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Conferenza Pallotta: "Siamo al lavoro, ci rinforzeremo ma alcuni giocatori partiranno. Uniti con Garcia"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Eduardo Barone 16-06-2015 - Ore 08:00

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Conferenza Pallotta:

Dopo la presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio, è ora per il presidente giallorosso James Pallotta di passare a parlare del piano per la prossima stagione calcistica. Ecco perché questa mattina alle ore 8 (orario estremamente mattiniero per permettere al patron bostoniano di partire per affari nel pomeriggio), presso l'Hotel Residenza di via Ripetta in pieno centro, Pallotta terrà una conferenza davanti a tutta la stampa. Ieri pomeriggio Pallotta ha incontrato anche Rudi Garcia. Un summit tranquillo che ha ribadito la fiducia al mister francese, ma oggi è un'occasione in più per chiarire una volta per tutta le nubi di incertezza sul loro rapporto.

Seguite tutti gli aggiornamenti in diretta su Insideroma.com con i nostri inviati all'evento Gabriele Nobile ed Eduardo Barone !

Ecco il testo integrale della conferenza odierna di James Pallotta: "Grazie, iniziamo la conferenza stampa, inizia Vito Colonna, Roma TV

Buongiorno presidente, eccomi, allora l’estate…

Posso dire una cosa? Solo una cosa veloce. Il motivo per cui ho indetto questa è perché vorrei un foro di discussione aperto, fatemi qualsiasi domanda volete, sapete, sono stanco di alcuni articoli che io definirei, direi, scritti su, inventati sull’allenatore, su come si svolgono alcune cose, allora, cerchiamo di avere un foro aperto di domande su come funzionano le cose alla Roma a livello interno e basta. Grazie per essere venuti e buongiorno.

Buongiorno, dicevo, l’estate è tempo di calciomercato e per i tifosi è tempo di speranza e di sogni, volevo chiedere che estate sarà per i tifosi della Roma?

Prego.

Può ripetere la domanda? Sì.

Dicevo, adesso è periodo di calciomercato per i tifosi è periodo, appunto di speranze, di sogni e volevo sapere che estate sarà per i tifosi della Roma?

Come sapete siamo lavorando nel mercato dei trasferimenti oggi e non vogliamo dire a tutto il mondo cosa stiamo facendo mentre lo stiamo facendo, sicuramente abbiamo un paio dei nostri giocatori che se ne andranno, sappiamo dove abbiamo bisogno di lavorare per quel che riguarda i ruoli c’e da lavorare e penso che forse tutti qui sappiano che dobbiamo rafforzarci in 3-4 ruoli. Una delle cose che ci ha frenato l’anno scorso è non aver avuto Kevin (Strootman) e Leo (Castan) che sono due giocatori estremamente forti per noi. Ma, prossimo passo, probabilmente vedrete arrivare 4 o 5 nuovi giocatori mentre alcuni se ne andranno, adesso stiamo lavorando su un paio di cose.

Angelo Mangiante

Buongiorno presidente, volevo chiederle questo, dopo i 17 punti di distacco sia lo scorso anno che quest’anno dalla Juventus  se la prossima stagione la Roma ritiene possa colmare questo gap dalla Juventus e se sarà riscattato Nainggolan, perlomeno, se è fiducioso per il riscatto di Nainggolan.

Per quanto riguarda Nainggolan ci stiamo certamente lavorando ogni singolo giorno e vorremmo che rimanesse in squadra, lui vuole rimanere, e stiamo facendo di tutto per tenerlo.

Per quanto riguarda la Juventus, penso che la seconda parte dello scorso anno sia stata davvero dura, penso ci sia un gran numero di motivi, io credo che sia più per un problema di allenamento e di infortuni che altro, se guardo alle 13 partite pareggiate penso che almeno la metà di queste, voglio dire, se la squadra fosse stata in forma migliore e con meno infortuni, sarebbero state vittorie e saremmo stati lì. Non penso ci sia una gran distanza, alla fine c’è stata un gran distanza, ma non credo che ci sia una gran differenza in fondo, quando siamo in forma, tra la Juventus e noi. Loro hanno avuto un grande anno e sono sicuro che alcuni tifosi della Roma potrebbero non essere felici al riguardo ma è stato bello vedere la Juventus in finale di Champions League perché, in fondo, aiuta molto il calcio italiano, perché ha permesso a squadre come la nostra e alcune altre altre di guardare meglio negli occhi del calcio europeo e mondiale e dimostrare quanto possiamo giocare bene.

Buongiorno presidente, è più difficile vincere lo Scudetto o fare lo stadio?

Bella domanda! Cominciamo dallo stadio, finora, come ho detto ieri, penso che le cose siano andate bene finora e se tutto va come deve andare ci aspettiamo di essere pronti presto per cominciare a scavare.

