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Conferenza Stampa Di Francesco: "Non posso più permettermi di fare degli errori"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-09-2018 - Ore 18:45

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Conferenza Stampa Di Francesco:

Il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Bologna:

Hai ancora la convinzione di poter far ripartire la Roma? 
"Io devo avere questa convinzione e ce l’ho. Sono uno abituato a combattere e non a tirarsi indietro, anche nelle difficoltà. Nel momento in cui tante cose non vanno bene, in generale, ed è legittimo perché i numeri contro di noi sono schiaccianti, la forza sta nel reagire. Devo scegliere quelli che ritengo giusti, quelli che hanno desiderio e non posso più sbagliare. Non posso più permettermi di fare degli errori, devo scegliere gli uomini giusti perché alla fine quello deve venir fuori in questo momento, quello che abbiamo dentro di noi".

Sembra che i calciatori non la seguano in campo… 
"E’ una vostra opinione, chiedetelo a loro. Se dovessi dire che hanno fatto quello che chiedevo io direi di no, ovvio, ma magari non è l’unica partita anche l’anno scorso succedeva. Io credo che sia al di là dell’allenatore portare questa maglia, combattere partita dopo partita, è una questione di orgoglio personale. Io ho fatto il calciatore e so cosa significa andare in campo, al di là del pensiero che un calciatore ha sull’allenatore. E' una questione di serietà, di personalità, di attaccamento e noi questo non lo stiamo dimostrando e dobbiamo tirarlo fuori".

Con questa rosa la Roma può fare meglio di cosi? 
"La Roma può fare meglio di cosi, deve fare meglio di cosi. Se andiamo ad analizza la rosa, io ad un certo punto ho fatto entrare Pastore, Kolarov ed Under. I più giovani li ho visti intimoriti ma sono quelli che vanno un po’ accompagnati in queste situazioni e cercare di responsabilizzare tutti. Io ho una partita mercoledì e una sabato ma non è facile far giocare solo 10 giocatori. Noi abbiamo bisogno di tutti. Obiettivamente bisogna ritrovare altre caratteristiche fondamentali e lo dico da tanto. Se il Bologna ha il 30% di possesso palla ma fa due gol c’è qualcosa che non va nel nostro 70%. Questo è un insieme di cose. Tutti cerchiamo di lavorare e di migliorare".

Pensi che tutti abbiano sopravvalutato la rosa? 
"Per quello che stiamo dimostrando si. La capacità e l’orgoglio deve nascere dentro di noi. La reazione la dobbiamo dare noi è inutile starsi lamentare. Le critiche ci stanno tutte, ce le prendiamo e zitti. L’offesa è un’altra cosa perché io sono un grande professionista e cerco di dare il meglio di me stesso perché per me è un grande onore allenare la Roma. Mi fa rabbia non riuscire a trasmettere quello che voglio ma non ho voglia di stare a guardare gli altri e di prendere solo schiaffi. Questa reazione ci deve essere per forza, non voglio che la squadra sia questa qui".

Si sente di dover inventare qualcosa perché non ha la possibilità di fare il suo calcio? 
"Devo dire che fino ai gol, il Bologna non aveva mai tirato in porta e non era mai stato pericoloso. Il concetto era quello che faceva anche chi c’è stato prima di me. La difesa a tre e non dare tante ripartenze agli avversari. Questo era il presupposto della partita ma quando vai sotto va un pochino a morire tutto quello che hai preparato. Non posso pretendere che Kolarov faccia tutte le partite, che in questo momento Pellegrini che è un ragazzo del 99 vada bruciato. Sono tutte cose delicate. Tutte quello che sto facendo non riesce bene ma non posso stare lì inerme. Se oggi ci riduciamo a dire che abbiamo perso 2-0 per la posizione di Marcano per me stiamo sbagliando qualcosina".

Non c’è rabbia… 
"Ridico una cosa importantissima. Al di là dei sistemi di gioco, non possiamo rimanere appiattiti. Io devo provare altre cose non ci possiamo ripresentare cosi. Quando ci siamo messi tutti nei propri ruoli che abbiamo fatto? Tanti cross buttati li senza senso. Abbiamo un solo giocatore forte di testa, Dzeko, ma abbiamo altre qualità. Di chiacchiere ne posso fare tante ma esprimo il mio reale pensiero".

Fa più male vedere la Roma cosi o sentire i tifosi perdere la pazienza?
"Ovvio, sono tutte e due le cose. I tifosi sono stati fino all’85’ ad incitarci e poi ci sta che si siano stufati anche loro di questa Roma. Bisogna accettare e cercare di rispondere sul campo".

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