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Milan, occhi e milioni a mandorla. Il raccordo anulare esteso fino alla via Lattea.

condividi su facebook condividi su twitter 21-07-2017

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Milan, occhi e milioni a mandorla. Il raccordo anulare esteso fino alla via Lattea.

TESTE DI CALCIO – Avviso ai naviganti: tutto quello che è scritto qui è frutto dell'incoscienza di una rubrica priva di freni inibitori. Non prendere il tutto troppo seriamente (e, perchè no, distendi la bocca in un sorriso).

La stagione 2017/18 è già iniziata da qualche settimana, il mercato della Serie A è in fibrillazione come non lo è stato da anni ormai.  

LA DONNA(RUMMA) DI RAIOLA - Il Milan dagli occhi a mandorla spende e spande a tutto spiano. Milioni a vagonate per il rinnovo del suo portiere Mino Raiola, assistito dal suo agente Gigio Donnarumma... no, no, scusate, volevo dire del suo portiere Antonio Donnarumma, assistito dal suo fratello agente Gigio…no, no, aspettate… devo essermi sbagliato ancora. Ma chi è esattamente il portiere che ha rinnovato? Dai sì, quello che guadagnerà 6 milioni all’anno a soli 18 anni?! Altro che il bonus cultura di Renzi… A parte gli scherzi, la storia di Super Gigio che fa assumere al Milan il suo fratellone più grande ricorda a molti che accadde la stessa cosa con Kakà e suo fratello Digao. Anche lì, il Milan lo acquistò, a suo dire, “per scelta tecnica”. La sua carriera milanista? Una, inimitabile, indimenticabile, presenza in campionato. Una sola, sì. Auguriamo quindi a Donnarumma senior un risultato sportivo migliore (perché in quanto a quello economico, ha già vinto).

BON TON DEL CODACONS - Ma parlare troppo del Milan ci annoia un po’. Parliamo di Bonucci che dalle Juve è passato… ehm sì… al Milan (ops di nuovo, scusate). Il Codacons ha preso le difese di un tifoso bianconero che ha comprato la nuova maglia juventina con il nome di Bonucci dietro.  "Dal momento che non c'era alcun presentimento dell'addio del giocatore alla Juventus, appare doveroso consentire di sostituire la maglietta acquistata del difensore bianconero con la maglia di un altro giocatore juventino” scrive l’associazione a difesa dei consumatori: “Non consentire al consumatore di cambiare la maglia rappresenterebbe una doppia beffa per lui"Un’idea davvero brillante, non c’è che dire. A parte la facile ilarità che questa pretesa susciterebbe dal punto di vista giuridico, viene da chiederci dove esattamente va individuato il parametro del “nessun presentimento dell’addio del giocatore”. Chi lo stabilisce nel caso concreto? E in base a cosa? Tifosi giallorossi, è il momento di far sentire la propria voce. Hai una maglia di Pjanic, Salah, Rudiger o magari ancora più datata di Osvaldo, Emerson, Chivu etc...comprata nella loro stagione d’addio? Un esposto al Codacons è quello che ti serve.

I "FORZA" FORZATI - Ci sono altri tifosi che però stanno peggio. Milan, il tuo nuovo acquisto sbarca al campo di allenamento e quali sono le sue prime parole da rossonero? Forza Lazio! Nessun riferimento ad un centrocampista argentino, il cui nome inzia con la “B”  e finisce con “iglia”, ovviamenteCosì come una certa fitta al petto me l’ha provocata sentire Szczesny, nuovo acquisto bianconero, dire tutto convinto: “Forza Juve”. Lui di proprietà della Roma non lo è mai stato, però fa male lo stesso. Questo è lo stress del calciatore moderno, errante vagabondo fruitore di casacche in giro per il mondo. I trenta denari del calcio? Forse è meglio chiamarli trenta milioni, siccome ormai non si parla più degli spicci di Giuda.

TOTTI E ZARATE NELLO SPAZIO - Per concludere una notizia che farà sorridere un po’ tutti. La maglia numero 10 di Francesco Totti sarà lanciata nello spazio grazie ad un vettore di ultima generazione. La bandiera giallorossa ora sarà nota anche al di fuori del globo, in orbita tra le stelle, conosciuta anche dagli alieni. Il raccordo anulare, quindi, si estenderà fino a tutta la via lattea, con buona pace dei detrattori del nuovo dirigente giallorosso. Più da ridere invece se pensiamo che Mauro Zarate, nel 2009, aveva definito Totti un giocatore “finito da 10 anni”.  Il grande profeta, che allora giocava nella Lazio, non fece altro invece che annunciare il proprio imminente declino calcistico. Alla soglia dei trent’anni, ora, barcolla tra Premier e Serie A con manciate di presenze e rari gol. Forse anche a lui farebbe bene essere lanciato nello spazio. Non solo la sua maglia però. 

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