Per quanto riguarda lo Scudetto, penso se siamo una squadra in forma e penso chese prendiamo i giocatori a cui puntiamo sul mercato e con i cambiamenti che abbiamo già apportato dal punto di vista dell’allenamento e delle prestazioni e ciò che stiamo facendo in una serie di iniziative al riguardo, credo che la squadra si troverà nel miglior stato di forma possibile e credo che il prossimo anno lotteremo per lo Scudetto. L’anno scorso lo abbiamo fatto fino a metà stagione ma poi, come ho detto, gli infortuni e altri problemi del genere ci hanno fortemente frenati. Non sono sicuro del fatto che una sia più difficile dell’altra. Mi piacerebbe vedere entrambe le cose!

 

Buongiorno presidente, secondo lei, qual è il reparto che deve rafforzarsi di più nella Roma?

Io penso che a centrocampo, penso quando siamo in forma, abbiamo un centrocampo buono come quello di gran parte del calcio europeo. In difesa, ci ha veramente fatto male il fatto che Castan non ci fosse, voglio dire, avrebbe aiutato tutti in difesa, non soltanto nel suo ruolo in sé. Manolas è arrivato e ha avuto un buon anno possa avere un anno ancora migliore fare ancora meglio il prossimo anno col ritorno di Leo. Grazie a Dio i medici gli hanno dato l’ok la scorsa settimana e non poteva esserci notizia migliore prima di tutto per lui e la sua famiglia e, secondariamente, per noi.

Penso che sicuramente abbiamo bisogno di segnare più gol. Questo è stato uno dei problemi e sappiamo di dover trovare una soluzione per il ruolo del centravanti, per fare esempio. Quindi penso che l’anno scorso, penso che il nostro attacco, tra le altre cose, il nostro attacco sostenuto è stato un problema. Ci sono stati alcuni sprazzi di luce nel corso dell’anno. Per esempio nella prima partita contro il Cska Mosca ma anche quando eravamo sotto di 1-0 contro la Juventus ed eravamo con un uomo in meno negli ultimi trenta minuti, ma comunque li mettevamo sotto pressione quando attaccavamo. E l’unico modo per attaccare continuativamente per 90 minuti è essere in gran forma e, ritorno su questo punto, secondo me è stato uno dei grandi problemi della scorsa stagione. Non dò colpe a nessuno – si tratta di tutti noi come collettivo er quanto riguarda le prestazioni – ma potete essere dannatamente certi che abbiamo fatto grossi cambiamenti e c’è uno sforzo ben condiviso in corso che è già iniziato due settimane fa. Forse dovremmo mostrarvi alcune foto dei cambiamenti in corso a Trigoria e nelle strutture di allenamento già da adesso. Ma, dal punto di vista dell’attacco dobbiamo segnare di più ed essere in grado di attaccare in maniera sostenuta per 90 minuti, se dobbiamo farlo.

Buongiorno, nell’Nba c’è una regola abbastanza semplice che è quella della luxury tax per chi sfora con il monte ingaggi, invece, nel calcio europeo c’è il Financial Fair Play che mi sembra abbastanza difficile da comprendere, io leggo di squadre che hanno debiti molto maggiori della Roma che continuano a comperare o che comunque sono in attesa di giocatori da 50-100 milioni. Lei questo Financial Fair Play lo ritiene davvero una regola ben scritta, ben fatta o in qualche modo la concorrenza non è equa, non è giusta?

Sto onestamente provando a capirlo! Se parliamo di Financial Fair Play, mi sembrava, la mia impressione, che fosse molto difficile da capire quando eravamo in Svizzera e abbiamo fatto la presentazione e quando sono poi venuti a trascorrere del tempo nei nostri uffici. Io continuo a dire che io penso che la Roma dovrebbe essere il modello, il testimonial del Financial Fair Play. Abbiamo ereditato delle perdite significative – è facile da dimostrare – e in un paio d’anni siamo arrivati a una situazione di.  E’ solo un profitto molto piccolo, molto molto piccolo, quindi sarebbe bello che voi non usciate per dire che abbiamo un profitto ma non spendiamo soldi per i giocatori. Noi lo spendiamo per i giocatori. Ne abbiamo parlato a lungo dopo e siamo rimasti sorpresi del fatto di aver ricevuto sanzioni. Per quanto riguarda le altre squadre, me lo chiedo anch’io quando vedo acquisti che, si dice, siano in corso, la quantità di soldi che viene pagata e quando guardo i bilanci e le entrate delle altre squadre immagino che noi dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succede alle altre squadre. Ma sono d’accordo con lei, sono piuttosto sorpreso quando vedo alcune delle cose che avvengono nel mercato dei trasferimenti.

Maida, Corriere dello Sport

Buongiorno, lei ha fatto il nome di un… Ha confessato, in pratica, che la Roma stia cercando un grande attaccante, però la Roma è ancora sotto la lente del Fair Play Finanziario, anzi,  quest’anno ci sono delle restrizioni. E’ troppo presto per i tifosi persognare giocatori come Higuain, come Dzeko, questi grandi centravanti che hanno grandi stipendi? Grazie.

No. No, non è un problema.

Ieri c’è stato questo incontro con Rudi Garcia, io torno anche a quello che ci aveva detto in passato, che rudi Garcia sarebbe stato il Ferguson della Roma. Allora le chiedo, è ancora convinto di questa tesi e, esattamente, cosa vuol dire Rudi Garcia il Ferguson della Roma?

Io e Rudi ci siamo incontrati ieri prima che lui partisse per un paio di giorni di meritata vacanza. Alcuni di voi erano là fuori…direi anche un bel gruppo di voi era là fuori… È stato un bell’incontro, eravamo d’accordo su tutto. Abbiamo ripercorso la stagione, gli ho detto cosa pensavo e lui mi ha detto cosa pensava. Come ho detto, eravamo più o meno d’accordo su tutto.  Gran parte della conversazione è avvenuta dopo, quando gli ho chiesto: “Di cosa hai bisogno per far migliorare tutta l’organizzazione?” E, senza sorprese, alcune di queste cose erano già nei nostri programmi a prescindere e infatti ci stavamo già lavorando.

Quando ho parlato di Alex Ferguson, mi riferivo alla sua carriera – un vero e proprio capolavoro, senza ombra di dubbio – e mi piacerebbe che Rudi facesse lo stesso. Rudi è al 100% con noi e d’accordo sul lavoro che stiamo facendo. Lui ha addirittura detto: “vista la data di apertura del nuovo stadio, posso avere un rinnovo?” Noi non abbiamo avuto alcun problema. Non ho parlato con nessun altro allenatore o con nessun’altra squadra riguardo un cambio di allenatore.

 

Penso che Rudi abbia vinto più partite nei suoi primi due anni da allenatore che qualunque altro tecnico nelle sue due prime stagioni qui [a Roma]. Magari mi sbaglio, ma credo che sia così. Il fatto che Rudi abbia centrato la qualificazione in Champions League nei primi due anni è una grandissima cosa per noi. Come ha detto Rudi stesso ieri, abbiamo imparato molto da quest’ultima Champions League e che questa esperienza ci sarà molto utile per le partite di Champions del prossimo anno. Sono molto felice di Rudi, penso che possa essere il nostro allenatore per molto tempo, se lo vorrà, noi lo vogliamo e lui per adesso lo vuole. E’ entusiasta di continuare, sa benissimo cosa stiamo già facendo per aiutarlo dal punto di vista della preparazione dei giocatori, e questo gli permette di dedicare molto più tempo sulla tattica, strategia, lavorando su calci da fermo, allenamenti, filmati, dati – tutte cose su cui vogliamo che si concentri ed avere a sua disposizione tutte le cose che possano rendere questa squadra migliore. Funzionano così le cose qui. Non è come dire….vorrei avere una lavagna per spiegarvi meglio…: “Non è che arriva Alex Zecca, Mauro (Baldissoni) è così, Sabatini colà, poi Garcia…”togliendo potere a questo e a quello, noi non lavoriamo così. Forse qui a Roma o in Italia non ci siete abituati ma noi lavoriamo e prendiamo decisioni come una squadra. E’ come un cerchio, non è una serie di caselle della quale ci si chiede chi avrà più potere questa settimana e chi la prossima. Non è quello il modo in cui abbiamo costruito le nostre operazioni così e, vi prego, mettetevi in testa il fatto che lavoriamo come una squadra. Non è un progetto che dura un mese, due mesi, un anno o due anni, ci vuole tempo. Ho il privilegio di essere presidente della Roma solo da tre anni, saranno tre anni a luglio. Per il primo anno…per i primi sei mesi ho solo cominciato ad analizzare le operazioni, Italo Zanzi è arrivato solo due anni e mezzo fa, Mauro solo due anni fa. Alcuni dei cambiamenti che abbiamo apportato sono avvenuti solo nell’ultimo anno o giù di lì. Stiamo continuamente provando a migliorare me vorrei che ci vedeste come una cerchia. Siamo una squadra, non ci sono lotte per il potere, non è così che funziona da queste parti.

Lei è un uomo che sostanzialmente viene dal mondo finanziario e volevo sapere che idea si era fatto dell’operazione che è stata fatta intorno al Milan da parte di Berlusconi, insomma, c’è il passaggio di una quota di minoranza del 47-48% per quasi 500 milioni di Euro. Agnelli ha parlato di cifre che non si spiegano in maniera così chiara. Volevo sapere da parte sua qual era il suo punto di vista e se teme che questo tipo di operazione possa creare per la Roma, tra virgolette, l’ingresso di un nuovo avversario al livello della Juve in futuro.

