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Terza sconfitta consecutiva, la Roma chiude male un bellissimo campionato

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 19-05-2014 - Ore 11:19

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Terza sconfitta consecutiva, la Roma chiude male un bellissimo campionato

 A Marassi la Roma perde 1-0 contro il Genoa nei minuti finali e chiude in maniera negativa una stagione meravigliosa. Mister Garcia manda in campo una formazione sperimentale a causa di infortuni, squalifiche e preparazione al mondiale. Esordio dall’inizio per Federico Ricci e Tin Jedvaj: l’esterno d’attacco è certamente tra i più vogliosi di mettersi in mostra e ha anche l’occasione buona per procurarsi un rigore non segnalato dall’arbitro Irrati. Qualche spunto interessante di uno dei 2 gemelli Ricci ma andrà valutato meglio dopo che avrà disputato un intero campionato da prima squadra. La possibilità che vada a farsi le ossa in una squadra di serie B o che in serie A lotti per la salvezza, ci sono.

Stesso discorso vale per Jedvaj, pagato 4.5 milioni ma che non ha trovato spazio in prima squadra. Contro il Genoa, il difensore giallorosso si è collocato sulla destra e ha fatto il suo compitino anche se il ruolo di esterno destro difensivo non gli appartiene, come lo stesso giocatore ha specificato a fine gara, sentendosi un centrale di retroguardia. Nel primo tempo, la Roma ha creato 2-3 occasioni da gol non sfruttate ma anche i rossoblu hanno fatto lo stesso, trovando pronto Skorupski, che ha ripetuto la buona prova offerta la giornata precedente contro la Juventus. Il centrocampo era totalmente inedito e senza nessun titolare: Taddei, probabilmente ai titoli di coda con la maglia giallorossa, davanti alla difesa, con Nainggolan e Florenzi ai suoi lati. Stesso discorso per ciò che riguarda l’attacco: fuori Totti, Gervinho e con Florenzi, come detto, in mediana, il tecnico francese si è affidato a Ljajic, Destro e Federico Ricci. Nessuna palla-gol per il bomber ascolano, che sperava di rimpinguare il bottino in vista del mondiale.

Molto fumosa ma poco concreta la prestazione di Ljajic, uno dei giocatori più in bilico insieme a Bastos. In difesa, il brasiliano era in campo dal primo minuto ma nessun cross o azione interessante è partita dai suoi piedi. Bastos non sembra aver convinto neanche Garcia, che lo aveva avuto alle sue dipendenze in Francia ma è parso molto lontano dal calciatore ammirato sia a Lille che a Lione. Neanche l’ingresso di Totti e Dodò ha cambiato le sorti di una partita destinata a termine a reti inviolate; da segnalare l’esordio in maglia romanista di Mazzitelli, che ha avuto mezz’ora per mettersi in mostra. I giallorossi perdono per la terza volta consecutiva, poiché Nainggolan nel tentativo di anticipare un avversario, serve Fetfatzidis, che prende in controtempo Castan e solo davanti a Skorupski, lo supera con un delizioso pallonetto. Chiudere con 3 sconfitte consecutive e perdere imbattibilità casalinga, primato difensivo e non sfondare quota 90, sono certamente macchie in una stagione che però va ricordata tra le migliori nella storia della Roma e va ricordato che il mister ha messo il record di punti nella sua prima avventura da allenatore romanista. Garcia, nel post-partita, ha voluto sottolineare come abbia preferito far esordire e visionare alcuni giovani piuttosto che cercare i 3 punti ad ogni costo ma anche che questo campionato deve diventare il trampolino di lancio per le prossime stagioni e che la squadra va rinforzata senza cedere nessun giocatore di prima fascia. Queste parole dovrebbero rassicurare un ambiente che da qualche settimana non fa altro che parlare di cessioni, forse perché lo scorso anno per fare bene si è stati costretti a vendere 2-3 calciatori di grande prospettiva. Sabatini sarà chiamato ad un lavoro molto più complicato di quanto non abbia fatto nei primi 3 anni da direttore sportivo giallorosso: puntellare è un’opera certosina e tenere tutti i giocatori migliori, che hanno grande mercato e chiedono un ritocco dell’ingaggio, sarà impresa ardua ma che dimostrerebbe sia la forza economica che la maturità del club. In uscita sono diversi i nomi che vengono fatti, da Benatia a Strootman a Destro e le cifre che eventuali compratori sono disposti ad investire, si aggirano sui 30 milioni per ciascuno. Pjanic sembra esser fuori da questa girandola di notizia ma solo perché una settimana fa ha rinnovato il contratto sino al 2018. In entrata, si parla molto del terzino sinistro e Kolarov sembra esser il nome più gettonato. L’ex laziale sarebbe un grandissimo colpo, perché in un colpo solo tapperebbe un buco venutosi a creare con il serio infortunio a Balzaretti e perché assicurerebbe un numero di assist, una pericolosità sui calci da fermo che la Roma ha solo da un lato. Davanti, si parla di Iturbe, giocatore perfetto per l’identikit fatto da Garcia: mancino veloce che sa giocare sulla fascia destra, bravo nel tiro e nell’ultimo passaggio ma anche Kalou sarebbe un bel colpo. L’ivoriano ha già lavorato col tecnico transalpino ed è connazionale di Gervinho, in più il costo del suo cartellino è di un terzo rispetto a quello dell’ala del Verona, vedremo cosa farà e come si muoverà Sabatini, che magari potrebbe anche tirar fuori un coniglio dal cilindro, stile Maicon. 

 

 

Fonte: Massimo de Caridi

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