Sandreani: "Nel calcio spazio alla fantasia e imprevedibilità"

ALESSIO DE SILVESTRO - Nell'ambito delle attività previste per "Roma città Azzurra", lunedì 12 Ottobre gli Allenatori delle Squadre Giovanili delle Società sono stati invitati a partecipare presso l'Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica "G. Onesti" (Acquacetosa) all'incontro organizzato dalla FIGC e dal Settore Giovanile e Scolastico, in collaborazione con l'Associazione Italiana Allenatori Calcio del Lazio, il Comitato Regionale Lazio LND, a cui hanno parteciperanno Mauro Sandreani (Staff Tecnico Nazionale Italiana), Roberto Baronio (Allenatore Nazionale Italiana U.18) e Giancarlo De Sisti, sul tema: "L'evoluzione del calcio moderno nella formazione del giovane calciatore".

Questa è un'attività inserita nel programma di Italia-Norvegia, gara valida per la qualificazione ai Campionati Europei Uefa Euro 2016 - con il fine di incontrare i tecnici delle squadre giovanili ed approfondire alcuni temi inerenti la formazione tecnica anche delle nazionali maggiori. Si è toccato più volte l'argomento riguardante la crescita dei giovani calciatori, con l'importanza della tecnica di base e dell'evoluzione tatica.

Baronio ha molto insistito sulle regole del gruppo e sulla parte anche umana dei calciatori. Secondo Baronio l'aspetto psicologico è fondamentale in una prestazione e nella crescita calcistico-umana. Sandreani ha aggiunto che il modello "Barcellona" è destinato a finire e ha elogiato quello che sta facendo Pauolo Sousa con la Fiorentina definendolo "un bel mix di calcio moderno".

Picchio De Sisti ha sottolineato l'importanza dell'uno contro uno, cosa che non si vede più nelle serie maggiori, dove si gioca spesso troppo imbrigliati negli schemi e con poco spazio alla fantasia. Il calcio oggi nella giovane età si gioca troppo poco hanno aggiunto tutti. Una volta la strada era la migliore scuola calcio, dove i talenti si allenavo ogni giorno per tante ore. Infine Sandreani, accompagnato da Paolo Bertelli, ha aggiunto che il calcio tedesco con il trequartista sta facendo ottime cose, ricordando che Totti gioca da oltre 20 anni tra le linee e questo è un grande insegnamento per i giovani sull'imprevedibilità e finalizzazione.