 

Prima di tutto, penso che se qualcuno arriva e da una mano nel rafforzare questo campionato, allora è meglio per tutti.  Noi dobbiamo lavorare sul campo, nella gestione e nella parte finanziare meglio delle altre squadre ed è questo il nostro impegno. Più squadre forti ci sono in Italia e meglio è. Guardate cosa ha fatto la Premier League Inglese negli ultimi 10 anni, e molto di questo non dipende solo dalle squadre ma dalle federazioni, eccetera eccetera. Per quanto riguarda il Milan, non credo sia un affare concluso. In realtà aumenta il nostro valore e ci da più flessibilità diciamo, visto il valore per cui il Milan sta vendendo. Credo che in fondo abbiamo qualcosa di sostanzialmente diverso rispetto al Milan, che ci fa avere un valore ancora più alto, e non dico valore nel senso di “Oh, Pallotta vuole vendere”; parlo di qualcosa che ci fa avere un valore più alto nel mondo di termini di marketing, sponsorizzazioni e tutte quelle cose che possono aumentare le entrate della squadra e che poi vengono reinvestite nella squadra. Ma in sintesi noi abbiamo un grandissimo valore aggiunto rispetto al Milan, noi abbiamo Roma. Continuo a dire che Roma è la città più bella al mondo, e se il Milan vale certe somme nel breve e nel lungo termine, penso che Roma valga molto di più.

 

Per quanto riguarda la Juventus e il loro commento… Beh, non ne ho idea…  Quello che posso dire è che stanno facendo le cose nel modo giusto e finché qualcuno non dimostra il contrario allora bisogna accettarlo, stanno facendo le cose nel modo giusto, è tutto ciò che posso dire al riguardo.

 

Approfitto della sua pazienza e di domande gliene faccio tre, anche se poi sono una soltanto. Io volevo chiederle come mai la Roma è senza main sponsor da 715 giorni e quando e come ha intenzione di provvedere a questo deficit, diciamo? Perché ha firmato un accordo decennale con la Nike più o meno alla metà di quanto incassava precedentemente dalla Kappa e così, in modo puramente statistico, la metà di quanto incasserà il Napoli, un club che, più o meno, ha lo stesso valore commerciale della Roma? E, visto che si è parlato di un gap tecnico, io vorrei invece portare ancora il discorso sulla parte finanziaria e chiederle in che modo la Roma pensa di colmare nel breve il gap a livello di fatturati con la Juventus, visto che la Juventus fattura più o meno 120-125 milioni più della Roma?

Per quanto riguarda lo sponsor sulla maglia, c’è molto interesse e il fatto di essere in Champions League per il secondo anno aiuta molto. Francamente, abbiamo fatto un errore quando siamo andati inizialmente in giro a cercare uno sponsor per la maglia. Non riguardava tanto le nostre richieste economiche, ma piuttosto con il fatto che l’agenzia esterna pensava inizialmente di collegarlo a un accordo sullo stadio, e cioè di avere lo sponsor sulla maglia per tre o quattro anni e poi convertire questo accordo con uno sullo stadio con inclusi diritti di denominazione. Ecco come ci eravamo organizzati inizialmente ed è solo negli ultimi 6 mesi che non siamo più stati d’accordo con questa idea e che dovevamo fare dei cambiamenti. Onestamente, penso che la maggior parte delle persone non avrebbe mai creduto che fossimo arrivati al punto in cui siamo oggi con lo stadio e speriamo di posare la prima pietra entro la fine dell’anno. Cercare di legare una cosa all’altra è stato un errore.

La domanda sulla Nike è spettacolare. Sappiamo da tempo che l’accordo con Nike avrebbe potuto essere sostanzioso e sostanzialmente più alto di altri. Nel breve, non siamo soddisfatti delle quantità prodotte da Nike e messe sul mercato. Spesso ricevo email e telefonate da tutto il mondo di persone che non riescono ad avere l’abbigliamento che vorrebbero. Insomma, la Nike deve muovere il culo e produrre di più perché abbiamo una sostanziale domanda in tutto il mondo, una sostanziale richiesta di materiale. Adesso sta alla Nike che deve produrre di più, e stiamo parlando con loro per farli produrre di più, sostanzialmente di più. Secondo le nostre analisi, lo scorso anno la domanda è stata di almeno il 150% in più, proprio come minimo di quante maglie sono state vendute. So che la Nike non sarà affatto contenta di sentire queste parole, ma deve davvero darsi una mossa se vuole un buon rapporto a lungo termine con noi.  Al momento sta producendo dei completi spettacolari, ma adesso dobbiamo venderli e per farlo abbiamo bisogno di una migliore distribuzione.

