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Assassinio sull'Olimpico express. Il romanesco di Monchi e la carbonara di Gasperini

condividi su facebook condividi su twitter 08-01-2018

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Assassinio sull'Olimpico express. Il romanesco di Monchi e la carbonara di Gasperini

TESTE DI CALCIO – Avviso ai naviganti: tutto quello che è scritto qui è frutto dell'incoscienza di una rubrica priva di freni inibitori. Non prendere il tutto troppo seriamente (e, perchè no, distendi la bocca in un sorriso).

Sabato scorso l'Olimpico è stato lo scenario di una tragedia greca. I giocatori scendono in campo. Il tifo giallorosso è caldo. Nainggolan si siede in tribuna e abbraccia Monchi e Totti. Tutto sembra presagire il meglio. Poi l'arbitro fischia l'inizio. Il pathos inizia a salire. Dall'esaltazione si passa ai sussulti, la sofferenza e il dolore, interrotto dalla vana attesa di un finale dolce, che non arriverà mai. Si conclude con l'evento clou di tutte le tragedie: la morte del protagonista. All'Olimpico, sabato scorso, s'è uccisa la Roma.

L'unica cosa che è mancata è stata la catarsi. Nessuna purificazione dai mali. Quelli rimangono lì. Nella testa e nelle gambe dei giocatori. Quella Roma autunnale, bella e pericolosa, che ha sbalordito anche l'Europa non c'è più. Puff. Roma sparita. Gasperini con la sua Atalanta si è mangiato un bel piatto di carbonara sulla testa di Di Francesco. E i giocatori della Roma gli hanno anche versato da bere.

Ora la benedetta sosta servirà per la riflessione e un bagno di umiltà, alla ricerca dei rimedi a questa crisi in pieno atto. L'unico problema però è che tutta la squadra praticamente andrà in vacanza in questa settimana. La riflessione verrà fatta quindi su un'amaca di un atollo delle Maldive e il bagno di umiltà  nell'acqua cristallina del mare di Bali. Se io fossi in quei posti, più che pensare alla sconfitta in Serie A mi domanderei se il cocktail che sto sorseggiando è abbastanza fresco. Beh, speriamo che funzioni comunque.

Quel che è certo è che i rimedi a questa situazione si dovranno trovare in casa. Lo ha detto il ds Monchi almeno:  “Per operare sul mercato bisogna avere i soldi. Voi sapete la nostra situazione economica. Le soluzioni dobbiamo trovarle non nel mercato, ma dentro Trigoria". Detto alla francese significa "A regà, è inutile che me lo chiedete. Nun c'avemo na lira. Forse c'ho mezza piotta regalata da mi nonna a Natale, ma nun credo che basti pe' comprà Deulofeu".

Le soluzioni vanno trovate dentro Trigoria. Così ha detto il calvo e barbuto dirigente spagnolo. Non a caso, infatti, la dirigenza giallorossa si è subito messa in moto per trovare nuove risorse al centro sportivo di Trigoria. Secondo alcune fonti, Francesco Totti in persona sta facendo il giro del centro di allenamento, chiedendo ad alcuni magazzinieri e giardinieri di fare un paio di palleggi con la palla. L'obiettivo è trovare un dipendente di Trigoria che sappia mettere due passaggi giusti in croce, senza dover andare a spendere fortune sul mercato. Il Pupone non spera di trovare un fenomeno tra gli addetti di Trigoria, ma almeno uno che sappia impostare meglio di Gonalons sì. Scusa Maxime, senza offesa eh. Però ogni tanto sfogarsi un po' ci sta.

A testimoniare il periodo non brillante, ci si mette anche la Primavera. I giallorossi di Alberto De Rossi hannp perso in finale di Supercoppa italiana contro l'Inter. A segnare la rete decisiva il giovane nerazzurro Colidio. Un nome che fa rima con la più comune forma di bestemmia. Come quelle che piace tirare a Nainggolan nella serata di Capodanno, per intenderci.

Da alcune settimane a questa parte, invece, stiamo seguendo le formidabili avventure di Josè Mourinho in Inghilterra. In particolare, il difficile rapporto tra l'allenatore portoghese con i giornalisti, gli altri allenatori, gli ex calciatori. Sì, in pratica contro il resto del mondo. Mourinho e Conte si sono presi a pesci in faccia ultimamente. Il tecnico del Chelsea ha detto che Mou è affetto da demenza senile e che è un piccolo uomo. Il portoghese ha replicato che almeno lui non è stato mai squalificato per il calcioscommesse. Insomma, uno spettacolo succulento. Da sedersi in poltrona con i popcorn.

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