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INSIDE PREMIER – Guardiola batte Emery. Tris all’esordio per Sarri. Il Liverpool ne fa 4. Bene Spurs e Mou

condividi su facebook condividi su twitter 14-08-2018

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INSIDE PREMIER – Guardiola batte Emery. Tris all’esordio per Sarri. Il Liverpool ne fa 4. Bene Spurs e Mou

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI - La Premier League riapre i battenti il 10 agosto del 2018 con l’anticipo della prima giornata tra Manchester United e Leicester, in scena all’Old Trafford. Le polemiche tra Mourinho e la proprietà dei Red Devils, rea, a detta del portoghese, di non aver rafforzato adeguatamente la squadra, vengono spazzate via già al 3’, quando lo United passa in vantaggio grazie a un rigore trasformato da Paul Pogba (nuovo capitano dei biancorossi).
La risposta della formazione allenata da Puel arriva solo al 29’: cross rasoterra di Ricardo Pereira per Maddison, la conclusione del centrocampista inglese trova la risposta di De Gea.
La ripresa è ancora appannaggio della compagine di Mourinho, che fallisce diverse occasioni ma rischia di subire al 75’ con Vardy, bravo a far partire una staffilata su cui De Gea si oppone in grande stile. All’83’, arriva comunque il meritato raddoppio dei padroni di casa: Mata assiste Shaw, il terzino lascia sfilare la palla per superare il suo marcatore per poi con il mancino trovare la giusta coordinazione per freddare il Schmeichel. Nei minuti finali, il Leicester si riversa in avanti e trova la rete che riapre i giochi al 92’: Vardy batte De Gea con un colpo di testa ravvicinato. Non succede altro. Primi tre punti stagionali per Josè Mourinho.

C’era grossa curiosità per il debutto in Premier di Maurizio Sarri e l’ex Napoli non ha deluso le aspettative nei suoi confronti: al John Smith’s Stadium, l’Huddersfield si rivela un avversario difficile solo in avvio. Una volta sbloccata la gara, infatti, per il Chelsea è un gioco da ragazzi portare a casa la vittoria. I Blues mettono la testa avanti alla mezz’ora, dopo una lunga fase di studio tra le due formazioni: Willian guadagna il fondo sulla sinistra e crossa sul secondo palo, Kanté conclude in maniera sporca ma trova il giusto varco per depositare alle spalle di Hamer.
Prima della fine del primo tempo, c’è tempo per assistere a un clamoroso palo dei padroni di casa con Mounié e per vedere i Blues che trovano il gol del raddoppio grazie a un calcio di rigore realizzato da Jorginho. La ripresa per il Chelsea è pura accademia, culminata nel tris all’80’ quando Hazard spacca in due la mediana avversaria per poi regalare a Pedro un’occasione d’oro, che lo spagnolo capitalizza nel migliore dei modi. Il gol del 3-0 mette in ghiaccio la partita e Sarri può subito sorridere.

Bella partita tra il Newcastle di Benitez e il Tottenham di Pochettino. L’avvio regala subito ritmi elevatissimi e molte emozioni con Davies, Ritchie, Moura e Kane che cercano il gol già nei primi minuti, ma a sbloccare il risultato è il colpo di testa di Vertonghen da distanza ravvicinata: Dubravka respinge il pallone quando ha già varcato la linea e all’8’ serve la Goal Line Technology per poter assegnare la rete che regala il vantaggio agli Spurs. La gioia però dura pochissimo perché la reazione del Newcastle è veemente: è solo l’11’ quando Joselu devia di testa il cross di uno scatenato Ritchie ristabilendo la parità. Gli ospiti però non incassano il colpo né tolgono il piede dall’acceleratore: al primo affondo il Tottenham passa nuovamente con Aurier che trova Alli, la conclusione non lascia scampo a Dubravka e ancora con un colpo di testa la partita trova il punto esclamativo su un avvio scoppiettante quando è solo il 18’. Dummett prova a rimettere in equilibrio i giochi per i Magpies con un rasoterra da fuori area, ma è sempre la squadra di Pochettino a creare le migliori occasioni da rete con Kane e Sanchez che sfiorano la terza rete. 
A inizio ripresa Diamè fa vedere che il Newcastle ha tutte le intenzioni di non sbagliare la prima in casa del campionato e con un mancino violentissimo stampa la palla sul palo dal cuore dell’area di rigore. Alli, Kenedy, poi Sissoko trova la risposta di Dubravka: la partita nel secondo tempo non cambia e le occasioni da rete si susseguono. Lloris salva su Perez scongiurando il gol del possibile pari, poi gli Spurs provano ad abbassare i ritmi di gioco addormentando il match. L'occasione più importante nel finale la regala Rondon, il cui tiro viene deviato da Vertonghen finendo sulla traversa. È l’ultimo brivido per il Tottenham che può esultare conquistando la vittoria nella prima giornata di campionato.

