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OGBONNA: "In passato rifiutai la Roma"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 28-12-2013 - Ore 12:45

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OGBONNA:

Il gran rifiuto: Angelo Ogbonna avrebbe potuto trasferirsi alla Roma (estate 2011) ma, d’intesa con i vertici granata, il ragazzo rifiutò per restare al Torino. Per crescere. Il suo obiettivo, evidentemente, già allora, era quello (un giorno) di andare alla Juventus. Lui stesso, in un’intervista del 2 gennaio del 2012, con il Toro in ritiro a Malta, disse: «Sì, la Roma mi ha cercato ma ho parlato con il presidente Cairo e con Ventura e mi sono convinto a restare in granata. Nel 2005, poi, da ragazzino dopo il fallimento del Toro ero svincolato, avevo addirittura provato per la Roma ma non avevano un posto da extracomunitario e non arrivava l’esecutività da parte della Figc. Quindi il ritorno a Torino, grazie a Comi , con i dirigenti granata che sono riusciti a risolvere il problema dimostrando che ero italiano a tutti gli effetti...». Storia che fu, certo. Torniamo indietro di tanti anni, ma la verità è che la Roma aveva in casa il giocatore e sei anni dopo cercò di acquistarlo incassando il suo no. Strategia quantomeno strana, no? 

ANCHE MILAN -  Angelino Ogbonna , prima di raggiungere la Juventus, è stato uomo mercato, oggetto dei desideri di molti. Pure il Milan di Galliani si è mosso per acquistarlo ma, evidentemente, il suo destino era a strisce bianconere. Tentativo fatto anche dal Napoli. Aurelio De Laurentiis ci ha provato con grande insistenza senza riuscire a prenderlo. Neppure ad avvicinarlo. Forse nella testa del difensore c’era solo ed esclusivamente la Juventus. E alla fine ha avuto ragione lui. «I bianconeri - disse alcune settimane fa - erano sempre in cima ai miei pensieri. Sono qui per migliorarmi e non fallirò l’occasione». 

NAZIONALE  - Uno dei più promettenti, già. E vanta un record difficilmente raggiungibile da altri. Cesare Prandelli , infatti, commissario tecnico, lo portò in nazionale per la prima volta quando giocava in serie B con il Torino. Un riconoscimento non indifferente. Ancora oggi, pur non essendo titolare nella Juve, il ragazzo è nel giro azzurro. Non è sicuro che riesca a salire sul charter che porterà la squadra in Brasile ma subito dopo i Mondiali sarà un punto inamovibile della nuova Nazionale. Questo è sicuro. 

CONSACRAZIONE -  Quest’estate, poi, la svolta. Il passaggio alla Juventus per una cifra importante: 13 milioni più 2 di bonus. La comproprietà di Immobile è slegata all’affare. Quindi, 15 milioni in tutto. Tanti soldi per un difensore. Ma la Juve credeva e crede in lui. Conte lo ha chiesto e ottenuto. E’ convinto che l’ex granata sarà il difensore del futuro bianconero. I dirigenti, e lo stesso allenatore, sono convinti che il 2014 sarà l’anno della definitiva consacrazione. Da quando è arrivato in bianconero è migliorato molto e continua a farlo. Giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. Ha anche giocato alcune partite d’un certo prestigio. Al Bernabeu contro il Real Madrid, per esempio. E se l’è cavata bene. Buon segno. Più altre prestazioni. Alcune buone, altre un po’ meno. Ma non è facile giocare in una squadra come la Juve dove si chiede sempre il massimo. E poi gli schemi di Conte: mica facile assimilarli subito... 

DAVANTI - In questo momento davanti a lui ha tre fenomeni che rappresentano l’ossatura difensiva della nazionale vicecampione d’Europa: Barzagli , Bonucci e Chiellini , mica gente qualsiasi. Però il futuro è suo. Sicuro. Conte ci crede. Il 5 gennaio, probabilmente, contro la Roma non scenderà in campo ma dopo avrà tante occasioni. Campionato, Europa League e Coppa Italia. Perché Antonio Conte lo butterà nella mischia senza pensarci su. E lui dovrà farsi trovare pronto.

Fonte: TUTTOSPORT

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