Rassegna stampa

Un finanziere e un pedagogo: presidenti da derby

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 11-01-2015 - Ore 10:15

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Un finanziere e un pedagogo: presidenti da derby

Hanno superato gli «anta» da un pezzo, 10 mesi di differenza di età. E mica solo quelli. C’è un mondo, ancor prima che un oceano, a separare James Pallotta e Claudio Lotito. Perché si fa fatica a immaginare presidenti più diversi e più di­ stanti di questi due self­made man, nati alla fine degli anni Cin­quanta, quando Charlie Hebdo non esisteva ancora e via Veneto faceva impazzire tutti, romani e americani. Il derby li mette di fronte oggi: avversari virtuali, Lo­ tito all’Olimpico e Pallotta negli States, per una partita che torna ad altezza Champions dopo 8 an­ ni. Un giro lungo, come l’auto­ strada di Jim il finanziere, laurea­ tosi in Business Management in Massachusetts, primi anni Ottan­ta. Come a dire: Pallotta non sa­ peva che nella sua vita avrebbe dovuto vivere l’attesa di un derby, ma che avrebbe avuto a che fare con i numeri, questo sì. Lotito no, perché la laurea in Pedagogia e l’iscrizione all’albo dei giornalisti non era certo il naturale preludio a una carriera da imprenditore.

Uniti dallo…stadio - Del suo amore per l’oratoria, invece, s’è sempre saputo. Arte che il presi­ dente della Lazio ha sfoggiato anche alla festa dei 115 anni, quando senza mai citare la Ro­ ma ha detto: «La nostra società non ha problemi, altri inve­ ce…». Pallotta ha sorriso. Altre volte invece non si è tenuto. Co­ me quando nel 2013 Lotito sfrecciò: «La Roma non c’è più». E Jim andò giù duro: «Sente il bisogno di parlare costante­ mente di noi. Forse è vero che è un tifoso della Roma». Pallotta trova bizzarro e incomprensibi­ le il modo di agire di Lotito: la sfida su Tavecchio ha rafforzato questa convinzione. Eppure con lo stadio a Tor di Valle — per di più con la candidatura olimpica di Roma a favorirlo, pazienza per la «sua» Boston — Jim può fare un favore al collega, a cui sotto sotto il nuovo impianto della Roma un po’ di piacere lo fa. Come a dire: se lo fanno fare a lui… Perché superati gli «anta» e messe da parte le lauree, si fanno anche questi calcoli qui.

Fonte: Gasport

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