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INSIDE LIGUE 1 - Poker Psg. Jardim non rialza il Monaco. Lione corsaro

condividi su facebook condividi su twitter 28-01-2019

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INSIDE LIGUE 1 - Poker Psg. Jardim non rialza il Monaco. Lione corsaro

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - Il Lille vince 2-1 sul campo del Marsiglia nell’anticipo di Ligue 1 e resta secondo in classifica. A fare notizia, però, più che la doppietta di Pepe che decide la gara, è la sospensione della sfida per 38 minuti durante la ripresa a causa di un petardo lanciato in campo dagli spalti del Velodrome. Per la squadra di Garcia le sanzioni potrebbero essere pesanti. Esordio, con gol inutile nel recupero, con la nuova maglia per Balotelli.

Il Monaco si affida al 5-3-2 per provare a uscire dalla tempesta. Dopo l'esonero di Thierry Henry, in panchina siede momentaneamente Franck Passi, che farà posto al ritorno di Leonardo Jardim. Il sacrificato è Aleksandr Golovin, lontano parente del giocatore ammirato al Mondiale russo. Il Dijon sembra l'avversario giusto per poter ripartire. L'inizio partita sembra promettente per i monegaschi, che vanno vicini al vantaggio con una zampata di Falcao e un tiro da fuori di Fabregas. Alla prima difficoltà, però, crollano, e non è una novità. Al 24' Chafik porta palla sulla trequarti e pesca Kwon Chang-Hoon solo in area: la difesa biancorossa gioca alle belle statuine, Naldo tiene in gioco il sudcoreano che batte facilmente Subasic. L'ex-Schalke 04 completa poi la serataccia facendosi espellere al 60', dopo un'entrata a forbice su Tavares. Per il difensore brasiliano è il secondo rosso consecutivo in tre partite con il Monaco. Segno che oltre all'organizzazione e alle idee, manca anche la tranquillità. E lo si vede anche nell'azione del 2-0: Ballo-Touré perde un pallone sanguinoso in area, Tavares appoggia a Sliti che ha gioco facile nel segnare il raddoppio. Jardim e il vicepresidente Vadim Vasilyev, sugli spalti del Gaston-Gérard, scuotono la testa sconsolati: dal mercato e dall'allenatore in pectore dovranno arrivare le soluzioni a una situazione che è sempre più complessa. Finisce 2-0, con i giocatori chiamati a rapporto dalla tifoseria. La classifica è impietosa: 15 punti, penultimo posto e soglia-salvezza che potrebbe allontanarsi a 6 punti, se il Caen batterà il Montpellier. Il Dijon è sedicesimo con 20 punti.

Lo Strasburgo mantiene il quinto posto in classifica, grazie all'1-0 casalingo contro il Bordeaux. Le squadre stanno bene (i padroni di casa vengono da tre vittorie consecutive in campionato, gli ospiti da due) e danno vita a un match equilibrato, risolto al 93' da una giocata individuale. Su un pallone apparentemente innocuo, spedito da Pablo Martinez dalla sinistra a destra più per necessità che per idee, Kenny Lala trova un destro angolatissimo che non dà scampo a Costil. 1-0 e Stade de la Mineau in tripudio.

La squadra di Laurey respinge così l'assalto in classifica del Nizza, vittorioso in casa contro il Nimes. Finisce 2-0 per i rossoneri grazie a un diagonale di Attal e un gran destro a giro di Saint-Maximin.

Il Reims batte in trasferta il Guingamp fanalino di coda: Cafaro è bravo ad approfittare di un liscio difensivo di Kerbrat, e con un destro potente sul primo palo batte Caillard.

