Rassegna stampa

Linea dura, Parnasi resta in carcere

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 07-07-2018 - Ore 07:59

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Linea dura, Parnasi resta in carcere

GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Luca Parnasi resta in carcere e la Roma ovviamente, sulla questione stadio, rimane in attesa. Ieri il gip di Roma, Maria Paola Tomaselli, ha ritenuto che non sono cambiate le esigenze cautelari nei confronti dell’imprenditore in quanto – nelle 11 ore d’interrogatorio – Parnasi si sarebbe limitato a confermare quanto era già a conoscenza degli inquirenti, senza fornire elementi nuovi rispetto all’ordinanza del 13 giugno. E così, in 7 pagine, il giudice ha respinto l’istanza di scarcerazione del costruttore, coinvolto nell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma. Un colpo di scena, dopo che la Procura aveva espresso parere favorevole ai domiciliari per Parnasi, ora detenuto nel carcere di Rebibbia.

SOLO CHIARIMENTI Per la Tomaselli, l’ex presidente di Eurnova si sarebbe limitato a fornire chiarimenti sul suo ruolo all’interno del gruppo ribadendo i collegamenti con il mondo della politica e le dazioni, a suo dire del tutto regolari, ai partiti e ad organizzazioni ad essi vicini. Secondo il gip, Parnasi ha ammesso elementi già noti senza dare segni di ravvedimento e senza citare mai i suoi collaboratori. Per Parnasi, quindi, la partita adesso si sposta in Cassazione, che deciderà sulla questione l’11 luglio. Infine, il gip ha detto no alla scarcerazione anche per i manager del gruppo Eurnova, Giulio Mangosi (cugino di Parnasi) e Gian Luca Talone.

Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT-CECCHINI

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