Juventus: il sogno Triplete passa dall'Olimpico

condividi su facebook condividi su twitter 14-05-2017

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Juventus: il sogno Triplete passa dall'Olimpico

Ci sono partite e poi c'è la partita. Per il tifoso romanista, oltre a Roma-Lazio per questioni cittadine, la partita dell'anno è sicuramente quella contro la Juventus. Un'inimicizia nata durante gli anni '80 quando le due squadre si giocavano puntualmente il campionato e accentuata negli ultimi 10-15 anni quando, tra scambi di battute e gare discusse, è tornata ad essere un classico del nostro calcio. Da tre quattro anno a questa parte la Roma, salvo lo scorso anno, è sempre stata l'avversaria diretta della Juventus nella corsa allo Scudetto, non riuscendo però mai ad impensierire fino alla fine i bianconeri. La squadra di Allegri quest'anno si è dimostrata più completa e più cinica nei momenti decisivi, arrivando a potersi giocare addirittura il Triplete, cosa che in Italia ha conquistato solo l'Inter. Per parlare del momento magico dei bianconeri abbiamo contattato Edoardi Siddi, giornalista di SpazioJ:

Roma-Juventus mai una sfida banale
"Non è una sfida banale e non può esserlo. Sono due squadre che da anni continuano a combattere per le posizioni che contano, anche se poi alla fine a spuntarla sono stati sempre i bianconeri. Credo a Roma la rivalità sia sentita maggiormente, ma in queste stagioni i giallorossi sono stati a lungo una delle poche antagoniste credibili". 

Una stagione al di là delle più rosee aspettative o no?

"Diciamo che la finale di Champions League è un traguardo che fa impressione. Mi aspettavo grandi cose dalla Juve quest'anno, ma l'Europa è sempre un discorso a parte. E essere a Cardiff è motivo di grandissimo orgoglio per tutto l'ambiente. In campionato, invece, devo ammettere che non c'erano grossi dubbi, brava la Roma a riuscire a tenere il passo così a lungo, anche se devo dire che la Juve ha commesso qualche passo falso di cui i giallorossi avrebbero potuto approfittare meglio..." 

Qual'è la maggior differenza tra Roma e Juventus?
"Se parliamo prettamente di campo io credo che in questa stagione alla roma siano mancate le alternative. Tolti gli undici giocatori e forse due sostituti, non c'erano giocatori all'altezza e si è notato in alcuni momenti. Certo, l'infortunio a Florenzi ha influito. Se confrontiamo gli ambienti, a Roma è come se a un certo punto si premesse il tasto dell'autodistruzione. Spalletti da due mesi parla da ex, e gli stessi Ranieri e Garcia a un certo punto persero la bussola, sventolando quasi bandiera bianca. Non vivo l'ambiente romano, ma la sensazione è che dal punto di vista della maturità e della capacità di fronteggiare situazioni diverse manchi qualcosa". 


E' un gap ricucibile?
"La Roma può senz'altro costruire una squadra all'altezza. Stimo tantissmo Monchi e mi aspetto un grande lavoro. Sotto l'aspetto della suddetta capacità di gestire certe situazioni (compreso il ruolo di favoriti), onestamente non so se si possa o come si possa colmare. Serve probabilmente un allenatore capace di resistere a certe pressioni e che non perda mai la bussola". 

Che Juventus sarà quella dell'Olimpico? 
"Al netto dei proclami, ultimamene la Juve in campionato è apparsa un pochino meno brillante del solito. Tuttavia a Roma mi aspetto una Juve concentrata e 'cattiva'. A livello tattico restano da capire le scelte di Allegri, ma personalmente mi aspetto una Juve che inizialmente lascerà l'iniziativa alla Roma".  

Il più grande merito di Allegri?
"La capacità di cambiare quando le cose andavano meno bene. Grande versatilità e anche umiltà. Poi è stato bravissimo a far sentire tutti importantissimi, anche chi giocava un po' meno. Ovvio, poi quando vinci tutte le decisioni sembrano giuste, ma Allegri in questa stagione non ha sbagliato nulla, anche dal punto di vista della comunicazione".


Cosa temete della Roma?
"Senz'altro la qualità. Giocatori come Nainggolan e Salah troverebbero spazio quasi ovunque. Dal punto di vista tattico il timore sono le accelerazioni sulle corsie, che potrebbero rivelarsi letali qualora la Juve concedesse la profondità o si facesse infilare in contropiede".  

Dove credi possiate fare male alla Roma?
"Penso alle transzioni veloci e ai cambi gioco, ma in realtà la Juve ha tante alternative che possono essere usate a seconda del tipo di partita che imposterà la Roma. Penso che la Juve debba mostrare subito di essere in partita e spaventare i giallorossi, per evitare che prendano coraggio. In questo momento la Roma mi sembra una squadra molto emotiva: se prende coraggio può essere un cliente scomodissimo, se perde sicurezza fa fatica".

Fonte: a cura di Ricardo Andres Pompili

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