Eternit bis: parole dure quelle di Stephan Schmidheiny

condividi su facebook condividi su twitter 25-01-2020

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Eternit bis: parole dure quelle di Stephan Schmidheiny

ETERNIT BIS: PER SCHMYDHEINY L’ITALIA È UN PAESE DI “FALLITI”

Bonanni: ci auguriamo che sia sanzionato con provvedimenti interdittivi

«Dentro di me provo odio per gli italiani e io sono il solo a soffrire per questo. Non ho intenzione di vedere una prigione italiana dall’interno».

Non si fa remore, Stephan Schmidheiny, nel giudicare il nostro Paese, alla testata svizzera di lingua tedesca “Nzz am Sonntag”.

Schmidheiny è l’ultimo responsabile in vita della gestione degli stabilimenti Eternit di Casale Monferrato.

L’imprenditore è accusato di omicidio volontario per le morti di 392 casalesi deceduti a causa dell’amianto nell’opificio piemontese.

Le dichiarazioni del magnate svizzero sono rimbalzate su tutti i media, alla vigilia della decisione del gup di Vercelli, prevista per oggi.

RINVIATO A GIUDIZIO

È di poche ore fa è la notizia che nel processo “Eternit Bis” l’ex A.D. Stephan Schmidheiny, è stato rinviato a giudizio.

«Finalmente il magnate svizzero potrà essere inchiodato alle sue responsabilità per i decessi per mesotelioma e altre malattie asbesto correlate che ha provocato violando tutte le misure di sicurezza in danno dei lavoratori ma anche dei cittadini», commenta soddisfatto il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, avv. Ezio Bonanni.

«Rimaniamo in prima linea a chiedere la condanna dell’imputato ma, grazie all’intervento del ministro Bonafede sulla prescrizione, sarà più difficile per il magnate svizzero farla franca. Questa volta abbiamo più fiducia nella giustizia italiana».

Nel processo “Eternit Bis” Stephan Schmidheiny è rimasto l’unico imputato.

Nel maxiprocesso “Eternit Uno”, a Torino, l’imprenditore è stato condannato a 18 anni in primo e secondo grado. Nel 2014, però, la Corte di Cassazione dichiara prescritto il processo .

In seguito, però, la procura del capoluogo piemontese lo ha incriminato per l’omicidio di quattrocento persone.

Nel dispositivo del Giudice dell’Udienza Preliminare, Fabrizio Filice, si legge che Stephan Schmydheiny, è stato rinviato a giudizio  per omicidio volontario (art. 575 c.p.), per la morte di 392 persone, di cui 62 dipendenti dell’Eternit Casale Monferrato e 330 residenti delle zone limitrofe, tutti deceduti per mesotelioma per l’esposizione ad inquinamento ambientale da amianto.

Sono state accolte, quindi, le tesi dei Pubblici Ministeri Francesco Alvino, Roberta Brera e Gianfranco Colace. I PM, durante le tre udienze in cui sono state esposte le argomentazioni e le conclusioni delle parti, avevano rilevato la volontarietà e la finalità di lucro che ha animato la condotta dell’imputato.

Un atteggiamento lungi dall’essere contraddistinto da imprudenza, negligenza e imperizia.

Invece, è per lo più caratterizzato da quella consapevolezza, coscienza e volontà proprie di un comportamento doloso.

IL COMMENTO DELL’AVV. EZIO BONANNI

«Rimaniamo in prima linea – commenta Bonanni – a chiedere la condanna dell’imputato, ma, grazie all’intervento del ministro Bonafede sulla prescrizione, sarà più difficile per il magnate svizzero farla franca».

In merito alle dichiarazioni dell’ex A.D. dell’Eternit, il presidente dell’ONA ha precisato che «il sig. Schmideney ha dichiarato di odiare l’Italia e gli italiani, eppure, quando faceva profitto nelnostro Paese, sulla pelle dei lavoratori e dei nostri cittadini, non la pensava in questo modo. Queste dichiarazioni – continua Bonanni – sono inaccettabili e inammissibili e ci auguriamo che siano sanzionate adeguatamente con provvedimenti interdittivi. Oltreché di esecuzione della giusta condanna per le migliaia di morti che i materiali di amianto hanno provocato in Italia e che, purtroppo, tutt’ora, stanno ancora provocando».

Bonanni, affiancato da una squadra di legali, tra cui l’avv. Alberto Costanzo è da anni in prima linea nella battaglia contro la fibra killer. In tutta Italia e nella zona di Casale Monferrato. ricorda che è attivo lo sportello di consulenza ed assistenza gratuita dell’associazione”.

Il processo, dinanzi la Corte di Assise di Novara, inizierà il prossimo novembre.

SERVIZIO DI ASSISTENZA GRATUITA PER LE VITTIME ETERNIT

L’Osservatorio Nazionale Amianto, associazione onlus di cui lo stesso Avv. Ezio Bonanni è presidente, offre numerosi servizi di assistenza medica e legale gratuiti, a tutte le vittime amianto e ai loro familiari.

Contattare l’associazione è semplicissimo, basta chiamare il numero verde gratuito 800 034 294 oppure scrivere attraverso il formulario presente nella pagina del loro sportello online.

numero verde ONA

Fonte: Ufficio Stampa ONA

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