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INSIDE LIGA – Real e Lopetegui in crisi. Rallenta ancora il Barcellona. Il Siviglia balza a sorpresa in vetta

condividi su facebook condividi su twitter 08-10-2018

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INSIDE LIGA – Real e Lopetegui in crisi. Rallenta ancora il Barcellona. Il Siviglia balza a sorpresa in vetta

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI - Lopetegui prova a rivitalizzare l’attacco mettendo Ceballos insieme a Benzema e Bale davanti. Ha qualcosa da farsi perdonare il francese, che inizia in maniera volitiva impensierendo un paio di volte Pacheco. Ma è un fuoco di paglia, il numero 9 si spegne alla distanza, combinando poco altro per il resto del primo tempo. Real in cui pesano le assenze di Carvajal, Marcelo e Isco e in cui anche Bale non è al meglio, la manovra è piuttosto lenta. L’Alaves mette invece in campo tutto quello che ha, chiudendo tutti i varchi e provando a ripartire in velocità: appena possono Calleri e Jony provano a creare grattacapi alla difesa dei Blancos. Le riflessioni di Lopetegui, nell’intervallo, portano a una scelta drastica: fuori Benzema e dentro Mariano Diaz. Il tecnico dei Blancos inserirà poi anche Asensio e Vinicius, ma la ripresa vede un Real sempre più stanco e in difficoltà a crearsi occasioni da gol, in cui non basta la sapienza calcistica di Modric, e un Alaves sempre più grintoso e convinto. Courtois deve salvare su una conclusione di Duarte, quindi trema su una ripartenza a mille all’ora ancora orchestrata da Calleri: Jony arriva però stanchissimo e manda il diagonale fuori di pochissimo. Nel finale, il Real continua a provarci, ma in maniera confusa. Ne ha di più l’Alaves, che ci crede e al 95’, sull’ultimo calcio d’angolo, sfrutta un’uscita difettosa di Courtois: Manu Garcia vince il duello di testa, sulla linea, con Sergio Ramos, e fa esplodere l’Estadio Mendizorrotza.

Gara molto divertente ad ora di pranzo tra catalani e baschi. Ospiti in vantaggio, dopo 12 minuti, con Charles, rimonta dei padroni di casa con la doppietta del solito Stuani in due minuti (40’ e 42’), prima di testa e poi di piede, con convalida, nel secondo caso, grazie al Var. Al quarto minuto di recupero del primo tempo, pareggia Arbilla svettando di testa su calcio d’angolo. Ripresa in cui il Girona sembra averne di più per vincere, ma il colpo partita lo mette a segno per l’Eibar Enrich, innescato da Orellana (72’). Eibar a 10 punti che sorpassa il Girona, fermo a 9.

Secondo, pesantissimo, successo di fila del Levante, che dopo la vittoria sull’Alaves si issa a centro classifica, passando sul campo di una rivale diretta per la salvezza. Gara nervosa con molti ammoniti, parte meglio il Getafe che nel primo tempo si costruisce le migliori occasioni. Levante sornione, che prima dell’intervallo spaventa i madrileni con Prcic e poi, nella ripresa, passa con Bardhi (60’), con un gran calcio di punizione. Finale di partita in cui il Getafe si spegne lentamente e rimane anche in dieci per il rosso per proteste a Portillo (91’).

Due punti nelle ultime tre gare di campionato puntano i fari sul Barcellona di Valverde. I blaugrana sono reduci dal successo in Champions sul campo del Tottenham, ma nella Liga devono cambiare marcia dopo gli ultimi risultati deludenti. Al Mestalla li attende un Valencia che sta lentamente rialzando la testa dopo un avvio al di sotto delle aspettative. Il primo tempo regala subito una sorpresa: dagli sviluppi di un calcio d’angolo Garay impatta bene di testa, Luis Suarez devia maldestramente e al 2’ di gioco i padroni di casa trovano il vantaggio. Per due volte Batshuayi e poi Kondogbia cercano immediatamente il raddoppio confermando l’avvio sprint del Valencia, ma a togliere le castagne dal fuoco ai blaugrana ci pensa come al solito Messi: la Pulce argentina chiude un triangolo con Suarez e conclude nell’angolino firmando il gol del pari al 23’. Il Valencia avrebbe l’occasione di trovare il nuovo vantaggio, ma su una conclusione dal limite di Batshuayi si fa trovare pronto Pique quando oramai il Mestalla era pronto a urlare al gol. Messi fa correre un brivido lungo la schiena dei tifosi con un calcio di punizione che termina di poco alto sopra la traversa. L’argentino ci prova ancora con un rasoterra nel finale che si spegne sul fondo, il risultato non cambia più.

