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Tv e investitori, il calcio vola in Borsa - In una settimana la Roma vale il doppio

condividi su facebook condividi su twitter 15-10-2013

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Tv e investitori, il calcio vola in Borsa - In una settimana la Roma vale il doppio

Ancora una giornata di grandi rialzi in Borsa per i titoli delle squadre di calcio, storicamente snobbate da investitori, operatori e analisti finanziari: la Roma, sulla quale lunedì scorso sono partiti gli acquisti per la prima volta ed estesi poi su tutto il settore, è cresciuta del 20% a 1,29 euro. 

Un aumento che ha portato al raddoppio del valore (esattamente +118%) dell"azione giallorossa in una settimana, mentre la Lazio è salita del 29% (+47% in due sedute) e la Juventus del 17% (+25% sempre da venerdì). Il movimento del comparto - composto da titoli a bassa capitalizzazione e quindi molto volatili - è partito dopo la presentazione del bilancio della Roma, ora scambiata a un livello che storicamente il titolo ha raggiunto solo durante trattative vere o presunte per il passaggio di proprietà.

Il boom della Roma

La società giallorossa ha chiuso l"esercizio 2012-2013 con ricavi in crescita del 7,5% a 124 milioni e un rosso sceso a 40 milioni contro i 58 dell"esercizio precedente, pur prevedendo ancora «una significativa perdita economica» per il 2013-2014. «Ma la questione non è questa - afferma uno dei pochi operatori che negli ultimi giorni ha seguito il rialzo del settore - mentre la corsa potrebbe essere legata a diversi fattori intrecciati a partire da una scommessa sulla questione diritti televisivi, con la trattativa che sta entrando nel vivo e che qualcuno con pochi milioni di euro potrebbe movimentare partendo proprio da Piazza Affari. Poi c"è il valore che l"indonesiano Thohir è disposto a pagare per l"Inter con firme almeno preliminari già poste, un prezzo che rivede al rialzo il valore potenziale delle società calcistiche. E qualche voce sul possibile ingresso di nuovi soci nel capitale giallorosso».

Caccia a Mister X
Insomma potrebbe esserci uno o più Mister X a operare sui listini, nonostante dalla Borsa le squadre non siano scalabili perchè saldamente nelle mani dei controllori (Pallotta e Unicredit per quanto riguarda la Roma, Lotito per la Lazio, Agnelli per la Juve). Un analista ipotizza invece che l"anomalo flusso di acquisti derivi dalla speranza che il piano d"investimenti in infrastrutture sul tavolo del governo Letta possa valere anche per la costruzione di nuovi stadi dei quali il calcio italiano e certamente le squadre romane hanno bisogno per ampliare i ricavi e avvicinarsi ai concorrenti europei. Ma il ragionamento non torna del tutto: la Juventus è l"unica ad alto livello in Italia ad avere già lo stadio di proprietà ed è quella che ha registrato il maggior boom di scambi nella giornata: 65 milioni di azioni passate di mano (pari a quasi il 7% del capitale) contro una media quotidiana inferiore ai 2 milioni. Anche sulle altre società calcistiche gli scambi sono stati elevatissimi: 2,5 milioni di titoli della Lazio rispetto alle 200mila abituali e 8,5 milioni della Roma contro poco più di un milione nell"ultimo periodo. La ricerca al presunto Mister X che starebbe scommettendo sul pallone all"italiana prosegue, in attesa che la bolla si sgonfi.

 
 

 

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