Riparte da dove si era fermato, invece, il Liverpool di Klopp: tanti gol e un Salah da urlo. Ad Anfield, infatti, il nuovo West Ham di Pellegrini, una delle società protagoniste del mercato, viene superato senza troppi problemi nella prima giornata di campionato in una partita che viene chiusa solo nella ripresa, ma che era già virtualmente in archivio dalle battute conclusive dal primo tempo con i Reds capaci di gestire il gioco senza quasi mai rischiare. Il Liverpool fa la partita e attacca con un prolungato possesso palla, la squadra di Klopp non ha fretta di affondare il colpo, ma per la rete bisogna comunque attendere poco: è il 18’ quando Salah si fa trovare pronto per mettere la firma sul gol che apre la stagione di Premier per i Reds. Il West Ham non riesce ad alzare il baricentro e a portare pericoli alla porta difesa da Alisson, ma quando lo fa sbanda pericolosamente come alla mezz’ora, quando Salah si divora il possibile raddoppio da pochi passi. Per la squadra di Pellegrini però il secondo gol subito è solo questione di tempo e arriva a pochi istanti della fine del primo tempo: Manè sfrutta al meglio un cross di Milner al centro dell’area e al 47’ firma il 2-0 che manda le squadre al riposo.
L’inizio del secondo tempo vede il copione ripetersi quasi identico, ma questa volta la rete del Liverpool arriva quasi subito: al 53’ ancora Manè deposita alle spalle di Fabianski dopo una splendida giocata di Firmino dal limite. Nel West Ham a metà ripresa esce Felipe Anderson che regala una prima senza troppi acuti. Il Liverpool continua ad attaccare e all’88’ arriva anche il poker calato da Sturridge con una conclusione da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

La grande attesa dei fan, tuttavia, riguardava il primo big match della Premier League 2018/2019, quello tra il nuovo Arsenal di Emery e i campioni in carica del City di Pep Guardiola. La squadra dell’ex Barcellona riparte dallo stesso gioco e dall’identica mentalità della passata stagione, partendo subito con i giri altissimi e cercando il vantaggio sin dalle prime battute di gioco. Passano pochi giri di lancette e i Citizens sfiorano la rete: Mahrez libera Sterling che da distanza ravvicinata manca l’appuntamento con la rete. Il gol però è nell’aria e arriva poco dopo: al 14’ Sterling lascia partire una conclusione potente dal limite dell’area che si infila alle spalle di Cech. L’Arsenal cerca la reazione e la partita si infiamma: prima Mendy per il raddoppio e poi Bellerin in cerca del pari non trovano fortuna, poi Cech diventa protagonista assoluto rischiando una goffa autorete prima di fare un doppio salvataggio provvidenziale su Mahrez e Laporte. Sul finale del primo tempo si sveglia Aubameyang e con una conclusione violenta dal limite va vicino al gol del pari. A inizio ripresa Aguero risponde subito presente cercando il gol, poi Lacazette sfiora il palo suonando la carica per l’Arsenal. Guardiola si gioca la carta De BruyneAguero lanciato a rete si fa ipnotizzare da Cech, ma il numero uno dei Gunners non può nulla al 64’ quando Bernardo Silva trova l’incrocio dei pali per il raddoppio del City. Aubameyang prova ad accorciare le distanze, ma il gol in pallonetto non viene convalidato per fuorigioco. Nel finale una leggerezza di Ederson rischia di riaprire i giochi: un passaggio sbagliato lancia l’ex Dortmund che sbaglia il controllo negli ultimi metri. Ci prova anche Ozil, ma ancora una volta l’offside frena i Gunners. Al triplice fischio finale il City può esultare, per Emery un esordio amaro tra le mura amiche dell’Emirates.

Fonte: INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI

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