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“Io, mamma ultrà, tra mille sacrifici per amore delle mie bambine e della Roma...”

condividi su facebook condividi su twitter 12-05-2018

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“Io, mamma ultrà, tra mille sacrifici per amore delle mie bambine e della Roma...”

INSIDEROMA.COM - FOIS DIEGO - È il 13 Maggio, è la festa della mamma, ma è anche il giorno di Roma-Juventus, la sfida più sentita per i giallorossi dopo il derby. Il Campionato volge al termine, ma la passione del popolo romanista resta fortissima. In 55.000 riempiranno l'Olimpico questa sera, tra loro una mamma speciale. Andrea, origine colombiana, ma un cuore nel petto che da 27 anni batte soltanto per la Roma e per le sue splendide bambine, Angelica e Aurora...

 

Andrea, quando nasce la tua passione per la Roma?

Be', credo dal mio arrivo in Italia, nel 1991.

 

Vai spesso allo Stadio?

Quest’anno son stata presente quasi sempre, ne ho saltate pochissime. Per la prossima stagione farò senz'altro l’abbonamento in Curva Sud assieme alle mie amiche con le quali, spesso, dividiamo anche le spese per le trasferte.

 

Qual è stata la tua prima partita dal “vivo”?

Caspita, credo fosse un Roma-Juventus terminata 3-0 per noi, era il 1995 e all’epoca ero follemente innamorata di Roberto Baggio! Ho sempre amato il bel calcio e in quel momento lui era il top e anche grazie a lui ho amato ancor di più questo sport. Il divin codino non giocò quella partita, ma in panchina c’era un piccolo Francesco Totti che pian piano cresceva e maturava...

 

La tua partita più bella...

Roma-Parma del 17 Giugno 2001, senza dubbio! Vincemmo 3-1 e lo Scudetto. Ricordo che non ero allo Stadio, ma seguii tutta la partita nell'attesa che una mia amica finisse il turno di lavoro. Ero col motorino e ricordo che quando uscì, lasciai il motorino nel primo posto libero e come una pazza scavalcai i cancelli come una vandala (ride n.d.r.)Poi l'invasione di campo, un pezzo del prato dell’Olimpico come ricordo di quella giornata pazzesca e tutta la notte a festeggiare!

 

E il giorno più bello della tua vita?

I giorni più belli della mia vita senza dubbio li ho vissuti alla nascita delle mie bambine.

 

La partita più brutta che ricordi?

La sconfitta per 2-1 contro la Sampdoria, all'Olimpico. Lì perdemmo lo Scudetto, che rabbia!

 

Quand'è che hai pianto per la Roma?

Piango sempre per la Roma, fa parte di me, della mia vita e del mio essere, nei momenti di rabbia e in quelli di felicità...

 

E per un uomo?

Certo, ho pianto molto per l’addio di Totti, nei giorni precedenti e in quelli successivi. Piango tuttora se rivedo le immagini di quella giornata. Ho pianto quando è nato mio nipote, Adriano. Ho pianto per i miei fratelli e per mio padre. Purtroppo ho pianto anche per il mio ex marito…

 

Come vivono le tue bambine (romaniste?) la tua passione per la Roma?

Le mie bambine sono assolutamente romaniste, altrimenti le avrei cacciate di casa (ride n.d.r.)!Credo che si siano rassegnate a questo mio amore, sanno di avere una mamma folle che ama loro, ma che ama anche Roma e la Roma...

 

Come si sono avvicinate alla Roma?

Diciamo che le ho obbligate! In casa si parla solo della Roma. I nostri fine settimana sono organizzati in base alle partite della Roma. Se gioca in casa e se ci sono offerte particolari andiamo tutte, altrimenti, a malincuore, vado sola. Per le trasferte attendo invece che crescano ancora un pochino e poi le porterò sicuramente con me, le partite fuori casa sono abbastanza impegnative e stancanti...

 

Come ti definiresti da tifosa giallorossa e che mamma sei?

