L'impegno ONA contro l'amianto in Toscana

condividi su facebook condividi su twitter 19-04-2019

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L'impegno ONA contro l'amianto in Toscana

Riflessioni sull’impegno ONA nel combattere la fibra killer che sta dando vita a una vera e propria epidemia anche in Toscana

Crediamo che questo momento di vigilia, di riflessione sulla nostra condizione di umani masochisti, colpevoli noi stessi delle afflizioni di cui soffriamo, sia quello giusto, anche  per confermare il principio cui ormai da un decennio costantemente ci ispiriamo, quello dell’ottimismo della volontà, che è esattamente lo stesso che sostiene da oltre mezzo secolo il prezioso impegno scientifico dell’indomito professor Pietro Sartorelli, alla guida del reparto sanitario di Medicina del Lavoro dell’Università di Siena.

Ecco, quella pietra angolare di un possibile, vieppiù necessario sistema nazionale a tutela preventiva di milioni di cittadini a rischio implicito di patologie correlate a molteplici forme di contaminazione e in particolare a quelle da amianto, paradossalmente rischia di frantumarsi e di finire nella regressiva genericità, nel tritacarne burocratico amministrativo, che trae vantaggio da riduzioni, dismissioni, pensionamenti, facendo di tutta l’erba un fascio. 

Dunque, non possiamo che rinforzare il nostro impegno di denuncia, lotta e proposta, di contrasto e sostegno  delle iniziative di prevenzione, tutela e risarcimento, facendo proprio del presidio senese un simbolo, una bandiera, intorno alla quale sviluppare un vero e proprio progetto di livello, che si ispiri alla straordinaria esperienza maturata sul campo dal Prof. Sartorelli e dai suoi collaboratori, che devono tornare ad essere tanti, idealmente e formalmente, non soltanto nella Città del Palio e in Toscana –  Regione che tende a contraddirsi, dopo essere stata all’avanguardia e deliberato per un maggiore ma disatteso  impegno sin dal 2009 – ma in tutto il Bel Paese, coinvolgendo la rete delle facoltà universitarie pubbliche e private, mutuando esperienze e risorse dedicate in campo internazionale,  a cominciare da quelle europee.

Certo, ci piacerebbe che il sindacato di tradizione operaia ci fosse al fianco, come dovrebbe responsabilmente fare e in parte sta facendo chi al Governo ha responsabilità precipuamente delegate circa la salute della collettività.

I segnali giunti ultimamente dai Dicasteri della Difesa e dell’Ambiente, nonché dal Parlamento Europeo, il diverso atteggiamento dei media, stanno a testimoniare una positiva tendenza e noi, appunto, in questo momento di vigilia, vogliamo ancora sperare, nella consapevolezza che la via per il riscatto dal degrado, per la resurrezione è soltanto una e maestra, come ci ha indicato e ci continua ad indicare con forza e determinazione l’esperienza scientifica.

Del resto, questo è anche l’Anno dedicato a Leonardo, un uomo che ha rappresentato in modo straordinario il concetto di innovazione e di progresso, il primato della scienza al servizio dell’uomo, quell’uomo che l’Osservatorio Nazionale Amianto ed il suo Presidente, avvocato Ezio Bonanni, mettono sempre al centro delle proprie attenzioni, giusto come fece il da Vinci, disegnandolo magistralmente :

“Vetruvio architetto mette nella sua opera d’architettura che lle misure dell’homo sono della natura disstribuite in quessto modo. Cioè, che 4 diti fa un palmo e 4 palmi fa un piè; 6 palmi fa un cubito, 4 cubiti fa un homo, e 4 cubiti fa un passo, e 24 palmi fa un homo; e cqueste misura son ne’ sua edifizi. Se ttu apri tanto le gambe che ttu chali da chapo 1/14 di tua alteza, e apri e alza tanto li bracci che colli lunghi diti tu tochi la linia della sommità del chapo, sappi che ’l cientro delle stremita delle aperte membra fia il bellicho. E llo spatio che ssi truova infra lle gambe fia triangolo equilatero”.

Dati epidemiologici in Toscana

La Medicina del Lavoro di Siena è riconosciuta come centro di eccellenza per la diagnosi delle malattie professionali. In un quadro generale che negli anni ha visto ben poche strutture continuare ad occuparsi attivamente della clinica delle patologie da lavoro, è un sicuro punto di riferimento per i lavoratori ex esposti ad amianto della Toscana e dell’intero territorio nazionale.

Per queste sue prerogative la UO di Medicina del Lavoro della Azienda Ospedaliera Universitaria Senese a suo tempo era stata individuata dalla Regione Toscana come il Centro di Riferimento per le malattie professionali.

Ciò non ha impedito il suo progressivo impoverimento dal punto di vista dell’organico e delle attrezzature che ha portato numerose associazioni di pazienti a chiedere più volte che il centro di Siena potesse ricevere le dotazioni necessarie in termini di risorse finanziarie e di organico per il potenziamento del suo ruolo.

In Toscana, fino al 2018 si sono registrati 6500 decessi a causa dell’amianto:

Se l’unico strumento per debellare le patologie asbesto correlate è evitare l’esposizione ad amianto, principalmente attraverso le bonifiche che però vanno molto a rilento, è di fondamentale importanza la sorveglianza sanitaria, tale da permettere la diagnosi precoce e quindi un intervento tempestivo dei sanitari; se per il mesotelioma anche un intervento tempestivo è difficilmente risolutivo, comunque permette un maggior periodo di sopravvivenza e a condizioni più dignitose, ma di più, per le altre patologie, invece, è risolutivo, perché per esempio per il tumore polmonare permette l’estirpazione della neoplasia prima dell’invasione metastatica, così per tutte le altre neoplasie e ancor di più per quanto riguarda l’asbestosi e le altre patologie non neoplastiche; l’obbligo di sorveglianza sanitaria deriva dalla stessa normativa comunitaria (direttiva 477/83/CEE, e in ultimo 148/2009/CE).

In Italia soltanto poche regioni (Toscana, Veneto, Piemonte, Sardegna, Campania e Umbria) hanno affrontato questo problema; l’Osservatorio nazionale amianto (Ona) segnala all’interrogante che soltanto la regione Toscana, la regione Veneto e la regione Piemonte hanno messo in campo strumenti efficaci di sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti, ed ex esposti, a polveri e fibre di amianto; uno dei pochi centri in Italia dove viene abitualmente svolta questa attività di diagnosi precoce e/o certificazione delle patologie asbesto correlate di natura professionale è l’unità operativa di medicina del lavoro dell’università di Siena, di cui è direttore il professor Pietro Sartorelli, il quale ha contribuito a elaborare le linee di indirizzo della sorveglianza sanitaria in Toscana.

A cura del Dott. Ruggero Alcanterini direttore “L’Eco Del Litorale” ed editorialista di “Il Giornale sull’amianto”.

Fonte: Ufficio Stampa ONA

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