L'amianto provoca anche il tumore al colon

condividi su facebook condividi su twitter 06-07-2018

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L'amianto provoca anche il tumore al colon

INSIDEROMA.COM - CARMELA MASSA – Che l'amianto favorisce l'insorgenza di numerose patologie invalidanti è un'informazione di pubblico dominio e che fortunatamente sta riuscendo ad arrivare nella coscienza di molti italiani che fino ad oggi ignoravano le conseguenze delle fibre di amianto.

Pochi però sanno che oltre alle classiche patologie asbesto correlate come: mesoteliomaasbestosiplacche pleuricheispessimenti pleurici e tumore ai polmoni, le fibre di asbesto possono favorire l'insorgenza anche del tumore al colon.

Il tumore al colon, conosciuto anche come cancro al colon è un adenocarcinoma tra i più diffusi nei paesi d'Occidente, basta pensare che è secondo nella mortalità femminile solo al tumore al seno

 

Nonostante il suo alto tasso di diffusione è comunque uno dei tumori curabili grazie ad un approccio chirurgico.

L'intervento consiste nel dettaglio in un'operazione di rimozione di alcuni linfonodi dall'addome che in seguito verranno analizzati per verificare se la neoplasia ha avuto modo di diffondersi in altre parti dell'organismo.

All'intervento chirurgico sussegue la chemioterapia che viene somministrata per via orale, alla quale sono correlati alcuni effetti collaterali come: nausea, vomito e perdita dei capelli.

In alcuni casi, quelli in cui il tumore al colon ha avuto ampio spazio di diffusione, occorre accorpare alla chemioterapia anche la radioterapia.

Lo IARC, nell'ultima sua monografia in materia di amianto, ha confermato che tra gli agenti eziologici del tumore al colon vi è pure l'amianto.

L'INAIL proporio per questo lo ha inserito nella Lista II (la cui origine lavorativa è di limitata  probabilità). Anche se tale neoplasia non è assistita dalla presunzione legale di origine, comunque sia le vittime del tumore al colon possono chiedere e ottenere il riconoscimento dell'origine professionale.

In caso di riconoscimento della natura professionale della malattia, il paziente stesso o gli eredi in caso di decesso, hanno diritto all'indennizzo INAIL con costituzione della rendita.

Mentre per i lavoratori esposti amianto che hanno ottenuto dall'INAIL il riconoscimento dell'origine professionale del tumore al colon c'è la possibilità di accedere alle maggiorazioni contributive esposizione asbesto per prepensionamento e per chi è già in pensione per malattia professionale, è possibile rivalutare i ratei mensili.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, con il suo presidente l’avvocato Ezio Bonanni, anche in questo caso si schierano dalla parte delle vittime amianto.

L’ONA infatti offre un servizio di tutela medica e legale per coloro che a causa della propria esposizione hanno contratto il cancro al colon retto.

Accedere ai servizi dell’associazione onlus è semplicissimo, basta visitare il sito istituzionale oppure contattare il numero verde gratuito: 800 034 294.

 

Fonte: Carmela Massa

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