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Conferenza Spalletti: "Se Totti l'anno prossimo sarà un giocatore della Roma, io sarò l'allenatore.." (Foto e Video)

condividi su facebook condividi su twitter Di: Andrea Foti 17-09-2016 - Ore 13:00

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Conferenza Spalletti:

INVIATO A TRIGORIA ANDREA FOTI - INSIDEROMA.COM  Oggi alle ore 13.00 il tecnico della A.S Roma Luciano Spalletti incontra i giornalisti nella sala stampa del centro tecnico "Fulvio Bernardini" per la consueta conferenza pre-match. Domani alle ore 20.45 i giallorossi giocheranno contro la Fiorentina.

Di seguito le parole del mister. 

Mario Rui e Rudiger sono disponibili, stanno migliorando e saranno presto pronti a tornare fra di noi.

Arriva la Fiorentina. La qualità maggiore resta il possesso palla e il neo la linea difensiva?

Sono rimasti sostanzialmente gli stessi, sono una squadra forte. Giocano un buon calcio fatto di possesso palla e qualche volta immancabilmente soffrono sul lato difensivo. E' un big match, ma anche le altre partite diventano difficili quando si hanno squadre del genere. E' un campionato livellato dove devi essere bravo tu a mostrare se c'è una differenza, perché gli altri non te lo concedono. 

Con il Viktoria Plzen avete sofferto.. Cosa è mancato?

È mancato a volte sapere come gestire le situazioni. Eppure quella partita non è stata così male. È mancata quella rete di passaggi che sembrano scontati eppure che confondono l’avversario.

Salah come sta vivendo questa vigilia? È uno che tecnicamente riempie la partita?

Vive sempre bene la partita, ha sempre il sorriso sulle labbra, capisce tutto, sa tutto, è sveglio. Conosce bene la piazza fiorentina. Non ho dubbi che metterà il massimo. Riempie la partita perché è imprevedibile e attacca di continuo la linea difensiva. Esce da solo a volte in delle situazioni che non ti aspetti. Per esempio, Iturbe è uno a cui vanno date più indicazioni su cosa fare, Salah ha più fantasia e va lasciato un po' libero. Può migliorare di fare qualche anticipo di testa per segnare oppure di bloccare più palloni.

A distanza di mesi è ancora dell’idea sull’ambiente-Roma, sul fatto che sia bello per lavorarci?

Sono sempre della stessa idea, non mi deformo. Credo nei giocatori, continuerò a seminare, perché se si semina bene, poi si raccoglie anche. Roma è un ambiente ideale per lavorare. Le tensioni e le esasperazioni nel nostro calcio ci sono e bisogna vincerle, lavorando sempre in una maniera corretta, su un percorso tracciato con dei paletti. Ci dev’essere un modo giusto di fare e di pensare che deve determinare il futuro.

Si dice sempre che si deve migliorare la difesa. Ma ci sono stati errori individuali nelle ultime due partite. Questo lavoro è stato recepito dai giocatori?

È vero, abbiamo preso qualche gol di troppo, ma abbiamo fatto anche cose buone. La difesa ha una importanza effettiva nell’economia del gioco di squadra. Non c’entra nulla la qualità del lavoro difensivo, sugli errori individuali, perché, ad esempio, Jesus non era al meglio, pur avendomi chiesto di giocare. Si tratta di fare conoscere il lavoro giusto e la fiducia in quello che riguarda il futuro.

Nelle ultime tre partite ha proposto i tre davanti senza Dzeko. Non c’è più fiducia in lui?

Queste son divisioni che fate voi e che nella squadra non esistono. Io penso a quella formazione dell’anno scorso, certo, ma c’è bisogno anche della prestanza fisica di Dzeko, di fisicità, di un potenziamento che lui può dare. Si tratta di scegliere i momenti. Se l’altra sera l’ho lasciato fuori è per averlo fresco  a Firenze. Noi abbiamo la nostra rosa e devo piantare e infondere fiducia, perché poi sono convinto che da qualche parte qualcosa nascerà. Attualmente dobbiamo solo trovare un equilibrio dentro la partita senza subire o creare questi alti e bassi dove non riusciamo ad essere una squadra forte e ambiziosa. Questo si fa attraverso la semplicità, una rete di passaggi facile, da cui si crea la stessa possibilità di andare oltre. Ma in quello i nostri giocatori sono maestri.

Forse è sempre mancata la continuità. Perché la Roma spesso perde concentrazione durante la partita? Ha deciso quale portiere usare per l’Europa e quale per il campionato?

Cali e difficoltà ci sono stati, ma la chiave è di fare possesso palla semplice, dobbiamo dare contributo invisibile. I portieri per me sono due calciatori normali, ragiono così, come se lo fossero. Entra chi gioca meglio dell’altro, ma sempre scegliendo di volta in volta il mio meglio. Si traggono delle conclusioni di volta in volta, abbiamo avuto un momento difficile – l’uscita dalla Champions -, ma faremo di tutto per cercare una Roma migliore di come l’abbiamo lasciata.

Quando è entrato Totti, la partita è cambiata. Vederlo dal primo minuto è possibile? È una rosa più competitiva dell’anno scorso?

È una rosa più competitiva dell’anno scorso, mi piace di più. Totti è possibile vederlo dal primo minuto.

Totti le ha fatto cambiare idea? Ha preso qualche misura sul fatto che la Roma prende troppi gol?

Su Francesco ho sempre la stessa idea. Lui viene usato in modo sbagliato e lo avverte. Io ci ho parlato. Ho dovuto trovare altri riferimenti, voi no e usate questa cosa per creare distacchi dentro la squadra e fratturate la Roma. Non sento parlar bene di nulla.. Società, Presidente, ambiente, le macchine che si usano sono bordeaux invece che celesti. C’è qualcosa della Roma che vi va bene? Ci sono cose solide che non potrà mai portare via nessuno. Ma di quelle non parlate. Francesco deve diffondere il modo di pensare la squadra come un tutt’uno in cui ognuno deve dare il suo fondamentale contributo, come ha fatto lui. È tutta la squadra a creare. Non uno solo. Francesco è un giocatore straordinario, ma la Roma non vincerà nulla se si è solo Francesco. Lui deve aiutare a tirar fuori altri grandi giocatori. Lui vince, ma da solo non basta. E la passione degli sportivi non va mischiata. La Roma dev’essere anche altre cose. Non ho nulla contro di lui, anzi. Ho iniziato dalla prima intervista dell’anno a dire che non vedo che sia l’ultima stagione di Francesco. Lo dirà il campo. Siete voi ad attribuirmi la responsabilità di deciderlo. Smetterà se non fa risultati, come tutti noi. Anzi, se Totti l'anno prossimo sarà un giocatore della Roma, io sarò l'allenatore.." 

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