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INSIDE LIGA - Solari debutta con i tre punti. Barcellona all'ultimo respiro. Simeone rallenta. Cade l'Alavès

condividi su facebook condividi su twitter 05-11-2018

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INSIDE LIGA - Solari debutta con i tre punti. Barcellona all'ultimo respiro. Simeone rallenta. Cade l'Alavès

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - Prima in campionato per Solari sulla panchina del Real, di fronte il Valladolid del grande ex Ronaldo. I Blancos approcciano abbastanza bene la partita, ma nel primo tempo faticano a crearsi occasioni. E quando ci riescono, Benzema e Bale difettano nella mira. Si fa vedere anche Casemiro, che si inserisce spesso ma a sua volta non riesce a fare centro. Il Valladolid si vede magari poco davanti, con una sola reale chance per Antonito, ma si difende con ordine e non soffre più di tanto. In avvio di ripresa, il Real capisce di dover alzare i ritmi e le occasioni arrivano con maggior frequenza. Casemiro viene anticipato praticamente sulla linea, un destro di Benzema viene murato a botta sicura e Masip salva su un tiro da fuori ancora di Casemiro. Ma il Valladolid non sta certo a guardare e mette paura ai Blancos: Courtois è salvato due volte dalla traversa su conclusioni da lontano di Alcaraz e Toni Suarez, in mezzo il belga è superlativo sullo stesso Suarez. Solari sostituisce uno spento Bale con Lucas Vazquez, il gallese la prende male: i due nemmeno si guardano. Entra anche Vinicius, ma la manovra del Real si fa via via più confusa. Courtois dall’altra parte deve mettere i pugni anche sul sinistro velenoso di Daniele Verde. Poi, dal nulla, accelerazione di Vinicius, il destro del brasiliano è sbilenco ma trova la deviazione benevola di Olivas che Masip non riesce a tenere fuori dalla porta. Il Real si sblocca e Benzema si procura il rigore che Sergio Ramos realizza col cucchiaio, chiudendo la partita.

Partita davvero complicata per l’Atletico Madrid, il Leganés si difende bene non concedendo varchi e soprattutto davanti è pericolosissimo dalle parti di Oblak. En Esyiri e Oscar ci provano a più riprese dalla media distanza, peccando di precisione al momento del tiro, poi Oblak tiene bene a terra un’altra conclusione di El Zhar. I Colchoneros fanno davvero tanta fatica, Griezmann e Gelson Martins la vedono davvero pochissimo (fuori Diego Costa per infortunio) e nel primo tempo l’unica conclusione degna di nota porta la firma di Filipe Luis, appena alta. Stesso canovaccio nella ripresa, con la squadra di Simeone che subisce le insidiose iniziative dei padroni di casa. Ancora En Nesyri si rende protagonista di un ottimo spunto e chiama Oblak alla parata salva risultato a metà ripresa, su un diagonale velenosissimo. Poi, il lampo del campione: punizione di Griezmann da 25 metri e palla che si infila sotto la traversa con Cuellar rimasto di sasso. Il portiere del Leganés, subito dopo, deve evitare addirittura lo 0-2 su un’altra staffilata mancina del francese, stavolta su azione e dal limite dell’area. L’Atletico, in qualche modo, sembra averla risolta. Ma il Leganés non si arrende, anzi. Su palla da fermo, Tarin scappa ai difensori e colpisce la traversa, Carrillo è lestissimo a ribadire in rete da due passi. Simeone negli ultimissimi minuti si gioca anche la carta Kalinic, nel recupero la palla della vittoria ce l’ha il solito Griezmann che però da ottima posizione manda alto.

All’Estadio de Vallecas di Madrid va in scena Rayo Vallecano-Barcellona. Nonostante il prossimo impegno in Champions League contro l’Inter, Valverde non vuole cali di concentrazione e schiera i titolari. Ai catalani bastano undici giri di lancette per trovare il vantaggio: apertura di Rakitic per l’inserimento di Jordi Alba, lo spagnolo entra in area e serve Suarez che realizza a porta vuota. Per l’uruguaiano è la rete numero 160 con la maglia blaugrana. Il Rayo reagisce alla mezz’ora quando sfiora il pari: De Tomás serve una palla rasoterra al centro per l’inserimento di Pozo, ma la conclusione a porta vuota termina clamorosamente fuori. Il pari è nell'aria e si concretizza al 35’: Lenglet spazza sui piedi di Pozo che controlla, prende la mira e piazza la palla nell’angolino alla sinistra di ter Stegen, facendosi perdonare l’errore nell’occasione precedente. Il Barcellona accelera e al 40’ sfiora il raddoppio: tiro a giro dal limite di Suarez che trova l’opposizione del palo. La prima frazione termina 1-1. Inizio ripresa da incubo per il Barcellona che crolla al 57’: De Tomás colpisce il palo con una girata di testa, la palla termina sui piedi di Garcia che a porta vuota batte ter Stegen portando in vantaggio il Rayo Vallecano. La squadra di Valverde non riesce a perforare la difesa locale e al 68’ rischia di subire il terzo gol: azione prepotente di Imbula che dal limite prova il tiro ma la sfera si spegne di poco a lato. Assedio del Barcellona nei minuti finali e all’88’ arriva il pareggio: sponda di Piqué per il sinistro a volo di Dembélé che batte il portiere García: gara sul 2-2. La forza della squadra di Valverde si registra al 90’ quando Suarez ribatte in rete un cross di Sergi Roberto. Il Rayo cerca il pareggio con l’ultimo affondo del match ma la difesa del Barcellona non concede spazi. Con questo successo la squadra di Valverde si porta a +4 sull’Atletico Madrid.

