Breaking News

Ritiro blindato. La Lazio si affida allo psicologo

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-05-2013 - Ore 08:50

|
Ritiro blindato. La Lazio si affida allo psicologo

(Gazzetta dello Sport _ S.Cieri) Ritiro blindato, anzi blindatissimo. Anche troppo. Sì, ci saranno pure motivazioni scaramantiche (visti i precedenti tutti positivi) nella scelta di preparare a Norcia il derby più importante della storia. Ma, a giudicare da come il ritiro è stato organizzato, la Lazio pare proprio aver scelto la dimora umbra per chiudersi al mondo esterno. O almeno tentare di farlo. 

Isolamento totale Clausura totale, insomma, nell’eremo di Norcia. Con pochissime eccezioni. Come quella concessa ieri mattina da Petkovic che ha lasciato liberi i giocatori di fare una passeggiata per il centro storico della cittadina umbra, peraltro semi-deserta in questo periodo anche e soprattutto a causa di condizioni atmosferiche più invernali che primaverili (ieri pomeriggio la temperatura era scesa a 12 gradi). Giocatori blindati e allenamenti secretati. Attorno al campo che ospita le sedute dei laziali sono stati issati dei teloni per tenere lontani occhi indiscreti. Peccato, però, che dalla collinetta che sovrasta il campo è comunque possibile osservare l’allenamento. E così i pochi tifosi presenti hanno comunque potuto vedere (sia pure a una certa distanza) i loro beniamini. «Siamo venuti qui proprio per stare tranquilli, cercate di capirci», è stato loro spiegato da parte di alcuni uomini dell’entourage dirigenziale. 

Fattore psicologico Il lavoro vero, quello che effettivamente potrà fare la differenza domenica nel derby più atteso di sempre, si sta peraltro svolgendo non sul campo, ma all’interno dell’albergo che ospita i biancocelesti. E’ il lavoro psicologico. Fondamentale, perché una partita come quella di domenica si vince con la testa molto più che con le gambe. E a motivare i giocatori, oltre a Vlado Petkovic (che sin dall’inizio della stagione ha fatto dei dialoghi individuali, uno dei suoi cavalli di battaglia) sta provvedendo pure il mental coach che da qualche settimana è costantemente al fianco della squadra. Sandro Corapi, questo il suo nome, fa ormai parte del gruppo in pianta stabile. Se la Lazio dovesse mettere le mani sulla Coppa, un piccolo posticino nella storia del club ci sarà pure per lui.

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom