Rassegna stampa

Giannini: "Bravo Zaniolo, ricorda Strootman"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-12-2018 - Ore 08:22

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Giannini:

GAZZETTA DELLO SPORT - Diciamoci la verità, Nicolò Zaniolo è davvero una delle sorprese più belle di questo inizio di stagione. Per qualità e fisicità, ma anche per carattere e personalità. Sorpresa, però, fino a un certo punto, perché poi la Roma la scorsa estate era andata a prendere un nazionale Under 19 vicecampione d’Europa, non un Primavera qualsiasi. Insomma, se è vero che Zaniolo non aveva ancora mai messo piede in un campo di Serie A, è anche vero che le prospettive erano a dir poco interessanti. E oggi, a conti fatti, anche l’operazione che ha portato alla cessione di Radja Nainggolan all’Inter e al suo arrivo (insieme a quello di Santon) alla Roma assume dei connotati completamente diversi. Se poi sarà un’operazione davvero vincente o meno lo vedremo solo con lo scorrere del tempo, di certo in questo momento non è stata un’operazione a perdere come qualcuno pensava invece potesse essere.

A me Zaniolo piace, davvero. Perché ha qualità abbinata a determinazione e grinta. Qualcuno dice che mi assomiglia? Io in realtà ci vedo più Kevin Strootman. Per movimenti, per come sta in campo e per come tocca la palla quando ce l’ha tra i piedi. Nel complesso mi ricorda proprio l’olandese, anche se non ha sua stessa faccia cattiva. Tra l’altro, secondo me è più una mezzala che un trequartista. O, almeno, mi piacerebbe vederlo assiduamente lì per poterlo valutare nel suo complesso. Del resto, mi sembra che nelle nazionali azzurre giocasse quasi sempre da interno o, in caso di necessità, da quarto di centrocampo. Secondo me, infatti, da mezzala può rendere ancora meglio, perché partendo da dietro vede meglio la porta, ha una prospettiva frontale per l’eventuale inserimento e può sfruttare ancora meglio il suo tiro. Già, perché Zaniolo mi sembra che abbia anche un gran bel tiro, cosa che lo rende ancora più completo come giocatore. Da trequartista, invece, può perdere qualcosa, perché non è velocissimo nei primi passi. Rispetto a Lorenzo Pellegrini e Pastore, però, in quel ruolo mi sembra che abbia più confidenza con l’assist, con la palla gol.

Certo, Roma a volte è tentacolare, è vero. Può farti sentire in paradiso in un attimo come, allo stesso tempo, farti tornare immediatamente dietro il palcoscenico. Adesso è un momento importante. Nicolò deve essere bravo a saper gestire tutto, sia gli aspetti positivi sia quelli negativi. Restando con i piedi ben saldi per terra, senza fare voli pindarici e sognare chissà quali traguardi. La parola d’ordine è lavorare e cercare di essere sempre concentrati sull’obiettivo. Perché Zaniolo è forte, ma deve ancora dimostrarlo fino in fondo.

Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT

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