Per quanto riguarda la parte sulla Juventus, penso che possiamo assolutamente colmare questo divario. Nell’arco dei prossimi 6-9 mesi, forse un anno avremo una serie di iniziative in quanto a merchandising che saranno molto importanti. Per quanto riguarda la produzione mediatica, abbiamo una serie di contenuti che distribuiremo a pagamento in tutto il mondo. Insomma, abbiamo bisogno dello stadio e quando lo avremo completato non ci sarà alcun dubbio secondo me, le nostre entrate, il fatturato, saranno più alte di qualsiasi altra squadra in Italia. Non ci saranno dubbi… per quello che avremo…per la cura e il numero degli eventi che ospiteremo in quello stadio faranno crescere, e di molto, il nostro fatturato.

Buongiorno, le volevo chiedere due cose. In questa stagione, finora si è parlato dell’allenatore, si è parlato del direttore sportivo, lei ha qualche appunto da fare ai giocatori, se ha visto qualcosa magari rispetto alla stagione precedente che non le è piaciuta e poi le volevo chiedere un’altra cosa, in questa stagione è stato forse per la prima volta oggetto di contestazione da parte dei tifosi, da parte di una parte dei tifosi della Roma per la sua decisione di non fare ricorso contro la chiusura della curva dopo gli striscioni di Roma-Napoli. Lei cosa si sente in questo momento di rispondere se magari ha in mente nuove iniziative per combattere diciamo il razzismo o per combattere altre cose magari usando Roma Cares o altre cose simili. Grazie.

Se la domanda è fare i paragoni tra i giocatori, anno dopo anno, penso, ancora una volta, lo ripeto, non ha aiutato avere alcuni giocatori tra i più importanti e più forti fisicamente infortunati tutto l’anno, e, in secondo luogo, penso, di nuovo, che i nostri giocatori abbiano avuto tutta serie di infortuni fastidiosi nella seconda metà della stagione e non erano in forma come avrebbero potuto essere e non è colpa dei giocatori. La responsabilità è nostra, di tutti, per quanto riguarda la forma dei giocatori, quindi penso sia una delle differenze principali. Penso inoltre che la partita contro il Bayern Monaco probabilmente non ha fatto bene da un punto di vista mentale. E credo di aver detto subito dopo che, come ho detto, sono cose (di merda) che capitano e, se si guarda a quello che abbiamo fatto contro il CSKA Mosca nella prima partita, dove abbiamo vinto 5-1, e si guarda la seconda partita, il CSKA Mosca contro il Bayern Monaco, dove il Bayern Monaco ha vinto semplicemente grazie a un calcio di rigore, mi pare fosse 1-0, e poi c’è la partita a Monaco, questo è quello che intendo quando dico che “bisogna affrontare anche le situazioni di merda”. Può succedere a volte che una squadra surclassi un’altra squadra ma questo non significa che quella squadra sia tanto più forte dell’altra. Ma, in alcuni casi, questo resta impresso nella testa delle persone per un po’ e credo che questo purtroppo sia quello che è successo quest’anno, almeno per un po’ di tempo. Quello che sono stato molto molto contento di vedere è che quando ci siamo rimessi in piedi, e non stavamo giocando bene come avremmo potuto nell’ultimo mese della stagione, la squadra è ritornata. Penso si siano allenati molto bene, penso che Rudi abbia fatto un lavoro eccezionale. E quando la pressione è stata ancora maggiore, in quella che credo sia stata la partita più importante per la Roma negli ultimi due anni, la partita contro la Lazio, la penultima partita contro la Lazio, la squadra ha risposto ed è stato fondamentale per accedere alla Champions League per centinaia di motivi. La squadra è andata in vantaggio 1-0, avrebbe potuto andare in svantaggio quando il punteggio era di 1-1, concedendo quel gol ma ha reagito e segnato e penso questo abbia dimostrato che c’è un sacco di cuore e di grinta in questa squadra che fa ben sperare per quello che stiamo preparando per la prossima stagione. Già da adesso, con i giocatori che torneranno tra un paio di settimane. Per quanto riguarda la Curva Sud, vorrei per piacere che tutti voi la smetteste di pensare che sono contro la Curva Sud, perché non è assolutamente vero. Penso che la Curva Sud sia un elemento incredibilmente importante del calcio romanista. Incontro un sacco di persone per strada ogni volta che vengo qui, discuto, ricevo un sacco di email da persone della Curva Sud e credo che la Curva sia estremamente importante per noi e quando costruiremo il nuovo stadio lo sarà ancora di più perché saranno proprio sul campo, a soli nove metri di distanza, e io non vorrei giocare da quel lato, dove c’è la Curva Sud!