Tre successi consecutivi in campionato, ottenuti contro Levante, Real Madrid ed Eibar, hanno rilanciato le ambizioni del Siviglia dopo un avvio di campionato al di sotto delle aspettative. La formazione di Machin sogna la vetta della classifica nella sfida contro il Celta Vigo. Gli ospiti non vogliono fare da comparsa al Ramon Sanchez Pizjuan e lo dimostrano con una conclusione di Cabral che non trova lo specchio della porta. La manovra del Siviglia sembra non sfociare mai in grandi palle gol, ma al 39’ Sarabia sfrutta di testa un assist di Navas e apre le danze. Nella ripresa la partita si infiamma e le squadre sono molto più sbilanciate. Araujo riceve due cartellini gialli nell’arco di tre minuti e lascia il Celta Vigo in dieci, il Siviglia ne approfitta subito e trova il raddoppio con Ben Yedder al 61’ su assist di Sarabia. La partita però non finisce così perché gli ospiti iniziano ad attaccare con maggiore insistenza e incisività. All’85’ Boufal accorcia le distanze con un destro da fuori area aprendo a un finale thriller, ma il risultato non cambia più.

Un Villarreal dal doppio volto prova a trovare continuità di risultati sul campo dell’Espanyol. Ultimo in classifica guardando solo alle sfide interne, ancora imbattuto e con la porta inviolata nelle tre sfide disputate lontano dalle mura amiche: il Sottomarino Giallo dopo il pari spettacolare sul campo dello Spartak Mosca in Europa League sfida un Espanyol quasi insuperabile in casa, a punteggio pieno e senza neanche una rete subita contro Valencia, Levante ed Eibar. I padroni di casa colpiscono a freddo dopo appena 7’ di gioco con Perez, che sfrutta nel migliore dei modi l’assist in contropiede di Iglesias cambiando subito la storia della partita. Nonostante il vantaggio immediato la partita nel primo tempo resta vivace: il Villarreal ci prova con Ekambi, l’Espanyol due volte con Iglesias, ma i portieri non si fanno trovare impreparati. Solo nel recupero gli ospiti riescono a sfondare da calcio d’angolo: Ekambi si fa trovare pronto e da distanza ravvicinata firma l’1-1 al 48’. Nella ripresa il gioco rallenta. Didac Vila e Iglesias non riescono a impensierire Asenjo, ma nel finale Darder trova la giocata che vale i tre punti: al 79’ un destro dal cuore dell’area di rigore spegne le speranze del Villarreal. In pieno recupero, al minuto 93, Piatti cala il tris chiudendo i giochi. L’Espanyol vola a quota 14 punti.

A pochi giorni di distanza dal successo in Champions sul Brugge l’Atletico Madrid torna al Wanda Metropolitano per una sfida sulla carta più che complicata: il Betis arriva, come i Colchoneros, con una sola sconfitta maturata in campionato e con una delle difese migliori della Liga. La formazione di Solar è in serie positiva dal 17 agosto, sconfitta nel primo turno in casa contro il Levante, e a sorpresa insegue la vetta appaiata in classifica proprio alla squadra di Simeone. I padroni di casa si affidano a due punte come Griezmann e Kalinic, ma le emozioni nella fase iniziale arrivano da un colpo di testa di Niguez e, per il Betis, su una conclusione di poco alta di Moron. Ci prova anche Godin per i padroni di casa, con scarsa fortuna, poi sul finale della prima frazione Griezmann dà segnali di risveglio con due conclusioni che non trovano lo specchio della porta. L’Atletico cresce nella ripresa, ma il risultato sembra non volersi sbloccare: si susseguono le conclusioni di Rodrigo, Kalinic e ancora Griezmann, ma Lopez si fa sempre trovare pronto. Per il Betis a provarci è Lo Celso con un tentativo da fuori area che non impensierisce Oblak. A trovare il guizzo giusto è Correa al 74’: Lopez questa volta non può nulla sul destro da fuori area e i Colchoneros passano meritatamente in vantaggio. Il Betis ci prova, ma è ancora l’Atletico a rendersi pericoloso con un colpo di testa di Godin. Il forcing ospite non cambia il risultato.

Fonte: INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI

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