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DailyNews InsideRoma - Esclusiva con Karsdorp - Conferenza presentazione Olsen - Roma al campo d'allenamento dei Boston Celtics - Strootman intervistato dal canale tematico del club - Calvo spiega come colmare il gap con le big europee

condividi su facebook condividi su twitter Di: Massimo De Caridi 04-08-2018 - Ore 20:40

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DailyNews InsideRoma - Esclusiva con Karsdorp - Conferenza presentazione Olsen - Roma al campo d'allenamento dei Boston Celtics - Strootman intervistato dal canale tematico del club - Calvo spiega come colmare il gap con le big europee

NOTIZIE DEL GIORNO 04/08/2018

- ESCLUSIVA INSIDEROMA.COM – DA BOSTON – GABRIELE NOBILE – La tournée negli Stati Uniti della Roma, iniziata ufficialmente il 22 luglio, era partita nel migliore dei modi per Rick Karsdorp. L'olandese è arrivato negli “States” dopo 15 giorni di allenamenti nelle gambe, frutto del duro lavoro svolto nel quartier generale giallorosso a Trigoria e due amichevoli, con il Latina e l’Avellino, dove l’ex Feyenoord era stato schierato nella formazione titolare dal trainer giallorosso Eusebio Di Francesco. Nella prima tappa del lungo tour americano a San Diego, dopo il primo allenamento, Karsdorp si è dovuto fermare nuovamente a causa di un affaticamento muscolare alla coscia sinistra, facendo temere il peggio, visto i precedenti dello sfortunato terzino olandese che nel corso della stagione scorsa si era prima fermato per un intervento di pulizia del ginocchio destro nel giugno del 2017. Al rientro nel match contro il Crotone ad ottobre, ha poi subito la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Proprio ieri Karsdorp, dopo una serie di allenamenti specifici, personalizzati e differenziati, in questi giorni americani, sul Ohiri Field di Harvard a Boston, ha iniziato ad allenarsi definitivamente con i suoi compagni lanciando un segnale di rassicurazione a tutto l’ambiente, facendo tornare il sorriso, in primis, al Direttore Sportivo Monchi, che era stato il primo a credere sul potenziale del giovane talento olandese.

Incontriamo Karsdorp, tra il primo ed il secondo allenamento giornaliero della squadra, nella hall del Charles Hotel di Cambridge, una struttura moderna ed elegante, sede del ritiro della Roma in questi giorni a Boston. Il primo impatto è estremamente positivo, vista la grande disponibilità del giocatore nel dedicarsi a questa prima intervista in USA, ci colpisce la sua serenità anche nell’affrontare tematiche scivolose come quelle relative al suo infortunio: si nota nel giocatore la voglia di chiudere un capitolo difficile, della sua pur giovane carriera, per concentrarsi sul futuro prossimo, che sicuramente lo vedrà protagonista con la maglia della Roma.

Possiamo dire che questa che sta per iniziare sarà la tua prima “vera” stagione con la Roma, visto il tempo che hai perso a causa dell’infortunio?

"Beh, adesso sto abbastanza bene, il ginocchio non mi dà più preoccupazioni, giusto qualche problemino e qualche piccolo fastidio, però è normale dopo essere stato fermo per un'intera stagione, anche questo problema muscolare che ho accusato negli ultimi giorni, penso si possa considerare normale dopo un lungo periodo di inattività e dopo aver iniziato ad allenarmi con la squadra, ma nel complesso mi sento bene, mi sento forte con una gran voglia di far bene in questa stagione".

Sei arrivato a Roma già con un infortunio, poi ad ottobre, al tuo rientro contro il Crotone ti sei rotto il legamento del ginocchio. Di solito, il protocollo prevede dai 4 ai 6 mesi per il completo recupero ed il rientro in campo, quindi a fine marzo saresti dovuto rientrare: successo qualcosa di diverso?

"Beh non saprei dirti i motivi, se li conoscessi sarei il primo a poterlo raccontare e probabilmente sarei tornato prima a giocare. In questo caso, ho semplicemente seguito il protocollo normale per questo tipo di infortuni, quindi doppi allenamenti sul campo ed in palestra, poi è vero, vedevo che si avvicinava la data del rientro ma accusavo ancora qualche piccolo fastidio al ginocchio. In seguito, visto che eravamo prossimi alla fine del campionato, abbiamo preferito non rischiare ed aspettare l’inizio della nuova stagione".

Ti senti pronto per l’inizio della stagione? Con il primo match contro il Torino in campionato?

"(Ride ndr) Certamente sì".

Nonostante la tua lunga assenza, sei riuscito a capire l’impostazione tattica che pretende il mister Di Francesco e nello specifico quello che vuole da te?

