In punta di penna

Vittoria giallorossa e vetta più vicina

condividi su facebook condividi su twitter 02-12-2017

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Vittoria giallorossa e vetta più vicina

La Roma torna a vincere dopo il pareggio di Marassi contro il Genoa. I giallorossi si impongono per 3-1 contro la SPAL ma il risultato finale è molto meno netto di quanto gioco ed occasioni da gol abbiano mostrato. Gli ospiti protestano per qualche decisione arbitrale (VAR inclusa) che li ha sfavoriti ma la sostanza è che, al netto dell’espulsione di Felipe all’11’, c’è stata una sola squadra in campo per tutta la gara. Un’altra bella notizia è che finalmente ha segnato Edin Dzeko. Il centravanti della Roma era a secco dalla doppietta in Champions League a Stamford Bridge controil Chelsea ed in campionato non metteva la palla in rete dalla sfida di San Siro contro il Milan alla 7a giornata dell'1 ottobre. Due mesi esatti senza segnare in serie A per un attaccante che nell’ultimo anno e mezzo era stato di una continuità impressionante sotto porta. Il suo rendimento era stato comunque, quasi sempre, al di sopra della sufficienza sia per aiuto alla squadra che per assist ed applicazione al gioco richiesto da Di Francesco ma per un attaccante del suo spessore segnare è il pane quotidiano e quel digiuno stava cominciando a pesare. Come spesso gli accade, poi, i suoi gol non sono banali ed anche questo è stato di pregevole fattura anche se con l’aiuto del palo (e sono 13 in stagione per la Roma, anche se questo ha portato alla realizzazione). Gli uomini di Di Francesco avevano di fronte la neopromossa SPAL in casa e con l’uomo in meno per più di 80’, recuperi compresi, ma hanno mostrato diverse trame di gioco piacevoli anche per i palati più raffinati e messo in mostra alcuni elementi che sono e potranno esser ancora più utili nel proseguo della stagione. Al netto delle assenze del lungodegente Karsdorp, dell’infortunato Defrel, degli acciaccati Nainggolan e Perotti e dello squalificato De Rossi, i giocatori che sono scesi in campo hanno mostrato sul terreno di gioco quanto sia profonda e di qualità la rosa messa a disposizione del tecnico dal DS Monchi. Juan Jesus è sempre più una certezza e le sue prestazioni migliorano in continuazione; Pellegrini ha segnato per la prima volta da quando è tornato dall’esperienza di Sassuolo in un’azione che rispecchia il credo del suo trainer, con l’inserimento nello spazio del centrocampista; Gonalons ha diretto la parte mediana del campo con grande sicurezza anche in fase di non possesso palla e Strootman ha mostrato tutte le sue qualità sia nell’esser sempre il primo a portare il pressing alto nella metà campo avversaria, sia nel mettere il pallone in rete per il raddoppio romanista con una violenza nel tiro che ha disarmato il portiere ferrarese Gomis. Tante note positive in una giornata che si è messa subito bene sia per il rosso al difensore ospite sia perché è stata brava la Roma ad indirizzarla in quel modo, cosa che ad esempio i dirimpettai biancocelesti della Lazio non erano riusciti a fare all’esordio stagionale proprio contro la SPAL. Importante l’ingresso in campo nella ripresa di Gerson, provato come regista al posto di Gonalons. Il brasiliano è cresciuto sia da un punto di vista tattico che atletico e ha anche più coraggio nel tentare giocate di classe, che non gli è mai mancata. Un giocatore che sembrava perso, ora invece è una risorsa e questo non può che far bene ad una squadra che avrà bisogno di tutti per arrivare sino in fondo in ogni competizione. La Roma ed i suoi tifosi, infine, stanno cominciando ad ammirare Patrick Schick, entrato al posto di Under ed impiegato sulla fascia destra. Il ceco non è ancora in piena forma e si vede ma, come col Genoa, ha provato 2-3 spunti che ne fanno intravedere doti importanti. L’allenatore della Roma ha detto che potrebbe partire titolare nel prossimo match di Champions League contro il Qarabag e chissà che quel match non possa diventare il trampolino di lancio per un calciatore su cui nella Roma puntano tutti. Da sottolineare anche l'ingresso in campo negli ultimi minuti di Emerson Palmieri. Il difensore italo-brasiliano è tornato in campo a distanza di 6 mesi dall'infortunio e ha sostituito Kolarov quando l'incontro volgeva al termine e ha cercato più di fare il compitino e riprendere confidenza col manto erboso che cercare di strafare ma comunque ha messo in mostra un paio di cross interessanti. L'impiego futuro di Palmieri sarà necessario sia per far rifiatare lo stesso Kolarov ma anche a destra potrà dire la sua, permettendo magari a Florenzi di avanzare dal centrocampo in su. A proposito, ottima prova del numero 24 giallorosso, capitano di giornata. Progressioni, cross, dribbling, giocate di alta scuola, una partita veramente di spessore per lui. C’è però anche qualche piccola nota non proprio positiva nell’incontro vinto contro la SPAL. Ad esempio, per la seconda volta nelle ultime 3 gare Manolas regala un calcio di rigore agli avversari che riapre una partita ampiamente chiusa, per la terza volta di seguito la Roma subisce gol dal dischetto o dagli sviluppi di un rigore e la prova di Cengiz Under non è ancora all’altezza delle aspettative. A fine match, lo stesso Eusebio Di Francesco era più rammaricato per aver subito il gol del 3-1 che contento per la vittoria. In un’azione concitata, a volte è inevitabile commettere un fallo anche dentro l’area di rigore, ma quando si è in pieno controllo della partita, si è tirato in porta 37 volte di cui 15 nello specchio, ingenuità e mancanza di concentrazione non devono esserci se si vuole fare il salto di qualità e guardare con convinzione ai posti più alti della classifica. Per quanto riguarda il giovane turco, l’impegno non manca ma è molto confusionario e l’errore clamoroso ad inizio partita su assist di testa di Dzeko, lo condiziona e non trova più le giocate di cui è capace. Da rivedere e non da bocciare, ovviamente, ma Under deve capire che le occasioni che gli dà il mister devono esser sfruttate meglio, anche per il suo processo di crescita. Dulcis in fundo, Stephan El Shaarawy. Il Faraone non segna ma regala gli assist per i primi 2 gol e fa giocate di alta scuola, mostrando di esser in un ottimo momento di forma e che a sinistra si trova alla grande. Diego Perotti da quella parte ha doti tecniche sopraffine ma svolge anche compiti di regia, supera l’uomo nell’1 contro 1 ed è per questo che spesso Di Francesco preferisce impiegare l’argentino a sinistra ma l’ex Milan è un vero talento e quando è in giornata, è anche lui un valore aggiunto. Come detto, saranno tutti utili in una rosa ancora sottovalutata dai più ma che non deve commettere errori banali e di distrazione e può dare molto fastidio alle primissime. La vittoria della Juventus a Napoli ha accorciato la classifica ed ora la Roma è a -4 dalla vetta con un match in meno ed è chiamata a fare un ulteriore passo in avanti a Verona con il Chievo, visto che nella stessa giornata si giocherà anche Juventus-Inter ed anche lì potrebbero esserci risvolti interessanti per i giallorossi. Prima, però, testa al Qarabag ed alla qualificazione agli ottavi di Champions League: è tutto nelle mani degli uomini del trainer abruzzese ed è bello così.

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