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Il derby del capitano ma la Juve scappa a -3

condividi su facebook condividi su twitter Di: Massimo De Caridi 12-01-2015 - Ore 12:25

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Il derby del capitano ma la Juve scappa a -3

La Roma pareggia 2-2 un derby che si era messo molto male grazie a due prodezze di Francesco Totti. Il capitano della Roma ormai può esser definito solo “l’eterno”, poiché a 38 anni riesce ancora a portarsi la squadra sulle spalle ed a recuperare una gara che sembrava segnata. Il selfie dopo il gol del pareggio sta facendo il giro del mondo molto più della sua fantastica seconda rete ed è un peccato. Il numero 10 della Roma ha segnato 2 gol da centravanti alla Roberto Pruzzo e la marcatura del pari è da cineteca. Il match era cominciato con le 2 formazioni che si stavano studiando e si attendeva un errore dell’avversario per colpire con le ripartenze: caratteristica che amano e sfruttano entrambe le squadre. La Lazio ha approfittato di un’ingenuità a centrocampo di Nainggolan, fuori giri per la prima volta da quando è alla Roma, che regala il pallone a Felipe Anderson: l’ala laziale si invola sulla fascia sinistra senza che nessun romanista riesca a prenderlo e poi mette in mezzo un cross perfetto per l’accorrente Mauri, che da pochi passi porta in vantaggio i biancocelesti. La Roma sembra stordita ed a quel punto è in balia delle accelerazioni di Candreva e del brasiliano, in questo momento in forma smagliante. Anderson è il pericolo pubblico numero 1 e nessuno della Roma riesce a marcarlo. Maicon si gestisce e nel primo tempo evita ogni contrasto, dando la possibilità alla squadra di Pioli di creare molte occasioni da gol dal suo lato. Dalla sua parte, agiscono Nainggolan e Florenzi, chi per un motivo per un altro, fanno ancora peggio del terzino giallorosso e Garcia tenta di rimediare spostando da quel lato Iturbe ma le cose non migliorano. La Lazio continua ad esser padrona del campo e Felipe Anderson raddoppia con un’iniziativa personale ed un tiro a filo d’erba alla sinistra di De Sanctis, non impeccabile nella circostanza. A questo punto, i giocatori della Roma avevano 2 possibilità: o andare completamente “in bambola” oppure attendere la fine del primo tempo senza prendere il terzo gol e resettare il match. La terza marcatura non è arrivata, poiché la Roma si è ben chiusa e ha pensato ad arrivare alla pausa senza ulteriori danni. La ripresa è stata completamente diversa: Garcia ha corretto la squadra sia tatticamente che come pedine in campo. La Roma si è messa a giocare a specchio col 4-2-3-1 fatto anche dalla Lazio, avanzando Pjanic nel ruolo di trequartista centrale, Totti da centravanti alla Spalletti ed inserendo Ljajic sulla fascia destra con Iturbe a sinistra. A centrocampo, fuori un nervoso Nainggolan e dentro Strootman. I giallorossi hanno immediatamente fatto capire che la musica che stavano suonando era molto differente da quella della prima frazione di gioco, che l’olandese nella zona mediana del campo era un valore aggiunto e che ovviamente per lui disputare un’amichevole in famiglia o un derby poco cambiava. Ljajic era molto più nel vivo del gioco di Florenzi e si portava a spasso 2-3 uomini ad ogni tocco e così i compagni erano più liberi di muoversi tra le linee ed esser pericolosi. Bravissimo Garcia a fare questo doppio e rischioso cambio ad inizio ripresa ma forse la formazione titolare non era l’ideale contro una squadra che si sa che pressa alto e che si era presentata con 3 trequartisti e nessun vero interditore a centrocampo. Serviva però il guizzo del fenomeno per rimettere in piedi una partita che pareva esser completamente a senso unico: la Roma ce l’ha e si chiama Francesco Totti. Prima ha sfruttato un cross al bacio di Strootman depositando in rete un pallone di piatto, spiazzando Marchetti e poi il capolavoro. Al 18’ della ripresa, Cholevas mette sul secondo palo una palla decisamente alta per tutti ma non per Totti: il capitano romanista fa una sforbiciata da album Panini e mette la sfera sul palo lontano, facendola passare sotto il gomito dell’estremo difensore laziale. E’ l’undicesima marcatura di Totti alla Lazio, come solo Piola aveva saputo fare. La reti totali sono 239, non male per uno che segna solo rigore. Da quel momento in poi, i giallorossi hanno continuato ad attaccare ma senza scoprirsi anche se hanno rischiato comunque di prendere il terzo gol con Mauri che ha colpito il palo e con Klose, che da pochi passi si è visto respingere da De Sanctis un tiro a botta sicura. Stavolta, un gran plauso va fatto al portiere della Roma, che ha salvato il risultato ed aiutato a portare a casa questo punto. La Juventus ha vinto per 3-1 a Napoli ed è tornata a +3 dai giallorossi ma segnando il gol del secondo vantaggio in fuorigioco. A differenza di quanto accaduto dopo Udinese-Roma, le tv satellitari si sono sbrigate a dire che la rete è irregolare e non ci sono dubbi ma la Juventus ha meritato di vincere. Dall’altronde, quando capita ai bianconeri torti e favori a fine campionato si compensano.

Fonte: Massimo De Caridi

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