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Roma-Feyenoord, quando la sicurezza diventa un optional

condividi su facebook condividi su twitter Di: Lorenzo Imperiale 20-02-2015 - Ore 10:42

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Roma-Feyenoord, quando la sicurezza diventa un optional

Disatro dentro e fuori dal campo. Se gli uomini di Garcia non sono riusciti ad andare oltre il pareggio per 1-1, fuori dallo stadio gli agenti di polizia non sono riusciti a fermare l'orda barbarica dei tifosi del Feyenoord accorsi numerosi, per assistere al match di Europa League e a quanto pare per godere delle bellezza della città Eterna.

Si perchè i tifosi di Rotterdam a Roma se la sono goduta e come. Tutto inizia mercoledì sera a Campo de Fiori quando un centinaio di hooligan pensano bene di prendere la piazza sorvegliata da Giordano Bruno come un vero e proprio un parco dei divertimenti. Cori, fumogeni e una quantità industriale di bottiglie di vetro sparse per la strada, in barba alle innumerevoli ordinanze di ordine pubblico che delle volte rendono difficile lo svago ai romani ma che per i tifosi olandesi non contano. E così le forze dell'ordine in preda alla più totale disorganizzazione reprimono circondando e caricando gli ultras. 

Ma è solo l'inizio. La follia arancione non si placa e così dopo una serata movimentata tra pub, fiumi di birra e qualche scazzottata cercata con la polizia, la mattinata di giovedì si tinge di bianco rosso, i colori sociali del Feyenoord. Questa volta tocca a Piazza di Spagna e lo sgomento raggiunge l'apice. Sotto gli occhi di commercianti e turisti sbigottiti i barbari, così definiti da ogni organo istituzionali, si sfogano, o cosa peggiore, vengono fatti sfogare nel cuore del centro storico e a farne le spese è la fontana della Barcaccia del Bernini, insomma un monumento storico mica da niente.

E pensare che il Viminale aveva rassicurato tutti: "Per l'incontro di calcio valevole per i sedicesimi di finale di Europa League, in programma allo stadio Olimpico domani 19 febbraio, sono stati da tempo attivati i canali di cooperazione internazionale di polizia, sia per un proficuo scambio informativo, sia per una collaborazione attiva attraverso l'operato di alcuni spotter della Polizia olandese al fianco degli specialisti della Questura di Roma.

Tale collaborazione si inserisce nel complesso piano di ordine e sicurezza pubblica predisposto per l'evento dalla Questura di Roma, ed è tesa a prevenire possibili criticità, attesa la presenza nella Capitale di oltre 5 mila supporter provenienti dai Paesi Bassi, e creare le condizioni per una migliore cornice di sicurezza". Come a dire: non preoccupatevi mai come questa volta ci siamo organizzati per garantire l'ordine pubblico. Ma così non è stato, anzi così non è mai stato, perché ogni volta che si gioca una partita a Roma si ha la sensazione che la sicurezza sia un optional, insomma si fa quel che si può.

Ma questa volta si è fatto troppo poco e nonostante le parole del questore D'Angelo: "Inutile parlare di città messa a ferro e fuoco l'ordine pubblico è stato garantico con il massimo impegno", la città si è stancata. In primis il sindaco Ignazio Marino che ha duramente criticato appunto Questrore, Prefetto e Ministro degli Interni gridando alla chiarezza e pretendendo spiegazioni per l'accaduto.

Speigazioni che pretendono anche i cittadini spettatori inermi della follia olandese e dell'impotenza della Polizia. Ma la domada è: Quanto ancora dovrà sopportare questa città? Fino a che punto si dovrà accantonare il buon senso per far si che l'azienda macina soldi e interessi del calcio possa andare avanti? Tutti aspettano una risposta sperando che questa volta sia davvero la risposta corretta.

 

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