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ABETE: "Destro? Aspettiamo la Corte di Giustizia"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 08-04-2014 - Ore 17:21

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ABETE:

«Per l'edizione 2020 degli Europei la Uefa punta a coinvolgere 13 capitali: Roma ha le carte in regola per concorrere, per il suo ruolo universale, per la sua eredità storica e culturale, per la sua posizione geografica, per la sua millenaria vocazione sportiva, per il fascino e la qualità del modello organizzativo dello Stadio Olimpico, e infine perchè 57 anni fa proprio qui furono poste le basi per la nascita di un'Europa unita». Con queste parole, il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, lancia la candidatura della capitale per ospitare la rassegna continentale nel 2020. L'Europeo che tra 6 anni sancirà il suo il 60° anniversario sarà itinerante in 13 città. Ad ufficializzare la candidatura di Roma, che aspira all'assegnazione delle gare del primo turno e di una sfida ad eliminazione diretta, è stato oggi il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta nella quale Abete aveva illustrato le linee generali del dossier italiano che ha nella capitale e nello stadio Olimpico i suoi punti di forza. «Tra l'altro, lo stadio Olimpico nel 2009 ha ospitato una finale di Champions che ha segnato un'era nella concezione di questo evento ed ha tutte le caratteristiche richieste, anche se saranno necessari alcuni interventi di miglioramento» spiega ancora Abete

Il dossier italiano è stato coordinato dal vicepresidente federale Demetrio Albertini, che nelle scorse settimane ha incontrato prima il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e poi il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e l'assessore capitolino allo Sport e alla Qualità della vita Luca Pancalli. Nel primo caso, era stata condivisa «la scelta di lasciare a Milano la possibilità di lavorare al massimo sulla candidatura per la finale di Champions 2016, evitando di sovraesporla su due eventi per i quali l'assegnazione sarebbe avvenuta nel giro di pochi mesi». Nel corso dell'incontro in Campidoglio, invece, erano state poste le basi per la collaborazione tra l'amministrazione capitolina, la Figc ed il Coni, con particolare attenzione ai principali aspetti della candidatura: stadio, infrastrutture, mobilità, ricettività, sicurezza e garanzie.

Abete ha anche espresso la propria opinione sulla squalifica di Destro: "La Roma ha annunciato ricorso, è opportuno attendere il termine dell'iter della giustizia sportiva sia nella logica dell'autonomia, terzietà e indipendenza degli organi di giustizia sia perchè stiamo parlando di fattispescie che sono soggette a giudizio degli organi giudicanti e abbiamo avuto anche recentemente una fattispecie che è stata diversamente valutata in primo e secondo grado (il caso del giocatore del Chievo, Frey, ndr)"

«È opportuno attendere - ribadisce il numero uno del calcio italiano -. Sulla base del ricorso della Roma e delle argomentazioni che saranno portate in esito alle decisioni che meriterà di assumere la Corte di Giustizia federale si potrà avere un quadro più organico di questa situazione». La squalifica però dovrebbe impedire all'attaccante di partecipare allo stage azzurro deciso dal ct Prandelli. «È una valutazione che farà Prandelli - spiega Abete -. Sappiamo che la giustizia sportiva è una cosa, altra cosa è la valutazione del ct in base al codice etico. Speriamo che con i tanti giocatori che potranno rappresentare bene l'Italia di ritrovarci tutti il 14 di giugno in occasione della partita inaugurale con l'Inghilterra - è l'auspicio del presidente -. Il percorso è ancora lungo e da qui al 14 giugno mancano ancora diversi mesi»

 

Fonte: Ansa - Adnkronos

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