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Eranio: "Sono stato male interpretato, non sono razzista"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-10-2015 - Ore 19:40

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Eranio:

Stefano Eranio, dopo le accuse ricevute ieri di aver pronunciato una frase a sfondo razzista, ha detto la sua ai microfoni di Gianlucadimarzio.com per difendersi e sottolineare di non essere razzista ma solo frainteso: “Sono molto stupito da tutto il clamore che hanno suscitato queste parole ma io sono stato completamente frainteso. La mia era una valutazione puramente tecnica, è assurdo pensare che si trattasse di un giudizio dettato da dinamiche razziste. In televisione è tutto così veloce, non c'è la possibilità di spiegarsi bene o di controbattere in caso di fraintendimenti. Cosa intendevo con quelle parole? Il messaggio che volevo far passare era un altro, volevo dire che se i giocatori africani si applicassero tatticamente come succede in Europa, in particolare in maniera pignola come si fa in Italia, nessuno potrebbe batterli. Sono talmente superiori fisicamente che se imparassero al meglio anche la tattica sarebbero insuperabili. La cosa che mi ferisce di più è passare per razzista, non lo sono mai stato. Non volevo dire che tutti i giocatori non pensano, mi riferivo solo a determinate circostanze. Rudiger ? E' un giocatore cresciuto in Germania, ieri ho solo dato un'interpretazione del suo errore, non credo di averlo insultato. In questo momento sono scosso e dispiaciuto, ma credo che la televisione svizzera abbia montato un caso. Tra l'altro non ero sotto contratto con loro, espletavo soltanto la mia funzione di collaboratore, quindi avrebbero potuto semplicemente prendere la loro decisione e comunicarmi che non avrei più fatto parte del progetto. Questo comunicato mi è sembrato eccessivo. La mia reazione ? Cerco di vivere questa situazione con superiorità, però potrei anche pensare di prendere contromisure adeguate, magari querelando chi ha messo in dubbio la mia persona. Mi preme però chiarire una cosa: io non sono razzista. Nella mia vita e nella mia carriera ho condiviso tanti momenti belli con molti giocatori di colore, successivamente ho intrapreso la carriera di allenatore e ho cercato di seguire un percorso preciso, con la volontà di insegnare tanto ai più giovani. Questo episodio mi ferisce, ma la gente che mi conosce sa che persona sono. Sicuramente mi sono espresso male, è stata una leggerezza. Gli errori si pagano, mi servirà da esperienza per il futuro. Sono stato male interpretato, ma non era assolutamente mia intenzione. Continuerò a lavorare in televisione e senza dubbio starò più attento. E terrò anche in considerazione che in tv non c'è tempo di dibattere”.

Fonte: Gianlucadimarzio.com

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