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Visti dalla curva Roma-Napoli

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 20-10-2013 - Ore 17:00

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Visti dalla curva Roma-Napoli

Dopo la sosta finalmente si riparte. Finalmente. Queste due settimane senza il campo ti hanno portato sempre alle stesse riflessioni. Sostenere con entusiasmo, liberando tutta la Tua Passione diventa ogni giorno più difficile. Rinnovare un abbonamento (anzi no voucher… perchè anche abbonamento non va più bene, l’abbonamento è per pochi eletti) o semplicemente fare un biglietto è diventato un giro burocratico con limitazioni a volte al limite del fantasioso. Si dice di voler riavvicinare la gente al gioco. Quello dal vivo, quello che ti da emozioni, ma in realtà si cerca di spingerla sempre di più verso il divano di casa. E dopo la burocrazia adesso è arrivato il famoso perbenismo. Quante volte hai sorriso a striscioni ironici, a sfottò. E’ anche questo il bello del vivere la Tua Passione. Ora si dice di vedere e ascoltare tutto. Di chiudere, punire, penalizzare. Ma chi, cosa? Come fanno a chiederti di amare, ma con moderazione. Di correre verso il traguardo, ma tenendo il piede sul freno. Di sognare, ma non in grande. Ma chi poi può capire dove arriva la passione se non chi la vive. Le emozioni non possono rientrare in delle casistiche preconfezionate. Tra poco ti consegneranno un vocabolario e prima di esultare dovrai controllare se quello che stai per dire possa far si che l’arbitro annulli il gol, oppure ritorni sui suoi passi dopo aver concesso un rigore. Si chiudono settori per discriminazione… e quando si vendono i biglietti e si escludono gli abitanti di una certa provincia? Come viene definito questo? Se hai la tessera però sei esente, come se quella fosse una specie di patente del buon cittadino. Sembra quasi che di base si è disonesti. E non sei onesto fino a quando non lo dimostri… non dovrebbe essere il contrario? Limitare, chiudere, punire invece di aiutare, agevolare, incentivare. Come fa, chi non lo prova a capire quello che ciascuno di Noi prova avvicinandosi allo Stadio, sventolando la propria bandiera, esultando per un gol. Come si fa a privare qualcuno del diritto di poter seguire i Propri Colori se ne ha la possibilità? Perché un padre non può decidere di portare il proprio figlio allo Stadio per tramandare la Passione che ha? Perché deve sobbarcarsi costi improponibili, burocrazia allucinante, difficoltà logistiche evidenti? Ricordi quando, da piccolo, uscendo dallo Stadio dopo la Tua prima partita, ti accorsi subito di essere innamorato oltre che dei Colori, di quella Curva, di quella gente. Ripensavi ai suoni, ai colori, ai rumori di quella meravigliosa giornata. Ora un bambino ascolta le urla di commentatori improponibili, suoni di pubblicità continue. Quanto vorresti che qualcosa cambiasse. Nel Tuo piccolo, fra mille difficoltà, cerchi di viverla ancora così, con semplicità e spontaneità ed è quello che farai oggi. Quando esci dal lavoro sali in macchina e guardi la sciarpa sul sedile… sei pronto. Già in strada si sente che non è un normale venerdi lavorativo. Nell’aria c’è l’attesa. Stasera arriva il Napoli e sarà una serata tutta da vivere con trasporto ed emozione. Entri allo Stadio e non vedi l’ora di partire. Tutti sono pronti a dare il proprio contributo. C’ERAVAMO, CI SIAMO E CI SAREMO SEMPRE “VITTORIA O SCONFITTA MAI SCHIAVI DEL RISULTATO”. Questo recita la Curva, la Tua, la Nostra Curva. L’odore dei fumogeni, mischiati dall’aria smossa dalle bandiere alzate e i cori sempre più forti creano lo spettacolo che accompagna l’ingresso in campo delle squadre e ti porta al fischio d’inizio. Si combatte sul campo e sugli spalti la spinta è forte. Qualche occasione e ad un tratto l’attaccante azzurro corre verso di Te, verso il Tuo portiere. Il coro si interrompe a metà. La porta è ormai vicina. Il tiro, la spizzata del portiere e la palla che si avvia verso la linea. Ma poi arriva l’ultima scivola, quella che ricaccia indietro pallone e paure. Pericolo scampato, ricominciamo. E’ dura stasera e lo vedi e cerchi di dare ancora di più. Il Tuo palo di sinistra viene scosso da un altro tiro. Non te ne curi e vai avanti. Ormai il primo tempo è quasi finito e hai forse l’ultima possibilità. Hai a disposizione una punizione dal limite. La palla posata con cura. Uno sguardo verso la porta azzurra. La parabola è perfetta e va verso l’incrocio dei pali. La rete si scuote e l’urlo è potente. Gli abbracci e le facce piene di felicità intorno non si possono descrivere, sono tutti da vivere. Finisce il primo tempo. 1-0 e ora puoi riprenderti. L’inizio del secondo è duro e allora tutti intorno a Te danno ancor di più. E’ ora che serve, è ora di ricacciare indietro l’avversario. E come in una fusione fra il campo e gli spalti, come se la spinta di questa Curva potesse superare le linee avversarie arriva un cross al centro. L’arbitro fischia. E’ fallo. Rigore, seconda ammonizione ed espulsione. Sei immobile, va segnato. La palla è ora sul dischetto. Nuovo sguardo alla porta. La rincorsa. Il portiere va da una parte, la palla dall’altra a far cadere di nuovo la porta napoletana. Quasi non ci credi, sei sommerso dai Tuoi Colori in festa. 2-0 e ora provate a farvi avanti. Da qui alla fine è un dolce conto alla rovescia, scandito dai cori che uno dopo l’altro arrivano precisi come i passaggi in campo. Il triplice fischio fa terminare la partita e iniziare la festa. Grazie Roma riempie le Tue orecchie mentre le braccia al cielo esultanti avvolte dai Nostri Colori fanno da contorno alle Tue emozioni. Il ritorno a casa è dolce e osservando fuori dal finestrino pensi che anche stasera la Città sarà tutta Tua, E’ solo l’ottava giornata si, ma tutto è fatto di momenti e ti vivi questo. E anche nel fine settimana fate quello che volete, Noi intanto vi guardiamo dalla vetta. Un’altra settimana da capolista ti aspetta e a petto in fuori sei pronto per viverla. Oggi intanto è festa. Da domani penserai alla partita di Udine. Da domani però…

Alessandro Capone

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Caio Giulio Cesare 20/10/2013 - Ore 09:07

Pezzo Stupendo !!!!

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