti ed El Shaarawy (oggi rimasto in panchina) con la speranza di avere quanto prima anche De Rossi, potranno portare un pò di equilibrio, esperienza e sostanza sia in fase difensiva che offensiva ad una formazione che ne ha assolutamente bisogno.

I punti persi contro Chievo, Cagliari, Udinese, Bologna e SPAL stanno pesando molto nella lotta-Champions ed avrebbero permesso alla Roma di confermare almeno la quota punti fatta registrare al termine del girone d’andata nella passata stagione. Ora, invece, ci sono ben 10 punti in meno, alcuni giocatori sono in netto miglioramento ma la sosta sarà utile per ricaricare le batterie di una squadra che ha visto giocare sempre gli stessi elementi.

Se poi dal mercato si riuscisse a rimediare a quelle 2-3 falle evidenti per poter competere con maggiore convinzione al quarto posto (e chissà forse anche al terzo), la tifoseria romanista lo gradirebbe molto, magari conservando i calciatori più importanti sino alla fine del campionato.

Fonte: A cura di Massimo De Caridi

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