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Procuratore Generale Usa: "Da inchiesta su Fifa emerge una corruzione dilagante"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 27-05-2015 - Ore 16:52

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Procuratore Generale Usa:

Estorsione e corruzione, sono questi i reati dietro l'inchiesta partita dagli Usa che sta travolgendo la Fifa con l'arresto a Zurigo di alti dirigenti a due giorni dall'elezione del nuovo presidente, in corsa Joseph Blatter, in cerca del quinto mandato consecutivo, e il principe giordano Ali bin Al Hussein. Parlando dell'inchiesta il procuratore generale degli Stati Uniti Lorretta Lynch, già procuratore generale del distretto orientale di New York, che ha gestito l'indagine, ha parlato di corruzione «dilagante, sistemica e radicata negli Stati Uniti e all'estero». «Si estende almeno a due generazioni di funzionari che, come asserito, hanno abusato della loro posizione per l'acquisizione di milioni di dollari in tangenti e bustarelle -prosegue la Lynch-. È ampio il numero di persone danneggiate, dai campionati giovanili dei paesi in via di sviluppo, che avrebbero dovuto beneficiare dei ricavi generati dai diritti commerciali che queste organizzazioni percepiscono, ai tifosi di tutto il mondo»  Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha reso noto che tre imprenditori argentini, operativi nel campo dei media, sono stati accusati di essere coinvolti nello scandalo corruzione che ha coinvolto alti esponenti della Fifa. Alejandro Burzaco, Hugo e Mariano Jinkis sono i tre imputati, rappresentanti di imprese che gestiscono diritti di trasmissione del calcio e affari nel campo del marketing sportivo. Burzaco è presidente della Torneos y Competencias S.A., società che detiene i diritti televisivi del calcio argentino all'estero. Fino al 2009 la società ha gestito i diritti per la trasmissioni nazionali, ma le concessioni sono poi passate nelle mani dello stato argentino. Gli imprenditori Mariano e Hugo Jinkins sono gli amministratori di Full Play, una società di marketing sportivo con sede in Argentina. Full Play detiene i diritti televisivi di varie squadre di calcio nazionali dell'America latina. La società gestita dai fratelli Jinkins, gestisce inoltre i diritti televisivi per le partite delle qualificazioni sudamericane per i Mondiali del 2018 in Russia. Il quarto imprenditore di marketing sportivo accusato nel caso di corruzione è Aaron Davidson, presidente della Traffic Sports USA Inc; imputato anche l'amminstratore di Valente Corp. and Somerton Ltd, José Margulies, accusato di essere il presunto intermediario per facilitare i pagamenti illeciti tra dirigenti di marketing sportivo e funzionari di calcio internazionale. Come riporta un comunicato del dipartimento, «gli accusati comprendono dirigenti di marketing sportivo del sud America e degli Stati Uniti, imputati di aver accettato sistematicamente di pagare più di 150 milioni di dollari in tangenti per ottenere diritti di marketing e mediatici nei tornei internazionali di calcio»

 

Fonte: AdnKronos

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