Sono una tifosa fumantina! Mi arrabbio, grido, dico parolacce e alzo il coro! D'altronde sono cresciuta a pane e pallone; quando ero in Colombia si parlava solo di calcio. Vengo da una famiglia prettamente al maschile e questo sport fa parte della mia vita sin da piccola. Sono una di quelle donne che sa cosa significa il fuorigioco e che conosce le regole. Ho anche giocato da piccolina assieme a mio fratello in vari tornei. Come mamma sono molto severa, do molto, ma pretendo altrettanto. L’educazione e il rispetto sono, per me, alla base di qualsiasi tipo di rapporto e cerco di trasmettere loro questi due valori essenziali. Fortunatamente ricevo un sacco di complimenti!

 

È giusto l'appellativo di “mamma ultrà”?

Nel mio caso direi di sì!

 

Quali sono le difficoltà che incontri nel portare avanti questa passione?

Be', è difficile conciliare orari e impegni di vita, ma anche il fattore economico per me è pesante. Mi risulta impossibile sostenere una trasferta europea, ad esempio. Il costo è davvero eccessivo e le mie bambine vengono prima di qualsiasi cosa.

 

Cosa ne pensi del “caro biglietti”?

Lasciamo stare! Sono molto arrabbiata. La dirigenza si deve rendere conto che se si vuole uno Stadio pieno si deve venire incontro alla gente. Per la partita di questa sera, ad esempio, non ci sono state riduzioni di alcun tipo e ho dovuto pagare a prezzo pieno l’ingresso per le mie figlie (di 7 e 13 anni) e questa cosa, sinceramente, mi pare davvero assurda!

 

Questa sera Roma-Juventus...

Sì, è la festa della mamma e questo sarà il mio regalo! Avevo promesso alle bambine che l’ultima in casa l'avremmo vista e quindi tutte presenti nonostante i 135 euro di biglietti...

 

Quella volta in cui hai dovuto rinunciare alla Roma per le tue bambine...

Be', Barcellona-Roma è stata una di quelle trasferte alle quali volevo prender parte. Poi la comunicazione dell'acconto di 400 euro per il campo scuola (a Valencia) di Angelica: bonifico effettuato e addio trasferta per me...

 

Il tuo rimpianto più grande?

Non mi perdonerò mai di aver messo in primo piano un uomo. Dovevo pensare di più a me stessa e alle mie figlie. Questo è il mio più grande rimpianto...

 

Hai mai rinunciato alla Roma per lui?

Purtroppo ho rinunciato a tantissime cose, non solo alla Roma...

 

Questa tua passione ha portato “svantaggi” al tuo essere donna/mamma?

Assolutamente! Anzi, ho conosciuto un sacco di persone bellissime e di cui vado fiera!

 

Sei mai stata giudicata negativamente per aver portato con te, allo Stadio, le tue figlie?

Direi di no. Purtroppo si è convinti che allo Stadio vadano soltanto i vandali o gli ultrà estremi. Invece noi ci divertiamo tanto! È bello sentire che cantano i cori con me e che incitano la squadra.

 

Come spieghi alle tue figlie il comportamento di una parte (la minoranza) del “mondo ultrà” spesso “violento e scorretto”?

Sono molto libera di pensiero quindi non racconto loro favolette; sanno bene che i violenti esistono e che potrebbero incontrarli in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, non solo allo Stadio. Devono imparare ad essere forti nel reagire e ad allontanarsi il più che possono quando ci sono gli scontri...

 

Quali valori hai trasmesso alle tue figlie?

Viviamo in una società molto complessa e complicata, dove vieni giudicato ed escluso per la cosa più stupida: da un paio di scarpe a un cellulare o per la squadra per cui tifi e, nel caso peggiore, per un handicap. Cerco di trasmettere loro, come ho detto prima, il rispetto verso tutti. Devono pensare e agire con la loro testa senza seguire la massa.

 

Cosa ti auguri per loro?

Serenità. Spero che l’Italia riesca a riprendersi per poter garantire loro un futuro degno e che mai debbano prendere in considerazione l'idea di abbandonare questo splendido paese.

 

Fra 10 anni...

Non ci voglio pensare! Non amo programmare a lungo termine. Vivo giorno dopo giorno, gioie e dolori!

 

Come finirà questa sera?

2-1 per la Roma! Mi aspetto una bella partita con un pubblico meraviglioso nonostante il prezzo dei tagliandi. E mi aspetto una Roma rabbiosa e combattiva; concludere la giornata della festa della mamma con una vittoria sarebbe il regalo più bello...

Fonte: A cura di Fois Diego

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