Il Paris Saint-Germain deve fare a meno dell'infortunato Neymar, ma in campo non si vede. Se non nel primo tempo, in cui la capolista soffre più del dovuto l'ultima avversaria che era stata in grado di portare via dei punti dal Parco dei Principi: era il 12 maggio scorso e il Rennes aveva vinto a Parigi, dove invece quest'anno il PSG ha già fatto dieci su dieci. Che diventano undici dopo la vittoria sui rossoneri di Bretagna, che mollano il colpo solo nella ripresa.
E dire che la partita sembra solo una formalità quando al 7' Cavani raccoglie un perfetto assist di Di Maria e sblocca il risultato. Nei minuti successivi infatti Mbappé e Draxler potrebbero già raddoppiare. Gli ospiti però non stanno a guardare e si rendono pericolosi con Ben Arfa, prima di trovare il gol del pari al 28': l'autore è una vecchia conoscenza del calcio nostrano come M'Baye Niang, che addirittura devia con il tacco l'assist di Traoré. Lo stesso ex attaccante di Milan e Torino rischia il rosso per un fallaccio su Kehrer (lo grazia il Var), poi prima dell'intervallo Mbappé tenta il gol del decennio con un pazzesco "scorpione" al volo. Nulla di fatto: sarebbe venuto giù il Parco dei Principi.
 La partita sembra complicata, ma il PSG riesce a sbrogliare la matassa nella ripresa non prima che al 58' Draxler getti alle ortiche un rigore in movimento. Sulla ribattuta arriva poi Mbappé che però schiaccia la conclusione e il pallone arriva tra le braccia di Koubek. Il gol è nell'aria e arriva al 60', quando Thiago Silva lancia Angel Di Maria che deve solo superare il portiere con un delizioso cucchiaino. Di nuovo in vantaggio, il PSG dilaga: al 66' Grenier perde malamente il pallone su cui si avventa Draxler, servizio in profondità per Mbappé che non ha problemi a triplicare. Al 71' è quindi di nuovo il turno di Cavani, che riceve da Mbappé e con un tocco anche piuttosto fortunoso completa la doppietta. Questo è il PSG, che in nove minuti aggiusta una partita che sembrava complicata. E Neymar può permettersi di recuperare con calma dai problemi alla caviglia.

Il Montpellier si affaccia con sempre maggiore convinzione in zona Europa e mette nei guai il Caen, che invece è sempre più invischiato nelle paludi di bassa classifica. E dire che gli ospiti erano anche partiti bene, con le grandi occasioni di Khaoui e Djiku. Il Montpellier si inizia a mostrare in avanti solo dal 23' in poi, quando Laborde e poi Delort alzano troppo la mira. Dopo le occasioni, nella ripresa arrivano i gol: Samba con una prodezza si oppone al tiro di Le Tallec, ma nulla può pochi istanti dopo sull'incornata di Laborde. Il vantaggio del Montpellier arriva al 51' e già al 59' il risultato è sul 2-0, quando Baysse beffa Samba e fa autogol. Con la partita sbloccata il Montpellier potrebbe anche dilagare, ma Delort e Laborde si procurano due grandi occasioni in area senza più cambiare il risultato.

Importante vittoria in zona Champions per il Lione, che riesce a fare sua una partita non facile sul campo dell'Amiens. Sono infatti i padroni di casa a partire forte, con Lopes che deve impegnarsi per negare la rete a Monconduit che al 17' trova una gran conclusione dalla distanza. Pochi minuti dopo però è Aouar a esaltare i riflessi di Gurtner. Prima dell'intervallo sono da segnalare le occasioni di Depay (in leggero ritardo su un invitante cross proveniente dalla destra) e Ndombele (la sua conclusione termina a lato). A inizio ripresa, però, gli ospiti si portano in vantaggio: è il 50' e Denayer è perfetto nel colpo di testa che deciderà la partita. Al 62' infatti Depay potrebbe raddoppiare, ma Gurtner è semplicemente strepitoso. L'Amiens esce dalla partita fino all'85', quando Timite ha una buona occasione ma la spreca con la conclusione a lato. Troppo tardi per riacciuffare una partita, che regala al Lione tre punti fondamentali per la corsa all'Europa.

Nessuna rete segnata ma rimpianti per tutti al Municipal di Tolosa, dove arriva un rigore sbagliato a testa, uno per tempo. L'Angers si procura il suo nella primissima azione della partita dopo un fallo di Jullien: è il 4', sul dischetto si presenta Bahoken, ma Reynet ci arriva e devia il pallone sul palo. Il mancato gol dell'Anger sveglia il Tolosa, che ci prova con Dossevi e Gradel. Poi si rivedono gli ospiti, che al 39' urlano al gol con il colpo di testa di Thomas che va vicinissimo al palo. Lo stesso centrale dell'Angers ci riprova cinque minuti dopo sempre di testa, ma è fenomenale Butelle a dirgli di no. Dopo un primo tempo in cui gli episodi non sono certo mancati, la ripresa si infiamma: al 54' Tait centra la traversa direttamente da calcio di punizione, poi viene annullato dal Var un gol a Gradel. E al 73' è di nuovo rigore, stavolta per il Tolosa. Succede però come nel primo tempo: Gradel va al tiro, Butelle para. E il risultato non cambierà più: uno 0-0 sì, ma ricco di emozioni.

 

Fonte: INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI

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