Pierfrancesco Favino: “Forse diamo fastidio lo dimostra il caso Garcia”
Sabato c’è Roma Milan e il tifoso giallorosso Pierfrancesco Favino, ironia della sorte, reciterà al teatro Manzoni di Milano. È il protagonista di «Servo per due», divertentissima commedia degli equivoci ambientata a Rimini negli anni Trenta, in cui interpreta Pippo, un moderno Arlecchino. Pippo è sempre affamato, commette un sacco di gaffes e coinvolge anche il pubblico in gag involontarie ed esilaranti. Il ritmo è scatenato, grazie anche all’orchestra «Musica da ripostiglio», con porte che si aprono e si chiudono in continuazione, ma nell’intervallo e alla fine l’attore romano sarà certamente informato sul risultato. Come commenta la squalifica di due giornate al tecnico Rudi Garcia per l’accusa dello steward genoano? «Mi ha colpito una cosa: un giornale cita uno schiaffo che avrebbe dato Garcia, un altro sottolinea la gentilezza di Allegri... come mi ha insegnato lo scrittore Andrea Camilleri due notizie apparentemente distanti, una buona e una cattiva, creano chiacchiera, creano traino...».
Qual è la sua conclusione?
«Evidentemente la Roma dà fastidio, ma io ne sono orgoglioso perché vuol dire che è davvero forte».
La squadra giallorossa è a un solo punto dalla Juventus: che cosa si aspetta per il prossimo anno?
«Di mantenere alta la pressione sulla capolista, vincitrice degli ultimi tre scudetti».
Nainggolan è cresciuto molto nelle ultime partite...
«È straordinario, spero che la società lo riscatti completamente. Un giocatore importante sotto ogni profilo».
Come si trova a Milano?
«È una città che ho cominciato ad apprezzare lentamente, chiaro che mi mancano molto la luce e il sole di Roma».
Pratica sport?
«Appena posso vado a correre. Mi dedico allo yoga, faccio stretching e riscaldo i muscoli poco prima di salire sul palcoscenico. È importante una buona preparazione fisica anche per un attore».
L’abbiamo vista nella fiction di Rai 1 «Qualunque cosa succeda» nei panni dell’avvocato Giorgio Ambrosoli e adesso interpreta un Arlecchino un po’ picchiatello: come si fa a ricoprire due ruoli così diversi?
«Io tendo a perdermi nel personaggio, scopro ogni volta qualcosa di me».
Fonte: gazzetta dello sport - DAL PALCO di GABRIELLA MANCINI