Quindi, lo ribadirò sempre, è sono davvero pochissime persone, non ha senso parlare neanche di percentuali, sono veramente pochissime persone che causano dei problemi, e non succede solo a Roma, succede anche in altri stadi europei e questo crea dei problemi per tutti. Devono smetterla perché non ci aiutano in quello che stiamo facendo. E se c’è violenza, io la condannerò, in Curva Sud e in ogni altro luogo dello stadio e ogni altra cosa che riguarda la nostra squadra, se è razzismo, continuerò a condannarlo. Se ci sono situazioni come quella in cui mi sono schierato contro alcuni tifosi, se tratteranno i miei giocatori come hanno trattato i miei giocatori, allora mi sentiranno e ci sentiranno tutti. Se si è tifosi lo si è nei momenti positivi come in quelli negativi. I giocatori non sono in declino, stanno lavorando duramente, e vogliamo tutti vincere, possiamo attraversare dei momenti difficili ma l’obiettivo di tutti è quello di vincere. E se qualche tifoso, in qualsiasi circostanza, attaccherà i nostri giocatori, io gli risponderò.

Per quanto riguarda Roma Cares, penso che Catia (Augelli) stia facendo un grandissimo lavoro, abbiamo dei progetti e degli eventi importanti. Ieri stavamo lavorando su uno di questi e si spera che questo possa avere luogo, credo, la prossima primavera, sarà un’ottima cosa per Roma Cares. Penso che Catia stia facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda le iniziative educative, i giocatori vengono coinvolti. La questione della violenza e del razzismo. Ci saranno moltissimi programmi nei prossimi anni. È una parte importante. E no, non ho ancora dato il milione di dollari, Catia riceverà un bonifico il prossimo anno, volevo dire, la prossima settimana. Ci sono dei programmi per questo.

Buongiorno, Francesco Totti tra qualche mese compirà purtroppo 39 anni e questa è la sua ultima stagione attualmente da contratto come calciatore. Io volevo sapere qual è la sua idea, l’idea di Pallotta sul futuro di Totti, se ha già parlato col giocatore, se avete un accordo, se c’è una decisione che verrà presa magari nel corso dell’anno e se la presenza di Totti nella squadra, in questa o nella stagione futura, vi condiziona anche nella scelta del centravanti che lei stesso ha detto che la Roma comprerà perché creare un dualismo tra un grande attaccante e Totti teoricamente può essere un problema. Grazie.

Francesco è stato un giocatore e un asset incredibile per la Roma e Roma. Francesco ha un ruolo all’interno della squadra fino a quando vorrà e sicuramente vogliamo che abbia un ruolo importante. Questo è il suo ultimo anno di contratto. Non abbiamo avuto colloqui su quanti anni continuerà, sarà una decisione comune ma Francesco non è venuto da noi dicendo  “Voglio smettere quest’anno” o “Voglio giocare un altro anno”, penso che finché sarà in grado di aiutare la squadra, sarà un asset importantissimo. Una volta finita la sua carriera sul campo, vorremmo certamente che avesse un ruolo importante nella Roma. Su quale sarà questo ruolo, lo ripeto, non ci sono stati colloqui a riguardo, ma basta dire che sarà una parte significativa della Roma per il resto della sua vita. A proposito, vorrei che alcuni dei nostri giocatori molto più giovani di lui fossero in forma come lo è Francesco! Invecchiare fa schifo, credetemi!

Buongiorno Presidente. Senta, negli ultimi tre anni di fronte a offerte importanti la Roma ha spesso ceduto i suoi giocatori migliori. penso a Lamela, Marquinhos, Benatia, per poi reinvestire parte di quei soldi. Il trend sarà lo stesso quest’anno o ci sono incedibili? Penso a Nainggolan o a Pjanic.

Per quanto riguarda i giocatori di quest’anno, non parleremo mai, io non parlerò mai di quello che stiamo facendo nella finestra di mercato. Non lo faremo, non possiamo parlare mentre facciamo certe cose. Ogniqualvolta vendiamo un giocatore, per esempio, ci sono sempre dei fondamenti logici alla base, non è soltanto una questione economica. La situazione di Benatia era particolare. Per quanto riguarda Marquinhos, ricevere un’offerta di circa 35 milioni da reinvestire poi per altri giocatori, penso fosse un buonissimo affare. Lamela, al momento, si sta rivelando una cessione fenomenale. Questo weekend ero ad una festa di compleanno in Sardegna e si dia il caso fosse presente anche uno dei proprietari del Tottenham e credo altri sei investitori di minoranza del Tottenham e per due giorni consecutivi quello che continuavano a dire era “Non riesco a credere come tu sia riuscito a fregarci con Lamela”, quindi al momento, sul breve termine, si è rivelata una cessione molto positiva. E c’è una base logica, lo ripeto, non  è solamente una questione economica. Le uniche volte in cui agiamo sul mercato a meno che non ci sia una situazione come quella di Benatia – che penso sia un grande giocatore e avrei davvero voluto fosse rimasto con noi – è quando crediamo di poter reinvestire e migliorare la squadra. Forse..Marquinhos è un grande giocatore ma quella cifra ci ha consentito di acquistare una serie di giocatori per rafforzare la squadra l’anno scorso.

