In punta di penna

La Roma vince a Mosca e si avvicina agli ottavi

condividi su facebook condividi su twitter 08-11-2018

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La Roma vince a Mosca e si avvicina agli ottavi

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma vince 2-1 a Mosca contro il CSKA e si porta a +5 dai russi ed è a pari punti col Real Madrid a quota 9. La trasferta non si presentava come una delle più abbordabili ed infatti i padroni di casa lì avevano battuto per 1-0 gli uomini dell’allora tecnico dei blancos Lopetegui e quindi il rischio era alto anche per il numeroso pubblico presente sugli spalti e gli episodi spiacevoli fuori dallo stadio Olimpico della gara d’andata.

Bravi i giallorossi ad indirizzare subito la sfida sui binari giusti grazie alla rete di Manolas al 3’ sugli sviluppi di un corner ben calciato da Lorenzo Pellegrini.  Ad inizio ripresa, però, distrazione difensiva di Santon, che si fa anticipare da Sigurdsson, bravo poi ad indirizzare il pallone alla sinistra di Olsen ed a trovare così il momentaneo 1-1.

La Roma non si è scomposta e ha ricominciato ad attaccare, anche agevolata dall’espulsione di Magnusson al 56', ammonito per la seconda volta dopo un fallo al limite dell’area su Justin Kluivert. Al 59’, arriva la rete del nuovo vantaggio giallorosso: cross dalla trequarti, Cristante tocca male il pallone che finisce sui piedi di Lorenzo Pellegrini (che si trovava leggermente oltre la linea difensiva dei moscoviti) e di sinistro sul primo palo beffa capitan Akinfeev.

Inizia la girandola delle sostituzioni con l'ottimo Kluivert che al 70’ lascia il posto ad Under ma in questo momento l’olandese sta meglio del turco nonostante venga da un infortunio e così la pericolosità offensiva romanista diminuisce. Zaniolo entra ad una decina di minuti dal termine al posto di uno stremato ma ottimo Lorenzo Pellegrini e mostra di avere grandi capacità tecniche ma ancora non è perfetto nelle scelte: dribbla quando deve passare il pallone e non tira quando dovrebbe. Buona, comunque, la sua prestazione in quello spezzone di match concessogli.

All’88’, Di Francesco passa alla difesa a 3 inserendo Juan Jesus al posto di Florenzi e spostando così Kolarov e Santon sulla linea mediana per difendere il risultato dagli assalti finali dei padroni di casa, che per fortuna non arrivano. Pesante l’assenza di De Rossi, ancora alle prese con un problema al ginocchio, al suo posto ha giocato Cristante, che ha disputato la miglior partita da quando veste la casacca romanista anche se è ancora un lontano parente del bel giocatore ammirato lo scorso anno all’Atalanta.

La difesa, inizialmente, era composta da Santon, Manolas, Fazio e Kolarov, davanti a loro la coppia Nzonzi-Cristante, con il francese che si occupava principalmente dell’interdizione ed il numero 4 della costruzione della manovra. I 3 uomini dietro Dzeko erano Florenzi, Lorenzo Pellegrini e Kluivert.

Il capitano del match ha cominciato a carburare cammin facendo ma alla fine ha disputato una buona gara, macchiata da un errore sotto porta piuttosto banale su uno splendido assist di Kluivert ma è inciampato al momento della conclusione e ne è uscito un tiro fiacco che si è spento tra le braccia di Akinfeev. Ottima la prova di Pellegrini, che ha messo lo zampino in entrambe le reti: cross da calcio d’angolo sulla prima e marcatore della seconda.

L’ex Sassuolo sta crescendo ad ogni incontro e ha sempre più sicurezza in questo nuovo ruolo. Benissimo Kluivert, che finalmente ha fatto intravedere in maniera continua le sue doti. Oltre alla velocità ed alla tecnica, sa anche rendersi utile in fase difensiva e la dimostrazione giunge quando va ad aiutare Kolarov, che si fa saltare da un avversario, mettendo in corner un’azione pericolosa per il CSKA. L’assist per Florenzi raccontato in precedenza è veramente un gioiellino, così come un paio di palloni per Dzeko ed altre giocate di grande importanza.

Se in difesa primeggia il solito Manolas ed a centrocampo Pellegrini, davanti il migliore è senza dubbio l’ex Ajax, vero “peperino” che da solo impensierisce tutta la retroguardia moscovita. Nonostante l’inno della Champions risuoni fortissimo prima dell’inizio della gara, stavolta il centravanti bosniaco è in versione campionato e sbaglia 2-3 palle che in altre occasioni avrebbe segnato facilmente.

Sicuramente, Dzeko avrebbe bisogno di uno o due turni di riposo ma l’alternativa principale è Patrik Schick, che al momento non è presentabile. La soluzione di riserva potrebbe esser quella di giocare con il “falso nueve”, ruolo che potrebbe ricoprire El Shaarawy dando fiducia sulla sinistra a Kluivert ma forse la Sampdoria non è l’avversario più adatto, almeno dal primo minuto.

In questo momento, la formazione schierata a Mosca, magari con De Rossi per Cristante e Juan Jesus al posto di un deludente Fazio, appare la migliore possibile e la difesa a 3 a gara in corso una variante da riproporre in caso di necessità più del 4-2-4, mai risolutivo da quando il Di Francesco giallorosso lo ha adottato.

Manca un solo punto per esser matematicamente agli ottavi di Champions League e siccome l’appetito vien mangiando e la prossima sfida è all’Olimpico col Real Madrid, un pensierino al primo posto si potrebbe anche fare. Se non dovesse esser, non fa nulla ma non è tanto la Roma di coppa a preoccupare quanto quella di campionato, forse troppo dipendente da quei 3-4 pilastri rimasti in squadra e non possono sempre esser loro a togliere le castagne dal fuoco.

Fonte: A cura di Massimo De Caridi

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