Derby basco tra Eibar e Alavés subito dalle emozioni forti. L’Alavés vuole confermarsi in seconda posizione e parte all’assalto, pochi secondi e Borja Baston divora una colossale occasione di testa. Poco male perché subito dopo Jony pennella sulla testa di Manu Garcia la palla del vantaggio: il controllo al Var certifica la posizione regolare del centrocampista. Var che torna protagonista, circa venti minuti dopo, quando Jordan, attaccante dell’Eibar, si invola verso l’area e viene steso all’altezza della linea da Duarte. Il direttore di gara Villanueva concede prima il rigore e il giallo al difensore, poi corregge la decisione assegnando la punizione dal limite e il rosso a Duarte, con l’Alavés che resta in dieci dopo 24 minuti. Sulla successiva punizione, Orellana sfiora subito il pari, centrando in pieno il palo. L’Alavés sacrifica Borja Baston inserendo un difensore in più, Vigaray, ma perde subito dopo anche Pina per infortunio, rilevato da Brasanac. Il tecnico dell’Eibar, già prima della fine del primo tempo, inserisce la terza punta, Charles, e nel recupero arrivano altri due legni, uno di Orellana, stavolta di testa, e uno dopo una incredibile carambola su tiro di Pena. Nella ripresa, il più pericoloso per l’Eibar è sempre lo scatenato Orellana, che chiama almeno due volte Sivera a interventi risolutivi. Ma al quarto d’ora viene ristabilita la parità numerica: nuovo intervento del Var e Villanueva estrae il rosso a De Blassis per un brutto fallo su Vigaray. Alla fine gli assalti dell’Eibar vengono comunque premiati dal destro dal limite di Jordan che non lascia scampo a Sivera. Negli ultimi venti minuti provano entrambe a superarsi, ma proprio quando il risultato sembra avviarsi verso il pari Pape Diop, al primo minuto di recupero, completa la rimonta insaccando di testa su angolo. Inutile, a pochi secondi dal termine, la giravolta di Calleri che sfiora soltanto il palo.

Il Siviglia incappa in una giornata no, ma di fronte trova una Real Sociedad ancora incapace di vincere tra le mura amiche. Poche emozioni e quasi nessuna grande occasione da rete per tutto il primo tempo. Il Siviglia ci prova dalla distanza con Banega, Januzaj sfiora l’angolino dal limite dell’area provando a regalare il vantaggio ai padroni di casa. Jesus Navas e Muriel provano a suonare la carica a inizio ripresa per un Siviglia in cerca di punti importantissimi per volare sempre più in alto in classifica, ma sembra non essere giornata per la mira dei giocatori di Machin. Un colpo di testa di Josè chiama in causa Vaclik che evita il gol a sorpresa della Real Sociedad, Carrico sul fronte opposto sbaglia ancora una volta confermando la giornata storta in casa Siviglia. Nel finale sono i padroni di casa a crederci di più, ma il risultato non si sblocca. Il Siviglia raggiunge Atletico Madrid e Alaves al secondo posto in classifica.

Prosegue il periodo no del Villarreal in campionato: il Sottomarino Giallo si salva in pieno recupero contro il Levante ma prolunga l’attesa per una vittoria che nella Liga manca da fine settembre. Il Levante porta a cinque i risultati utili consecutivi dopo quattro vittorie di fila: un’autorete di Funes Mori spiana la strada agli ospiti al 77’, ma in pieno recupero arriva il mancino sotto la traversa di Pedraza che al 93’ mette la firma sull’1-1 finale. 

L’Huesca ci crede, tocca con mano i tre punti, ma nel recupero deve cedere al ritorno del Getafe che inchioda il risultato sul pari. I padroni di casa non abbandonano l’ultimo posto, adesso in coabitazione con il Rayo Vallecano, nonostante la rete di Etxeita che aveva messo in discesa il match al 50’. Al 91’ ci pensa Molina a regalare al Getafe il pari e il quinto risultato utile consecutivo in trasferta.

 

Fonte: INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI

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