Salve. Io volevo chiederle, visto che in due-tre passaggi ha fatto riferimento a problemi di preparazione atletica, di condizione atletica dei giocatori, le volevo chiedere secondo lei cosa non ha funzionato? E quali sono gli obiettivi invece per la prossima stagione?

Vediamo..da dove comincio…penso avevamo bisogno di più collaborazione da una parte e penso che questo sia quello che abbiamo fatto nelle ultime settimane, o anche per più tempo. Non voglio accusare nessuno dall’anno scorso. Certamente ho potuto vedere e che molti di voi hanno potuto vedere che non eravamo in forma per gli infortuni. La prevenzione degli infortuni o semplicemente essere in forma come avremmo dovuto esserlo. Abbiamo preso..ho preso la decisione, onestamente lo scorso gennaio, che avremmo finito con l’apportare delle modifiche e abbiamo fatto una ricerca, una ricerca molto dettagliata che avevamo fatto anche l’anno precedente, e abbiamo individuato la persona che noi pensavamo fosse una delle migliori e abbiamo preso questa decisione con lui lo scorso marzo, con Darcy (Norman), che ha un curriculum di tutto rispetto. E poi c’è Ed Lippi che era a Boston e che ha lavorato con moltissimi atleti in tutte le squadre degli sport professionistici di Boston. Non è stata una decisione facile per lui, trasferirsi lontano dalla famiglia da Boston, dove viveva, a Roma per tutto l’anno. È stata una decisione difficile per me perché so che ora ingrasserò perché non riesco davvero ad allenarmi con lui e dovrò trovare qualcuno come lui  quindi sono decisamente nei guai! ma, negli ultimi tre mesi, Darcy e Ed hanno creato un programma. Hanno parlato con le persone più importanti nel campo della biomeccanica a livello mondiale, hanno parlato con i migliori per quanto riguarda la fatica, il sonno, la nutrizione e il giorno dopo la fine della stagione, sapevano chi sarebbe rimasto e chi se ne sarebbe andato. Credo Rudi fosse colpito dopo le cinque ore che aveva passato con loro quel lunedì, per via della loro organizzazione, per tutto l’anno successivo, a dire la verità, hanno parlato di tutto dal sonno, alla fatica, abbiamo deciso di tenere uno dei dottori, abbiamo fatto dei colloqui con dottori di tutta Europa per farli venire qua. Abbiamo portato qui quelli di Sports Institute da Mass General, che è uno dei migliori istituti sportivi del mondo e lavorano con tutti gli atleti delle quattro squadre di Boston, la scorsa settimana ho avviato una serie di colloqui con i medici. Credo che il feedback delle persone che sono rimaste, che abbiamo tenuto, ho ricevuto un’email che diceva “nei due giorni di ritiro, abbiamo avuto un master di due anni”. Sono felicissimi perché c’è collaborazione, hanno chiesto i loro pareri e stanno lavorando come una squadra. Penso che se chiedete a Kevin, e chiedete a chi ha lavorato con loro in precedenza, se chiedete a Leo, che ha lavorato con loro, sono rimasti favorevolmente impressionati. E se chiedete a Rudi, credo che Rudi vi dirà certamente la stessa cosa. Quindi credo che la squadra che stiamo assemblando per quanto riguarda le prestazioni sarà tra le prime tre a livello mondiale. Non ho dubbi in proposito, con Darcy, Eddy e le persone che abbiamo tenuto. Penso vedrete una notevole differenza su come faremo le cose dentro e fuori dal campo. Abbiamo già smembrato Trigoria, adesso è semplicemente un edificio vuoto, dove c’era il performance center. È totalmente vuoto al momento. Ho fatto delle foto ieri, quindi tutto sta cambiando.

Salve Presidente. Senta le faccio una lista di giocatori in forse per la prossima stagione, De Sanctis, Cole, Maicon, Astori, Balzaretti, Doumbia, Ibarbo e Gervinho. C’è da aspettarsi una rivoluzione tra difesa e attacco per il prossimo anno e, alla luce del secondo posto, qual è il budget di mercato a disposizione di Sabatini per quest’anno?

Ripeto, non dirò quali giocatori resteranno per il momento e quali giocatori compreremo. Ripeto, non ha senso discutere in pubblico gli affari che trattiamo durante la finestra di mercato. Faremo quello che riteniamo più giusto per la squadra. Deluderemo qualche tifoso? Non lo so. Alcuni giocatori restano delusi perché è il loro giocatore preferito, non posso farci niente. Faremo cose che riteniamo giuste per la squadra per il breve e medio termine. Per quanto riguarda il budget, ripeto, dipende dai giocatori che non resteranno, dipenderà dagli stipendi, e c’è una parte dei soldi che abbiamo ricevuto dalla Champions League per via dei bonus, le spese e cose simili, tutte queste cose concorrono all’acquisto dei giocatori. Quindi ripeto ancora una volta quanto importante sia stata la partita contro la Lazio, non solo per il fair play finanziario, per i soldi aggiuntivi, per migliorare la squadra, ma sapendo che non dobbiamo giocare un preliminare ad Agosto, sappiamo che abbiamo i soldi che possiamo spendere ci consentono più flessibilità rispetto a quella che avremmo avuto se non avessimo battuto la Lazio. Sappiamo in che ruoli dobbiamo rinforzare e ci stiamo lavorando ma non faremo nessun nome.