"Sì certo, perché lo scorso anno ho avuto modo di seguire molti allenamenti, di vedere tutte le partite che la  squadra ha giocato, quindi so esattamente quello che chiede e che vuole il mister e come gli piace giocare. Quindi anche se tutti pensano che questa sia la mia prima stagione o che io sia un nuovo giocatore, non è così visto che lo scorso anno ho avuto modo di sperimentare tantissime cose, vivendo con la squadra".

Preferisci giocare terzino in una linea a 4 o laterale di centrocampo in un ipotetico 3-5-2? Quando avevi affrontato la Roma con il Feyenoord in Europa League, avevi giocato in una posizione avanzata…

"Sì, quando giocammo all’Olimpico, subentrai nella posizione di terzino, mentre a Rotterdam giocai avanti, quindi alto sulla fascia destra, solitamente con Feyenoord giocavo nella posizione di terzino. Con la mia vecchia squadra, si giocava con un 5-3-2 o con un 3-5-2 e spesso facevo il 5° di centrocampo. In questo momento al di là dei moduli tattici l’importante per me è tornare a giocare, ti direi anche che sarei disposto a giocare in porta (ride ndr)".

Raccontaci le sensazioni di questo ritiro in Usa e quali sono i tuoi obiettivi personali e di squadra per questa stagione che tra poco inizierà ufficialmente...

"Beh, a livello personale e dopo oltre un anno di stop, essendo abituato a giocare tante partite con il Feyenoord, dove, nel giro di 3 anni, avevo disputato oltre 100 partite, mentre con la Roma, in un anno ho giocato solamente una partita ufficiale, c’è una differenza troppo grande. Per questo motivo, il mio obiettivo personale è di mettere minuti nella gambe, giocare e cercare di diventare più forte fisicamente e poi  dimostrare alle persone che lavorano alla Roma e a tutti i tifosi, quello che valgo e quello che posso fare realmente in campo. A livello di squadra ovviamente l’obiettivo è di arrivare il più in alto possibile e quando si parte e si è ad inizio stagione il pensiero è quello di vincere il campionato. Per quanto riguarda la tournée in Usa, ti dico che prima di partire abbiamo fatto 2 settimane a Trigoria dove ci siamo allenati molto bene, eravamo nella nostra 'casa' e ci sentivamo a nostro agio, qui negli Stati Uniti tutto procede per il meglio. Io personalmente mi trovo bene, mi difendo anche con l’inglese, quindi anche da questo punto di vista mi trovo a mio agio; due allenamenti al giorno vanno benissimo, servono anche per fortificare il gruppo e quindi trovare una buona intesa tra di noi sperando di chiudere nel migliore dei modi questa tournée con l’ultima partita contro il Real Madrid". 

Anche se parli un ottimo inglese, ancora non parli benissimo l’italiano, motivo per il quale ti avrà fatto piacere ritrovare nella rosa della squadra un giovane connazionale come Kluivert, che insieme a te e ad un veterano come Kevin Strootman formate un trio di “orange” tra i giocatori giallorossi...

"Sicuramente fa piacere ritrovare un connazionale come Justin, è sempre positivo e piacevole il fatto di poter parlare la propria lingua fuori e dentro il campo di gioco, quindi dopo Kevin si è aggiunto anche Kluivert con il quale condivido anche la stanza nei ritiri, cerco di aiutarlo il più possibile, avendo l’esperienza di un anno passato a Roma, quindi provo a dargli una mano anche in questo senso. Lui ha appena 19 anni, ma è un grande talento ed è facile prevedere per lui un grande futuro, vista la sua giovanissima età. Se ha giocato tante partite con l’Ajax e la Roma ha deciso di comprarlo, è perché ha delle doti indiscutibili".

Forse uno dei pochi “vantaggi” relativi al tuo infortunio, è che hai avuto molto tempo libero, proprio per il fatto che non sei partito per i ritiri e le partite con la prima squadra. In questi mesi hai avuto modo di conoscere e scoprire, anche da turista, una città unica come Roma?

"Mi sono ambientato bene a Roma, adesso mi sento perfettamente a mio agio. Devo dire che mi ha agevolato anche il fatto che i genitori di mia moglie sono italiani e mia moglie stessa parla italiano, quindi anche loro mi hanno aiutato a completare il mio inserimento a Roma. Ci capita spesso di frequentare ristoranti e di andare in giro per la città. Roma è una città che ci piace molto e la viviamo a 360 gradi. La stessa città che mi ha permesso di divagare un po’ a livello di testa, nel periodo del mio infortunio, visto che in quel contesto,  mi serviva anche molto il fatto di distrarmi e non pensare solamente alla riabilitazione".

