Dietro la lavagna

Tim Cup - Lazio vs Roma 2 a 0 | Le pagelle di Piero Torri

condividi su facebook condividi su twitter 02-03-2017

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Tim Cup - Lazio vs Roma 2 a 0 | Le pagelle di Piero Torri

Alisson 6,2

Di sicuro gli era piaciuta assai di più la Roma che quasi sempre ha visto dalla panchina, quella che agli avversari di solito ha lasciato briciole o poco più. Quella di questa derby è stata invece la brutta copia e per il brasiliano non è certo mancato il lavoro Quello che c'era da parare, lo para, sui due gol della Lazio può effettivamente molto poco. 

Rudiger 5,6

Tutto è stato, meno che il tedescone a cui ci eravamo abituati. Forse si è innervosito al ricordo del derby di campionato ma soprattutto quando ha dovuto prendere atto che i vergognosi buuu razzisti erano rivolti soprattutto a lui. Sulla corsia destra non è mai stato il solito giocatore dominante, troppo spesso messo in mezzo dalle semplici triangolazioni degli avversari.

Fazio 5,3

Il Comandante stavolta ha steccato. In particolare nel dirigere i movimenti della linea ma anche di tutta la squadra che ha lasciato sulla tre quarti praterie ai laziali costringendo i difensori giallorossi troppo spesso all'uno contro uno. E da due uno contro uno vinti da Anderson e Keita sono arrivate le due reti che segnano pesantemente la qualificazione.

Manolas 5,4

Se ha troppi spazi intorno, il greco non può che fare fatica, soprattutto se di fronte si trova giocatori che in velocità e palla al piede possono farti male. La fotografia è il raddoppio della Lazio con Keita che gli gira intorno e poi serve a Immobile la palla del raddoppio.

Bruno Peres 5,4

Di fronte aveva Lukaku e, sulla carta, il duello era uno di quelli che doveva pendere dalla parte della Roma. Non è accaduto, anzi il belga è stato un imprevisto protagonista della sfida costringendo spesso il brasiliano ad arretrare quando invece doveva succedere il contrario. 

Paredes 5,1

Doveva e poteva essere la sua partita, quella in cui mettere in imbarazzo Spalletti nel prossimo futuro, magari preferendolo a De Rossi come nel derby. Non succederà, perché l'argentino è stato troppo timido per tutta la partita, incapace di dare geometrie e ritmo a una squadra che faceva fatica a proporre gioco. Alla sua età i margini di miglioramento ci sono ancora, ma è ora che li faccia in particolare quando il gioco si fa duro.

Strootman 6,1

Uno dei pochi, se non il solo, che ha cercato di ragionare cercando di dare una logica al gioco della Roma. Il problema è stato però che intorno non ha mai avuto la solita Roma e allora pure l'orange, con il passare dei minuti, è andato in confusione, non riuscendo mai a fare la giocata giusta al momento giusto.

Emerson Palmieri 6,2

Almeno ci ha provato. Rientrava dopo lo stop precauzionale di San Siro, ma lo ha fatto con una buona costanza cercando sempre di saltare l'uomo per creare la superiorità numerica. Ha messo in mezzo molti cross, ma nessuno è stato sfruttato dai compagni. Da un suo tiro deviato da Dzeko, è arrivata l'unica parata vera del portiere della Lazio.

Nainggolan 5,4

Di sicuro Simone Inzaghi aveva preparato la partita sul belga, cercando di ridimensionare una condizione straripante come aveva dimostrato a San Siro contro l'Inter. C'è riuscito il tecnico laziale, perché la cresta giallorossa ha spesso vagato per il campo senza mai trovare la posizione giusta, ingabbiato da due-tre avversari che non gli hanno mai permesso di avere il tempo per fare una giocata.

Salah 5,6

L'egiziano sa fare molto di meglio. La Lazio, del resto, gli ha tolto la profondità e troppo spesso è stato costretto a prendere il pallone con le spalle alla porta avversaria. Non gli è riuscito nessuno degli strappi che di solito garantisce. Suo il tiro più pericoloso all'inizio della ripresa, un sinistro di prima intenzione che è andato a scheggiare il palo.

Dzeko 5,3

Una volta di sinistro, un paio di capocciate, ma senza mai prendere la porta avversaria. Soffocato dai tre centrali della Lazio, non è neppure riuscito a mettersi al servizio della squadra come solitamente fa. Si è spento progressivamente con il passare dei minuti.

 

Perotti 5,4

Doveva dare elettricità e superiorità numerica, non ha dato nè l'una, nè l'altra.

El Sharawy 5,2

Non ricordo giocate degne di questo nome.

Totti sv

Minuti finali, giusto per timbrare il derby numero quarantadue della sua infinita carriera.

Spalletti 5,2

E' caduto nella trappola che gli ha teso Inzaghi. Se alla Lazio dai cinquanta metri di campo, ti può castigare. Sarebbe stato meglio provare a stanarla senza accelerare i ritmi. La lezione servirà per la gara di ritorno. Almeno spero.

 

Fonte: a cura di Piero Torri

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