Salve Presidente. Io volevo chiederle questo tornando un attimo a Garcia. Durante quella frizzante conferenza, chiamiamola così, di un mese fa, in cui ricordo si è parlato di gap con la Juve, di bisogno di vendere prima di comprare e di smettere di illudere la gente, allora io le chiedo su quali basi ricomincia quest’anno il rapporto fra la Roma e Garcia? Cioè, lei ha dovuto convincerlo che le cose non stanno così? Ne avete parlato? E poi, tutte le scelte sono condivise con lui, dal cambio dello staff medico fino all’eventuale cessione di Gervinho? Grazie

Penso sia palese che Rudi vorrebbe non aver detto quello che ha detto nella maniera in cui l’ha detto riguardo alla Juventus. Abbiamo parlato molte volte al telefono di quella ed altre questioni nelle ultime tre/quattro settimane. E penso lui sappia di aver commesso un errore. Non penso siamo così distanti dalla Juventus, assolutamente, penso che possiamo competere con loro, penso possiamo vincere. E ancora, vorrei ritornare su alcune cose che ho visto e che non mi sono piaciute nella seconda parte della scorsa stagione, ma nella prima metà eravamo lì. Per quanto riguarda lo staff medico, lo scorso dicembre, Rudi, Walter, Italo, Mauro, un paio di altre persone ed io stavamo parlando di infortuni più che di qualsiasi altra cosa in quel periodo e della capacità di riuscire a correre per 90 minuti. Abbiamo preso una decisione alle tre di mattina, ascoltando Walter Sabatini che parlava degli Who, fino alle tre di mattina. Ci abbiamo pensato molto e, come ho detto, abbiamo iniziato la nostra ricerca all’inizio dell’anno, per capire come migliorare e non sapevamo chi sarebbe rimasto e chi sarebbe partito. Sapevamo solo che avevamo bisogno di una situazione migliore per i nostri giocatori. E Rudi ha fatto parte di queste discussioni, assolutamente, a partire dal termine dello scorso anno, l’anno di calendario. Per quanto riguarda Gervinho, se resterà o partirà, l’opinione di Rudi ci interessa. Ci interessa la sua opinione sui giocatori, pochi di noi hanno questa influenza, perché Rudi ha un sistema di gioco e bisogna avere dei giocatori che Rudi possa utilizzare al meglio nel suo sistema. Quindi viene coinvolto e la sua opinione pesa durante la finestra di mercato. per quanto riguarda la sua dichiarazione sulla Juventus, credo che lui sappia di averlo detto nella maniera sbagliata, rispetto a quello che voleva realmente dire, ne abbiamo parlato anche ieri in albergo, sa di aver sbagliato nel dire le cose.

E, a proposito, come detto prima, nel breve termine, la Juventus ha un fatturato più alto ma quando avremo lo stadio, anche il nostro aumenterà in maniera considerevole. Per la cronaca, il musicista preferito di Walter è Bob Dylan.

Buongiorno Presidente. Volevo sapere, la politica di comprare tanti giovani talentuosi fino a questo momento ha fatto spendere parecchie risorse alla Roma. Volevo chiedere se, anche per avvicinare la conquista di qualche titolo, se cambierà un po’ questa strategia, acquistando magari giocatori un po’ più esperti, magari anche su richiesta dell’allenatore. E quindi, insomma, se cambierà questa strategia.

Non penso che questa cosa abbia senso. Penso che Walter abbia fatto un ottimo lavoro nell’acquistare giovani talenti.  Alcuni dei nostri giovani quest’anno hanno avuto moltissimi infortuni fastidiosi. Ma penso che col tempo abbiamo dimostrato di acquistare giovani giocatori validi. Non so quale sia la sua definizione di “giovane” – se 18/19 anni o 22/23 – ma se si guarda a Kevin Strootman, io lo considero giovane, così come Pjanic, se guardiamo a Marquinhos e a quello che abbiamo fatto, aveva 18/19 anni, giocava, era molto forte, e aveva un grande valore per noi durante il mercato. Penso ci siano stati molti casi in cui la politica di acquistare giocatori giovani si è rivelata fruttuosa. Penso sia necessario valutare caso per caso, e vedere come questo giocatore si inserisce all’interno della squadra.

Grazie e buona estate.

 

Fonte: Dai nostri inviati Gabriele Nobile ed Eduardo Barone

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