- DALL'INVIATO  A BOSTON - GABRIELE NOBILE - E' arrivato il giorno della presentazione di Robin Olsen. Il portiere svedese doveva esser presentato ieri ma la società giallorossa ha deciso di posticipare l'evento ad oggi alle ore 16 italiane (10 locali) a causa della rinnovo di contratto fino al 2023 di Alessandro Florenzi. Il titolare della Nazionale che ha eliminato L'Italia dai mondiali dovrà raccogliere la pesante eredità di Alisson, che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione in maglia giallorossa. 

Di seguito le parole del ds Monchi:

Qual è stato il criterio di scelta di Olsen?
"Ho cercato un portiere di esperienza, di garanzia, che conoscesse le competizioni ad alti livelli. Mi piacciono i portieri sobri, non troppo spettacolari, con una buona tecnica. Lui ha tutto questo. Aveva anche voglia di una squadra importante, come la Roma. Aveva la fame di giocare in una squadra così".

Olsen è un'eccezione visto che aveva detto di non gradire i giocatori che avevano giocato il mondiale

"Non ho detto che non mi piacciono i giocatori che disputano i mondiali, altrimenti non mi piacerebbe nemmeno Messi. Non mi piace prendere i giocatori che non fanno un buon percorso ma eccellono solo nel mondiale e non è il caso di Olsen, che conosco da tempo e seguivamo da ben prima il mondiale".

L'identikit del giocatore che state cercando?

"Oggi leggevo un tweet di Alessandro Austini in cui diceva che meno si parla di nomi e meglio lavora un ds. Qui in Italia è difficile perché voi lavorate molto bene e non è facile non far uscire i nomi ma stiamo lavorando sull'opportunità, più che sul profilo. Aver portato 10-11 giocatori prima di tutti non può diventare un problema. Se oggi avessi annunciato a sorpresa di aver preso Pastore e Kluivert tutti penserebbero a dei grandi colpi ma li abbiamo presi più di un mese fa. A tutti piace che arrivino giocatori nuovi. Ne abbiamo ceduti due importanti ma ne sono arrivati tanti. Stiamo lavorando per migliorare la rosa. Malcom era un'opportunità perché era forte a buone condizioni economiche. Ora stiamo cercando un'opportunità per migliorare la squadra ma gli acquisti più importanti sono stati fatti. Stiamo continuando a lavorare".

La priorità è un centrocampista mentre in attacco arriverà qualcuno solo se partirà un attaccante? Perotti il più probabile a partire?

"Non abbiamo la priorità di prendere il centrocampista. Stiamo cercando di migliorare la squadra. Il lavoro di un ds è di capire i bisogni della squadra. Per Perotti non abbiamo ricevuto offerte, non stiamo facendo questo tipo di valutazioni perché non è arrivata alcuna offerta".

Non c'è il rischio che qualcuno dei giocatori che stanno qui si senta sottovalutato o scontento, con tutte le voci di mercato?

"A fine stagione ho parlato con tutti gli agenti di quei giocatori che avevano una situazione particolare. Nessuno può dire di non sapere quale fosse la sua situazione. Vedendo gli allenamenti vedo però una predisposizione a lavorare incredibile in tutti".

Un'impressione su Fuzato?

"Siamo contenti di questa piccola, grande, rivoluzione con i portieri. Abbiamo Mirante, che ha esperienza in Italia, Olsen, che ha un'esperienza internazionale, e poi Fuzato, che è giovane e su cui abbiamo lavorato tanto. Ha un buon presente ma un futuro ancora migliore. Siamo contenti di quanto visto fino ad oggi":

Queste invece le parole di Olsen:

Cosa rappresenta per te essere qui e come viene raccontato questo in Svezia?

"Prima di tutto è un piacere essere qui, un grande passo per la mia carriera, è stata una scelta facile. In Svezia sono tutti contenti perché sappiamo che la Roma è un grande club".

Quando hai eliminato l'Italia immaginavi che saresti venuto in Serie A? Sensazioni in questi primi giorni?

"Fu un match speciale per noi, molto duro, era difficile, siamo stati contenti ed è strano vedere che mi abbiano voluto lo stesso in Italia, dopo quanto accaduto (ride ndr). Abbiamo fatto il nostro lavoro e reso felici gli svedesi. Qui negli USA è tutto molto bello, abbiamo fatto diversi allenamenti molto intensi. Poi il match contro il Barcellona, sta andando tutto alla grande".

Quali sensazioni ha nel raccogliere l'eredità di Alisson?

"Alisson è un portiere fantastico, ho un grande rispetto per lui ma il club ha scelto di prendere me. Si parla molto di questo, ovviamente, ma è tempo di concentrarsi sul mio lavoro qui".

Quale è la tua migliore caratteristica?

"Ho esperienza in Champions e nel mondiale. Do sempre tutto, anche in allenamento, e lotto per quello che voglio".

