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Montanari: "La Roma è un boccone grosso per gli investitori ed è un brand fortissimo ma i cinesi hanno processi lunghi"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-09-2016 - Ore 13:44

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Montanari:

Andrea Montanari, giornalista di MF-Milano Finanza ed autore dell’articolo che parla della possibile cessione di parte della Roma al gruppo cinese Evergrande, è stato intervistato questa mattina da Rete Sport. Queste le sue dichiarazioni in proposito:

Abbiamo letto il suo su Milano Finanza, che succede con i cinesi e la Roma?

"Va fatto discorso più ampio sul tema proprietà. A sensazione, James Pallotta non mi sembra molto contento, ha puntato tutto sul progetto dello stadio che sta andando avanti nonostante non si capisca ancora bene la posizione del comune e della regione. E’ un progetto di business su cui punta molto. Per questo circolano queste voci, ieri è uscita questa notizia dell’agenzia Bloomberg di Pallotta che apre il capitale ma poi dice che gli sarebbe interessato di più trattare per una sponsorizzazione riguardo lo stadio. Sta lavorando con Goldman Sachs e Morgan Stanley per capire quale può essere il futuro del club. Questo è il punto di partenza. Abbiamo scritto Evergrande perché ha una brand di sviluppo e costruzione immobiliare ed è gruppo che può essere interessato quindi ad un grande impianto sportivo. Chiaro che la Roma è un boccone grosso, è capitale del paese, è un brand fortissimo e ha bacino utenza grande per fare sviluppo a livello commerciale e di marketing. I cinesi però come si è visto col Milan hanno lunghi processi di selezione e analisi patrimoniale, tanto più se c’è di mezzo lo stato. Non ci sono mai tempistiche rapide e trattative facili. Ovvio che il brand Roma fa gola, per mettere in piedi vari progetti, ci sono tanti interessi, tanto più se c’è di mezzo uno stadio da 300 milioni che puoi sfruttare".

In che modo il comunicato finanziario della Roma, reso pubblico ieri, smentisce che Pallotta stia cercando nuovi soci?

"Io la vedo in maniera distaccata. Credo che Pallotta sia arrivato a Roma perché sperava di trovare un business che avesse tempi rapidi anche grazie alle vittorie a livello sportivo che non sono arrivate, devi vincere per avere un trofeo da esporre. Ha notato che ci sono però tante ingerenze politiche, vedi il tempo che sta passando per lo stadio, e sta riflettendo parecchio sul ritorno del suo investimento finanziario nell’aver comprato la società così ha dato ordine a Goldman Sachs di guardarsi intorno per trovare dei soci. Per gli sponsor infatti è tornato anche Baldini, che lavora da Londra. Lo stadio è un progetto grande, da 300 milioni di euro. Il partner, che può essere cinese visto che in Europa sono stati molto attivi nell’ultimo anno e mezzo, se entra nel progetto stadio, che fa capo a Neep Roma Holding, si chiederà se sia giusto mettere soldi direttamente sulla costruzione dell’impianto oppure comprarsi direttamente una quota della Roma. Pallotta io penso stia cercando un socio, per me c’è molto di vero nel possibile allargamento della compagine societaria della Roma. Chiaro che la Roma è una società quotata in borsa e la smentita doveva arrivare ma Evergrande, ad esempio, può essere partner ideale per dialogare: bisogna vedere se gli converrebbe prendere la minoranza o la maggioranza della società, come successo con Inter o Milan. Credo comunque ci sia del movimento per quanto riguarda il mondo Roma, ovvero squadra di calcio e stadio che è parte importante dello sviluppo futuro del proprio business".

Fonte: Rete Sport

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