Teste di calcio

Un marziano a Roma. Raiola nuovo ct azzurro e la Serie A che puzza di pesce

condividi su facebook condividi su twitter 22-03-2018

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Un marziano a Roma. Raiola nuovo ct azzurro e la Serie A che puzza di pesce

TESTE DI CALCIO – Avviso ai naviganti: tutto quello che è scritto qui è frutto dell'incoscienza di una rubrica priva di freni inibitori. Non prendere il tutto troppo seriamente (e, perchè no, distendi la bocca in un sorriso).

Appena passato l'equinozio di Primavera, le invernali piogge torrenziali e gli scioperi dell'Atac a cadenza settimanale (ah no, questi ultimi ci sono ancora), la bella città di Roma è pronta ad abbracciare la stagione delle rondini.

Le nubi attorno alla testa di Zio Eusebio ora sono un più rade. Il tecnico della Roma non solo si è mangiato il panettone con tranquillità lo scorso Natale, ma con ogni probabilità addenterà golosamente anche l'uovo di Pasqua. Perlomeno avrà sicuramente più fame dei presidenti di Serie A, che a quanto pare, hanno disertato la cena organizzata da MediaPro, aggiudicatario dei diritti tv per il prossimo triennio. Strano però che Lotito e soci, rinomati per essere buone forchette, abbiano disertato la cena a base di tapas y paella degli spagnoli di MediaPro. Cosa c'è dietro? Pare che i due manager della società di broadcasting, Benet e Roures, forse si siano aggiudicati i diritti televisivi per una cifra troppo alta che non riescono a pagare. Ecco perché i due cip e ciop iberici avrebbero cercato di rabbonire i patron italici con un invito a cena che però puzzava di pesce marcio. Senza voler bruciare i tempi, auspichiamo che il procedimento di aggiudicazione vada in porto. Anche se di quaquaraqua, in stile Giampiero Manenti e il caso Parma Calcio, non ne girano proprio pochissimi per strada. E chissà se Yonghong Li, presidente del Milan, sa come si dice quaquaraqua in cinese. Il numero uno rossonero ha visto fallire la sua società roccaforte, Jie Ande, attorno alla quale ruotavano i suoi affari principali, compreso il Milan.

Sono i fatti di campo però a fare da padroni delle discussioni da bar, o almeno dovrebbe essere così. Con i campionati in pausa, ci sono gli incontri delle Nazionali a tenere banco. Le sfide amichevoli contro Argentina e Inghilterra sono gli unici match degni di nota dell'Italia che vedremo quest'anno. A Coverciano però spira già aria di polemica. Mino Raiola ha attaccato il ct azzurro Di Biagio per non aver convocato Balotelli. "Per averlo in Nazionale serve una persona con un carattere forte per gestirlo, Ventura non lo era, anzi era in confusione totale e Di Biagio sta dimostrando la stessa cosa. Questa Nazionale fa schifo" queste le parole al vetriolo dell'agente di SuperMario. Il buon Mino se l'è presa un po' con tutti in realtà. E poco importa se non è né un allenatore, né un preparatore tecnico, né un ex calciatore, né ha avuto mai nessun altro ruolo tecnico nel calcio. Potrei anche sbagliarmi ma Mino Raiola fino a ieri faceva il procuratore sportivo, cioè quello che guadagna con nuovi contratti e trasferimenti dei calciatori. Forse per questo si capiscono un po' le sue parole a difesa di Donnarumma e Balotelli, grazie ai quali può sedersi a tavola e mangiarsi un bel piatto di pasta asciutta.

Però forse Raiola ha ragione su tutto. Basta con questi Ventura e Di Biagio! Per risollevare le sorti della nostra Italia facciamo Mino Raiola nuovo ct. Il suo fare disinteressato e molto competente ci suggeriscono che è l'uomo giusto per il Club Italia. Si prenda dunque il patentino a Coverciano e venga ad allenare gli azzurri. In fondo Grillo tempo fa era solo un comico, ora invece è a capo del movimento con più voti in Italia. Alla faccia del buon vecchio Piero Fassino.

Nonostante ci siano le Nazionali ora, un occhio è sempre rivolto alla cara Champions League. Ho usato la parola “cara” non a sproposito, perché per assistere ad un match di Champions League, soprattutto in piccionaia al Camp Nou, ormai devi chiedere un mutuo. Ma non sono solo i prezzi ad essere stellari. La Roma affronterà le stelle più brillanti della Champions: quelle del Barcellona. Lionel Messi tornerà di nuovo a Roma. Il suo arrivo fa nella Capitale fa sempre l’effetto descritto nell’opera di Flaiano. La Pulce sarà un marziano a Roma e giocherà all’Olimpico, di fronte agli occhi luccicanti e stupiti del pubblico romano, che lo ammirerà dal vivo. Quel giorno a Lionel Messi invidierò solo una cosa. Non è né il suo talento né la sua fama, ma il panorama.  

 

E tu, se vedessi un marziano, come ti comporteresti?

Fonte: Eduardo Barone per Insideroma

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