Sensazioni sui primi giorni di lavoro con il preparatore Savorani?

"Penso sia bravo con noi, è duro, ti parla direttamente, non nasconde le proprie emozioni e ti dà così l'opportunità di migliorare. Mi piace questo tipo di preparatore".

Pensi di poter migliorare con Savorani o pensi di mantenere il tuo stile scandinavo?

"Voglio migliorare con Savorani. Tutto è nuovo qui, mi confronto con stili diversi ma quando si riesce a fare un mix tra la tecnica scandinava e quella italiana c'è una crescita del portiere. Mi piace lo stile di Savorani".

- DALL’INVIATO A BOSTON – GABRIELE NOBILE – Continua la permanenza della Roma a Boston, terza e ultima tappa della tournée negli Stati Uniti. Dopo aver effettuato le due consuete sedute d’allenamento nella giornata di ieri, oggi i giallorossi potranno godere di un giorno di stop. Dopo la visita di Daniel Theis e Aaron Baynes al campo durante il training della Roma, oggi sono i calciatori a recarsi all’Auerbach Center, centro di allenamento dei Boston CelticsI giallorossi si sono cimentati col basket, sfidandosi tra loro, con i Celtics e con il presidente James Pallotta, insieme ai giocatori per questa giornata di svago. La Roma, tramite i propri canali social, ha condiviso i video delle sfide.

- Kevin Strootman, centrocampista della Roma, è stato intervistato da Roma TV. L’emittente giallorossa, infatti, sta seguendo la squadra nella tournée americana, partita da San Diego, passando per Dallas e, infine, Boston, dove i giallorossi fanno base al momento. 

Francesco Calvo, giovane manager piemontese, è il nuovo Chief Revenue Officer della Roma. In passato sia alla Juventus sia al Barcellona, è stato chiamato alla corte di James Pallotta per aumentare, da ogni lato commerciale possibile, i ricavi del club giallorosso. Secondo il nuovo dirigente la Roma deve necessariamente migliorare nel settore merchandising, per troppo tempo legato unicamente alla figura di Francesco Totti. Lo scopo di Calvo è quello di arrivare a colmare il gap con i migliori club del mondo, soprattutto dopo l’uscita del club dal regime di settlement agreement con l’Uefa Il presidente Pallotta, come riporta il Corriere dello Sport, ne ha parlato entusiasta:

"E’ un top player, per noi è stato come acquistare un grande attaccante". 

Terza maglia Roma. Sarà di colore giallo con il logo in negativo. Secondo quanto riferito footyheadlines.com ha svelato che il logo della terza maglia sarà in negativodi colore rosso e argento. I pantaloncini da gioco invecce saranno gialli e di un rosso sfumato alla base.

Monchi punta Dennis Man della Steaua Bucarest. Secondo quanto riportato da gsp.ro, il ds spgnolo, avrebbe messo nella prorpia lista dei desideri il promettente attaccante classe 98'. Sul calciatore si sono registrati forti interessamenti dell'Anderlecht.

-Alessandro Florenzi Top 5. Per festeggiare il rinnovo del vice-capitano della Roma, la società giallorossa sui social ha pubblicato un video su Twitter che ripercorre le 5 reti più belle del ragazzo di Vitinia.

Nicolò Zaniolo non vede l'ora di cominciare la sua nuova avventura alla Roma. L'ex Primavera dell'Inter è stato prelevato dai nerazzurri nell'ambito dell'operazione Nainggolan e spera di mettersi in luce con la maglia romanista. Finora, non ha potuto neanche partecipare ad un allenamento, poiché è stato subito catapultato nell'Europeo Under 19 che lo ha visto protagonista e ha aiutato la Nazionale italiana ad arrivare in finale (persa ai supplementari per 4-3 con il Portogallo). Questo il messaggio sul proprio profilo Instagram: "-2", sotto la foto che lo ritrae nel giorno delle visite mediche per il trasferimento alla Roma.

Suso, esterno offensivo del Milan e più volte accostato alla Roma, parla di sè e del suo futuro ai microfoni di Marca:

"Mi piacerebbe proseguire in Italia, qui si sta bene. Certo, la Spagna è casa mia e mi piacerebbe anche godermi un po' il calcio spagnolo. Quest'estate sono arrivate offerte, quattro o cinque, ma il Milan non era disposto a trattare. Adoro questo club, la mia famiglia qui sta bene e parlerò con la nuova proprietà per rinnovare nuovamente, può essere che ci sia la possibilità di farlo presto. E per me sarebbe un orgoglio. Anche se la Juventus sta comandando a livello di titoli, il Milan resta una delle squadre migliori. Sarebbe bello dire di essere stato un giocatore importante per questa squadra".

Fonte: A cura di Massimo De Caridi

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